OUTLANDER - Intervista a Ron Moore sul finale di stagione e molto altro!

Ron Moore, ideatore, autore e produttore esecutivo di Outlander, ci racconta molte cose sul finale di stagione appena trasmesso, sulla seconda stagione in arrivo e su molto altro ancora!
Buona lettura!




Ron, su cosa hai discusso con Diana Gabaldon per l’adattamento dei momenti finali del libro nell’episodio 16, finale di stagione? Ci sono state scene o momenti particolari che lei ha voluto rimanessero sullo schermo?
Ronald: "Diana voleva mantenere la confessione improvvisata di Claire con Padre Anselmo. Io avevo tagliato quella scena dal copione perché cercavo di analizzare la storia in modo analitico e mi chiedevo “Questa scena ha una funzione vera nella storia?” Nel libro è una bella scena ma mi chiedevo se ne avessimo avuto davvero bisogno. Per Diana era importante quindi dovevamo trovare un modo per farla funzionare nel contesto che stavamo creando. L’abbiamo girata, modificata, rigirata e spostata finchè finalmente abbiamo trovato il momento giusto in cui sembrava appropriata”.

I fans sono ancora scioccati per il finale, soprattutto per la brutalità dello stupro di Jamie da parte di Black Jack Randall. Ron, come è in realtà la scena?
Ronald: “Penso che quella scena racchiuda tante cose diverse. Molte hanno a che fare con il potere: Jack è stato ossessionato da quest’uomo per anni, da quando lo vide la prima volta a Lallybroch. Poi, lo porta a Fort William dove Jamie resiste ad una incredibile fustigazione non una, ma ben due volte. Jack ha, quindi, allontanato quella sensazione, ma mai completamente. Per cui, la scena dello stupro è un ritorno a quella sensazione, è ottenere piacere dall'atto in sé e costringere Jamie ad ammettere che lui è la causa di tutto. Poi, c’è anche un aspetto sadico, ossia l’oggetto del piacere di Jack. Può farlo? Ci riesce davvero? Il suo piacere può essere associato a quello di qualcun altro? O deve essere sempre associato ad un tormento? Penso che ci siano tante domande sottintese in quella scena”.

Claire che affronta Jamie all’abbazia: non è la stessa scena del libro, Jamie è diverso. Cosa ti ha fatto decidere di renderlo più presente mentalmente in questo momento?
Ronald: “E’ stato molto di più che la semplice traduzione e adattamento del materiale. Sulla pagina è una scena più surreale…..è un meraviglioso brano del libro. So che alcuni fans ci hanno criticato perché è una pagina bella e ben scritta ma che dovevamo cambiare, altrimenti ci saremmo discostati troppo dalla storia. Dovevamo renderla più reale e lasciare che gli attori facessero la loro parte fino in fondo”.



Claire e Jamie sono già in Francia per girare la seconda stagione. Come sarà?
Ronald: “Saranno a Parigi e avranno a che fare con l’aristocrazia francese. Quindi, ci troveremo in un ambiente completamente diverso rispetto alla prima stagione. La Scozia era rappresentata da pietre pesanti, legni grezzi, tavoli scuri, fumo, camere a lume di candela; ora avremo un mondo dorato, con fini porcellane, bicchieri, costumi di seta e colori brillanti”.

A che punto siete nelle riprese della seconda stagione?
Ronald: “siamo a circa tre settimane di lavoro e finora è stato fantastico. Tutto sembra davvero buono. Ero lì il primo giorno ed è stato molto divertente, sembrava una rimpatriata tra amici e ci guardavamo come se non riuscissimo a credere che eravamo di nuovo insieme per un nuovo lavoro!”

Diana Gabaldon ha fatto da consulente anche stavolta. Dall’esterno sembra un ruolo complicato. Qual è il suo rapporto con la storia portata sullo schermo?
Ronald: “Diana è stata incredibilmente generosa e fiduciosa, è stato fantastico lavorare con lei. Posso sinceramente dire che sono molto impressionato e ho tanto rispetto per il modo in cui Diana ha affrontato tutto questo. La prima volta che ci siamo incontrati mi ha detto:”Guarda, io sono un’autrice e tu un autore televisivo. Non so bene come svolgi il tuo lavoro, ma mi fido di te perché so che ti prenderai cura dei miei personaggi. Quindi, vai con Dio!”. Da lì è cominciato un ottimo rapporto. Le ho risposto che avremmo consegnato i suoi libri al piccolo schermo e che saremmo stati il più sinceri possibile, che questa sarebbe stata la nostra base di partenza. Lei è stata grande e incredibilmente di sostegno per noi”.



Ci saranno ricadute e conseguenze sull’evoluzione di Jamie dopo lo stupro?
Ronald: “Si, sicuramente e le conseguenze si avranno anche nel rapporto con Claire e nella sua crescita come personaggio”.

Hai avuto problemi nel ritrarre la scena dello stupro?
Ronald: ”Sapevamo che sarebbe stato un momento controverso e che alcuni l’avrebbero accettato ed altri no. L’abbiamo girata senza pensarci troppo sopra, sperando che alla gente piacesse. Quando si girano scene di questo tipo non si pensa al contesto socio-politico o a come il pubblico possa interpretare le cose. Nel nostro lavoro abbiamo seguito una strada, una direzione che gli stessi personaggi ci hanno indicato. Non abbiamo fatto altro che seguire loro e la storia. Un enorme merito va a Sam e Tobias: non hanno mai avuto paura, erano perfettamente calati nei propri personaggi. Essere sul set era difficile, eppure avevamo un bel set, felice. In occasione della scena dello stupro, però, c’era uno stato d’animo diverso: per giorni sono stati in quella cella cupa e buia e loro erano disposti a questo lavoro emotivamente difficile. Quindi, a Sam e Tobias va davvero il nostro applauso”.

                                                                                                             Lidia Lyn

                                                                                                                 http://www.spoilertv.com/


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Articolo di Lidia Lyn

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