Vikings - Recensione dell'episodio 3x02 "The Wanderer"

 Ancora una volta un bellissimo episodio! Ripercorriamolo insieme.


 Per quanto non mi piaccia vedere i nostri beniamini in tre luoghi separati, le loro vicende sono molto interessanti. Ci aspettavamo un episodio totalmente incentrato sul nuovo arrivato e invece questa sottotrama è solo una piccola parte che sul finale ricollega tutte le vicende.

Le braccia protese che sanguinano, infatti, sono presenti in tutte e tre le chiusure: il viandante che arriva a Kattegat; Tornstein che sta morendo per la cancrena che si è diffusa in tutto il corpo anche se si è fatto tagliare il braccio ferito in Sassonia, evidentemente troppo tardi; Athelstan che si è fatto male (o sanguina per le stigmate come Gesù Cristo?) nel Wessex.

I temi portanti sono sempre fondamentali e scandiscono l'andare delle storie. Abbiamo visto la follia violenta tipica dei norreni nelle mani di Rollo che uccide un alleato inglese mentre dorme solo perchè non gli piaceva la posizione della sua gamba attraverso gli occhi febbricitanti di Torstein (e anche quelli strafatti di funghetti dello stesso Rollo); Athelstan sempre combattuto tra la fede cristiana e quella che vede il Odino il padre fondatore della terra che ora ha anche il "problema" di una bellissima donna, nuora del re, che lo desidera sessualmente e non vede l'ora di dirglielo. Ci sono i sogni/visioni delle tre donne più importanti di Kattegat, tremendamente realistici e premonitori. A tal proposito, temo che qualcuno stia per arrivare a distruggere il nostro villaggio vichingo, uccidendo persino il sommo chiaroveggente.

E' quasi sorprendente come una serie storica basata sull'azione riesca a mostrare così bene i grandi temi filosofici che pure hanno da sempre fatto parte di ogni civiltà umana. Qui vediamo soprattutto l'incontro/scontro fra culture e religioni differenti. Emblematica la scena in cui Athelstan cerca di benedire il nuovo capanno ma viene interrotto quando piazzano la statua di un dio norreno.

Anche Ragnar che ha poca azione in questa puntata è comunque sempre presente come un dio. Di lui cantano i poeti come erede di Odino, ci ricorda il vice di Laghertha, Karl, che ormai è stato eletto jarl al posto suo, maledetto traditore.

Le donne sono sempre al centro: le tre signore di Kattegath con le loro immagini oniriche sino all'incontro con il nuovo personaggio del viandante, che per ora chiede solo aiuto per la mano ferita, ma chissà cos'ha in mente di fare e perchè è finito proprio lì. Poi c'è la principessa che ha bisogno di sfogare tutta la sua rabbia contro la testa dello zio che ha abusato e fatto abusare di lei da bambina (ora ditemi chi sono i veri barbari); Lagerhta che da un lato si preoccupa di proteggere la sua gente e dall'altro si sta facendo conquistare dal re Ecbert; la nuora dello stesso re che agita la mente di Athelstan, come ricordato sopra. Infine abbiamo Thorrun e i suoi diritti di emancipazione, contornati dalla richiesta di matrimonio di Bjorn, la meno romantica in assoluto nella storia delle serie tv!

Immagine cult dell'episodio è il sorriso soddisfatto di Ragnar che arriva con le navi addobbate con le teste dei soldati del primo esercito, inquadratura da Oscar.

Insomma, l'ennesimo grandissimo episodio da parte di una rete che è fresca di fiction, alla faccia di altre ben collaudate che stanno perdendo pezzi ovunque.

Orbene, adesso tocca a voi dirci cosa ne pensate! Avanti coi commenti!



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Articolo di Simona LaFleur

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