GOTHAM - recensione dell'episodio 1x20"Under The Knife"

Apologise, Gothamist! 

Perdonate il ritardo imperdonabile di questa settimana! 
Ecco la recensione dell'espisodio 1x20 "Under the Knife"! Continua a leggere
 
 


"Under the Knife" sotto il coltello. Quante cose ha fatto la lama di un coltello (o di un bisturi o del vetro) in questa puntata? Quanti defining moment abbiamo visto?

 

La puntata inizia con Selina e Bruce che fanno in conti con le conseguenze di quello che hanno fatto. Con il fatto che Cat ha commesso il suo primo omicidio e che Bruce avrebbe voluto fare la stessa cosa, ma si rende conto che ci sono confini che non si possono varcare.
 



Bruce: “You’re right, I did want to kill him. But there’s a line, Selina, and I’m not going to cross it.”

 "Hai ragione, volevo ucciderlo, Ma c'è un limite e io non lo passerò"

Questo è il momento in cui le loro strade si dividono e i loro destini di intrecciano. Prenderanno strade diverse, avranno un futuro diverso, ma ci sarà sempre qualcosa che li unire. Saranno sempre quei ragazzini impacciati al ballo della Wayne Enterpreise, Bruce sarà sempre attratto da lei, come quando ha aperto la porta di casa di Barbara e gli è mancato il fiato vedendo quanto è bella. Insieme sono riusciti a rubare a Bunderslaw le chiavi della cassaforte che tiene nel suo ufficio, sperando che dentro ci sia qualcosa che li aiuti a capire perché ha mandato Reggie ad aggredire Alfred.

Anche il rapporto di Bruce con Alfred sta cambiando e sta sempre più assumendo le forme di quello che sarà. Bruce comincia ad affermare la sua individualità, a fare le sue scelte, anche mentendo, ma lasciando che Alfred si prenda cura di lui.




Un altro personaggio che affronta un momento decisivo è Ed Nygma, che in questa puntata ha finalmente avuto un grande spazio ed ha oltrepassato la linea. E lo ha fatto per amore. Scopre che l'agente Dougherty, il fidanzato di Miss Kringle, è violento con lei e vuole porre fine a questa situazione. Ma non essendo Ed credibile nelle minacce, finisce per accoltellarlo, ...e ancora e ancora e ancora... e quel "Oh, Dear" ripetuto diverse volte rende l'idea di quanto sia sconvolto da se stesso, di quanto questo momento lo segnerà nel processo di trasformazione nell'Enigmista. 

Vorrei fare notare l'immensa interpretazione di Cory Micheal Smith, che è riuscito a passare alla espressione impassibile e al portamento ingessato di Nygma, fino al primo affondo del coltello, ad una fisicità ed espressività marcata nel dopo... insieme a quella disperazione mista a esaltazione. La sua espressione sembra poter sfociare in una risata, ma non lo fa. Rimane disperato, ma è lì, al limite...

E' la nascita dell'Enigmista.

Jim Gordon è sempre più deciso a prendere l'Orco e a non farsi intimidire. Lee decide di non lasciare Gotham, ma di rimanere in città a fare il suo lavoro, mentre Jim prosegue nelle indagini e dichiara alla stampa che ha intenzione di prenderlo e di fare giustizia.

Mentre Jim è preoccupato per Lee, dal momento che l'Orco prende di mira le persone amate da chi indaga su di lui, Jason si concentra su Barbara, pensando che abbia ancora una relazione con Jim. Ma quando Barbara lo invita a casa e gli rivela di non avere un ragazzo, anzi che "If a bus hit me tomorrow... no one could care" (se un autobus mi investisse domani non importerebbe a nessuno) e che tutti quelli che vedono la vera Barbara scappano urlando. Questo le salva la vita e incuriosisce Jason, che vede in lei una parte di sè e pare che voglia aiutarla a trovare il modo di gestire la natura oscura che nasconde, così come sta facendo lui. E le mostra la sala delle torture. Forse Clyde ha trovato la sua Bonnie... compagni nell'oscurità, compagni nel crimine? Non sappiamo ancora cosa succederà e come evolverà il loro rapporto, ma alla vista della camera delle torture lei non è sembrata sconvolta, anzi...
  
