Come prima cosa mi scuso per il ritardo ma questa settimana la mia salute non è il massimo.
Lo scorso 10 aprile è andato in onda “Ua helele'i ka hoku”, episodio numero vent’uno della quinta stagione di Hawaii Five-O.
Una puntata all’insegna del divertimento e della tamarreide.L’unica cosa che desta un po’ di perplessità è il riassunto iniziale.
Ora che Hawaii Five-O abbia un minimo di storyline è vero, però non è che ci sia poi bisogno di un riassunto.
Non ci sono sottotrame complicate.
E’ già tanto che ci sia una trama leggera.
Come dicevamo settimana scorsa in “Ua helele'i ka hoku” si parla di un omicidio avvenuto durante un raduno di sosia di Elvis Presley.
Lenkov e co pensano bene di unire il tutto ad uno dei filoni della serie, ovvero il furto di diamanti in cui è coinvolto Chin, dato che la vittima portava sul costume proprio i suddetti diamanti rubati.
E la Five-O arriva a scovare il ladro, grazie ad uno dei tanti deliri complottistici di Jerry, vero mattatore dell’episodio, per fortuna, sia perché presente al raduno, sia perché ci regala un’altra della sue memorabili performance canore alla fine, imitando The King Elvis alla grande.
E è soprattutto grazie a lui che questa puntata si può dirsi buona, anche se non raggiunge le solite vette di tamarreide.
Questo perché mi sono dovuta sorbire un altro pezzo della sbobba moralista dello scorso episodio, che speravo di dimenticare in fretta: a quanto pare Clay non è finito dentro perché nessuno crede ai sospetti del bravo Grover, che peraltro, per metà puntata, ci racconta quanto è buona la pizza alta e quanto è adorato dalla sua famiglia del mulino bianco.
Hawaii Five-O è una serie giocosa e trash, è inutile insistere con questa cosa del bravo poliziotto, perfetto, buono e puro contro il cattivo poliziotto adultero e assassino. Diventa noioso.
Questo perché mi sono dovuta sorbire un altro pezzo della sbobba moralista dello scorso episodio, che speravo di dimenticare in fretta: a quanto pare Clay non è finito dentro perché nessuno crede ai sospetti del bravo Grover, che peraltro, per metà puntata, ci racconta quanto è buona la pizza alta e quanto è adorato dalla sua famiglia del mulino bianco.
Hawaii Five-O è una serie giocosa e trash, è inutile insistere con questa cosa del bravo poliziotto, perfetto, buono e puro contro il cattivo poliziotto adultero e assassino. Diventa noioso.
Interessante invece il filone di Chin, che sarà costretto a collaborare con il suo vecchio nemico/amico Gabriel per evitare la galera.
In conclusione: Ua helele'i ka hoku è una buona puntata, con diversi spunti comici, grazie a Jerry e alla sua mente sempre fertile e appunto un bel riferimento ai problemi di Chin.
Da segnalare la presenza di Jon Lovitz, nei panni di Barry Burns, personaggio già visto e sempre legato al furto di diamanti.
Vi ricordo che ieri Hawaii Five-O non è andato in onda.
Tornerà invece il 24 aprile sulla CBS.
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