THE LEFTOVERS - Intervista a Damon Lindelof

Come era stato annunciato qualche mese fa, Damon Lindelof è pronto a tornare nel mondo del piccolo schermo quest'estate!
La serie drama scritta dal co-creatore di Lost si chiama "The Leftovers". Lo show  è ambientato a New York e parlerà delle vite di alcuni abitanti della Grande Mela, tre anni dopo che un terribile disastro, ha spazzato via 140 milioni di persone dall'intero globo.





Cosa ha spinto Lindelof a creare questo drama direttamente dalle pagine di Tom Perrotta.

"Quando Lost è finito le due domande principali erano ' Cosa si prova con la fine di Lost?'  e soprattutto ' Cosa ci aspetta dopo? '. Allora non risposi alla seconda domanda, non ero sicuro di riuscire in futuro a fare un'altra serie tv perché avevo paura che  niente sarebbe mai stato all'altezza di Lost. Mi buttai sul cinema senza sapere se sarei mai tornato a lavorare per il piccolo schermo.
Quando lavoro a qualcosa, di solito sono sempre concentrato su quella determinata cosa; ho passato un anno a lavorare su "Prometheus" senza fare altro, e poi sono passato a "Star Trek : Into The Darkness".
Un giorno stavo leggendo "The New York Times Book Review", che in sostanza per me equivale a leggere dei libri, e Stephen King aveva scritto una recensione riguardo "The Leftovers", che descrisse come uno dei migliori episodi  mai girati di "Twilight Zone" Ero già fan di Perrotta, avevo letto "Little Children" e "The Abstinence Teacher"
Sono stato catturato fin da subito e quindi sono corso a comprare il libro. Credo di aver letto circa 50 pagine prima di decidermi : deve assolutamente diventare una serie tv e devo collaborare con Tom, ( che ha scritto il pilot con Lindelof ) nella serie. C'è voluto circa un anno prima che il progetto prendesse forma, ma non ho mai avuto alcun ripensamento."

L'organizzazione e la struttura della serie.

"Questa cosa sovrannaturale, enorme, pazzesca - e anche spirituale - è l'idea che dà forma ad ogni episodio che scriveremo. Si tratta di quello che è successo : la scomparsa di 140 milioni di persone. Potrebbero esserci delle spiegazioni scientifiche ancora imprecise riguardo tutto ciò, ma è anche una cosa sorprendente.

La storia viene raccontata in modo che siamo catapultati nel momento immediatamente successivo al disastro, ed è questo l'unico argomento di cui la gente parla.

Ci ritroviamo nelle vite di queste persone tre anni dopo che è successa questa cosa misteriosa, loro sono in procinto di decidere se possano riprendere in mano le proprie vite, oppure accettare che le loro vite non saranno più le stesse.

Diciamo che tutte le decisioni prese da queste persone sono influenzate da idee sovrannaturali, ma nella serie non si vedrà niente di tutto ciò.

Non si vedranno draghi nel cielo come nel "Trono di Spade", nè ci saranno Mulder e Scully

( X-Files ), che bussano alle loro porte.Ma è questa questione che dà forma all'intero show.

Credo sia una delle cose più originali che si siano mai viste sul piccolo schermo."



Il primo incontro con la HBO per discutere della serie.

"Durante il primo incontro che feci con la HBO, quando stavo cercando di persuaderli a farmi salire a bordo dato che avevano giù tutto il materiale, mi domandarono :' Lei cosa vede in questo show?' Io risposi che è come se Lost e Friday Night Lights avessero avuto un figlio e questo bambino fosse stato severamente trascurato : questo sarebbe stato The Leftovers."

L'atmosfera della serie

"Questa serie tratterà di repentine e improvvise perdite ma soprattutto, per com'è stata presentata fino ad ora, sembrerebbe che non si giungerà mai ad una conclusione.
Se qualcuno muore, è di certo una cosa orribile e deve essere pianto. In questa serie però, non si sa neanche se bisogna piangere la morte di qualcuno a causa della loro scomparsa, perché potrebbero tornare da un momento all'altro, oppure tu stesso potresti finire esattamente dove si trovano gli altri."

Cosa ci dobbiamo aspettare da Kevin Garvey, il capo della polizia della città.

"E' più che altro un insieme di drammi, ma al centro di tutto c'è il personaggio di Kevin Garvey. E' una costruzione vecchia, classica e quasi mitologica dello sceriffio della città : l'uomo che deve mantenere l'ordine in una città che è sull'orlo del caos.
E' il suo punto di partenza..ma non è tutto come sembra e non siamo intenzionati a raccontare le classiche storie da poliziotti. Diciamo che sono più vecchio stampo, stile Gary Cooper in "High Noon", quindi non si tratta di vedere lui che fa il suo lavoro da sceriffo ma più che altro vedere che tutti si rivolgono a lui quando hanno un problema da risolvere. Questo fa sì che sia sotto una grande pressione ed è molto drammatico da vedere, soprattuto perché prova le stesse cose degli altri e non sa come tenere insieme i pezzi, ma non gli è permesso mostrarlo."

Quanto si andrà a fondo con questo drama.

“Quello che stiamo cercando di fare a Mapleton è simile, per vari aspetti, a quello che è stato fatto per la Springfield dei Simpsons; ovvero inserire personaggi che hanno poche battute o sono semplicemente delle comparse in alcune scene, e che possono però allo stesso tempo essere importanti fonti, in maniera inaspettata, andando avanti con lo show."

Lindelof ha idea su come possa finire The Leftover?

“La risposta è si, ma credo sarebbe troppo pretenzioso per me pianificare cose a lungo termine; ancora non sappiamo se la serie verrà seguita o meno e se avrà una seconda stagione. Se la prima stagione funziona come speriamo e il pubblico reagisce bene - ma soprattuto se piace alla HBO - allora potremmo cominciare a pensare a quanto debba essere lunga questa storia e tra parentesi direi : non così lungo come pensate. Non voglio scrivere la serie pensando che la continueremo solo fino a quando non ne avremo più voglia, soprattutto con uno show così. Credo proprio che una serie del genere debba essere limitata e tutti sono d'accordo su questo punto : non è uno show che può andare in onda per troppi anni."

Riguardo la sua scomparsa da twitter 

"La amo, ma la nostra storia non poteva funzionare perché siamo troppo simili. Per cui entrambi abbiamo deciso di vedere altre persone."




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Articolo di Unknown

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