Le indagini di Jim e Harvey portano a casa di Miss Van Groot, l'ultima esponente ancora in vita di una delle più antiche e ricche famiglie di Gotham. A casa trovano il maggiordomo che cerca di impiccarsi e che racconta che suo figlio, nato con un viso deforme, era molto affezionato alla signora, che lo trattava come fosse suo. Essendo stato abbandonato alla nascita dalla madre, Jason ha finito per convincersi di essere il figlio illegittimo della signora Van Groot, chiedendole di essere riconosciuto e inserito nel testamento. Lei ha una reazione sprezzate e lo deride. Lui per tutta risposta la uccide, il suo primo omicidio, e poi scappa. Suo padre non lo ha più rivisto, ma è rimasto nella casa della Signora fingendo che lei fosse ancora viva affinché il figlio potesse approfittare dei suoi soldi e vivere nell'agio. Jason si fa operare e creare un nuovo volto, vive nell'agio e cerca una donna che lo ami davvero. La delusione dell'abbandono della madre biologica e della signorina Van Groot lo spingono a nascondere la sua vera natura e a ricercare una donna idealizzata che possa renderlo finalmente felice. E forse ora l'ha trovata anche: Barbara. Quello che è certo è che Jim è sulle sue tracce.

Oswald porta a termine i preparativi per uccidere Maroni, assoldando una squadra di mercenari già sul libro paga di Falcone. Ma Maroni lo stupisce presentandosi al suo locale e rivelando a sua madre la natura di assassino psicopatico del figlio. Lei rimane sconvolta. O forse fa finta? La Signora Kapelput è una donna sui generis, un personaggio burtoniano, non si capisce se sia davvero fuori di testa o se sia un po' il suo personaggio. Anche in questa occasione non si capisce dove stia la verità, lei chiede a suo figlio di risponderle con onestà e lui mente spudoratamente. Questa menzogna e la paura di deludere la madre e di perdere il suo amore lo portano a nascondere la sua vera natura, esattamente come ha fatto Jason. Con la differenza che Oswald l'amore della madre ce l'ha. Differenza che evidentemente non è abbastanza rilevante da portare i due personaggi verso destini diversi.

 I due grandi protagonisti della puntata sono quindi il coltello e l'amore materno.

Il coltello è l'arma dell'Orco, il bisturi è lo strumento usato per dargli un nuovo volto, una nuova identità e una nuova vita, un pezzo di vetro usato come coltello è l'arma usata da Oswald contro un malcapitato fattorino che consegna dei fiori a sua madre da parte di Maroni.
 
E l'amore materno. Jason è stato abbandonato dalla madre biologica e tradito dalla madre putativa. L'assenza di questo amore, pilastro fondamentale della vita di ognuno, lo porta a ricercare in modo spasmodico il vero amore, l'amore puro, quell'amore che non esiste...

E anche per Oswald l'amore materno è la chiave. Il desiderio di compiacere la madre è così forte che lo porta a fare qualunque cosa. E Maroni che lo sa, usa questa sua debolezza per mandargli un messaggio preciso. Oswald è convinto di essere sempre un passo avanti per via della sua spiccata intelligenza, ma non è l'unico che si sta organizzando per eliminare il nemico, è bene che lo sappia, che se ne randa conto e che corra ai ripari.

You tell Sal it’s over. The guns are bought. The killing room is waiting. He doesn’t know it but he’s a dead man . . . On second thought, I’ll tell him myself.

"Dì a Sal che è finita. I sicari sono pagati. La stanza è pronta. Lui ancora non lo sa, ma è un uomo morto. Anzi, ripensandoci, glielo dirò io stesso"


Conclusione: Bellissimo episodio, denso di avvenimenti decisivi, di quelli che determinano il futuro, l'evoluzione dei buoni e dei cattivi verso quello che saranno nel futuro che conosciamo.

Ho apprezzato tutte le storyline, nonostante alcuni passaggi stereotipati, come l'assassino che uccide perché ha problemi irrisolti con la figura materna, il fidanzato violento... ho trovato che questi elementi siano un richiamo ad uno stile classico, come la scena del gatto sotto il letto. Il più classico dei classici, donna nella vasca, sente dei rumori, cresce la suspence, e salta fuori il gatto. Poi o arriva l'assassino o arriva il salvatore. Mi è piaciuta tantissimo questa scena, proprio per il suo stile retrò, nello stile di Gotham.

 Chiudo con l'indovinello di Ed di questa puntata:
 
“I can start a war or end one. I can give you the strength of heroes or leave you powerless. I might be snared with a glance but no force can compel me to stay. What am I?”

"Posso iniziare una guerra o finirla. Posso darti la forza di un eroe o lasciarti senza forze.Posso essere intrappolato con uno sguardo, ma nessuna forza mi può csrringere a rimanere. Cosa sono?"


Un saluto agli amici di Gotham ITA  e Gotham Italia!  

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Articolo di Unknown

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