Rick e il gruppo continuano
ad avere problemi ad assimilarsi con il gruppo di Alexandria. Molteplici
minacce portano la comunità ad adottare una mentalità più compatta e dura. Il
gruppo di Rick invece deve fare un passo indietro dal cammino di violenza che
aveva iniziato ad abbracciare.
Regia: Greg Nicotero
Sceneggiatori: Scott M.
Gimple & Matthew Negret
Ascolti USA: 25.7 Milioni Di
Spettatori (ha DISTRUTTO ogni record… Quasi tutti suoi comunque)
Giudizio 9/10
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| Così impari a sputtanarmi davanti a tutti |
L’episodio si svolge su due
piani temporali. Il primo è quello che si sviluppa subito dopo il processo di
Rick e che ci mostra il cambiamento delle dinamiche di comando all’interno di
Alexandria, come cioè il nostro Leader (perché lui merita la lettera maiuscola
anche quando è un nome comune che lo identifica) diventa il comandante
ufficioso della brigata Alexandria e di come gestisce questo potere. In pratica
Deanna è ancora chiusa nel lutto per la morte del marito e non sembra rendersi
conto di essere spodestata da Rick. In questa parte di episodio Nicotero ci
mostra come Rick affronta le ‘prove’ di rivolta dei residenti e come si
rapporta col ritorno di Morgan.
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| Group power! |
Il secondo piano temporale è
quello che potremmo chiamare del presente. Rick ha ufficialmente preso le
redini della situazione in mano e guida il gruppo e i residenti in una missione
che possiamo considerare di fondamentale importanza. Come il perfetto Leader
che è divide la gente in squadre da massimo 3 componenti e mischia
sapientemente Gruppo e Residenti solo quando è strettamente necessario. Naturalmente
i compiti più importanti (e più pericolosi) sono affidati ai suoi.
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| Dai... Dai che ci sono quasi... |
Il filo conduttore di quest’episodio
è una scoperta che fanno Rick e Morgan mentre vanno a seppellire Pete, l’omicida
di Reg, fuori dalla comunità. I due trovano una cava piena di zombie. Le vie d’accesso
e di fuga della cava sono state chiuse con dei rimorchi che impediscono ai
zombie di entrare o uscire. Attirati dal rumore e dai grugniti, altri zombie
arrivano e cadono nella depressione naturale, che ormai è quasi satura. Rick
propone di risolvere il problema ‘attaccando’ prima di essere attaccati. Organizza
un piano stile pifferaio magico in cui Daryl, con la moto, Abraham e Sasha, con
la macchina, devono attirare gli zombie lontano da Alexandria percorrendo un
percorso prestabilito, costruito dagli abitanti e dal Gruppo.
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| Vieni qui che ti pomicio tutto!!! |
Durante il piano sembra
andare tutto liscio e anche le cose più difficili riescono quasi col minimo
sforzo. Naturalmente non sarebbe una premiere di The Walking Dead se non
arrivasse il dannato cliffhanger. Gli zombie sono quasi arrivati al punto
verde, il punto cioè in cui sono abbastanza lontani da poter essere ‘scortati’
solo da Daryl, Abraham e Sasha, per almeno 30 miglia. Carter viene
ucciso da Rick perché morso da uno zombie dopo aver commesso un errore da
principiante, quale effettivamente è. Proprio mentre tutti decidono di tornare
indietro perché la missione ormai è finita, malgrado la perdita di un uomo, un
suono assordante sembra arrivare proprio da Alexandria e gli zombie che erano
stati così diligenti si disperdono nei boschi seguendo il rumore di un clacson
bitonale.
La cosa interessante di
questo episodio è che man mano che seguiamo le gesta del gruppo attraverso la
missione vediamo anche come ci sono arrivati a quel punto, cioè come Rick ha
pianificato tutto e degli ostacoli incontrati, dall’uso di razzi e fucili per
indirizzare gli zombie col rumore, alla costruzione di percorsi obbligati
utilizzando macchine parcheggiate e lamiere da un cantiere nei dintorni. Vediamo
come Rick affronta il tentativo di ammutinamento di Carter (il Leader di
qualche tempo prima non avrebbe esitato ad ucciderlo. Che l’aria di Alexandria
lo stia riportando agli antichi splendori?), come gestisce il caso di Morgan
(passando da una paura razionale ad una fiducia cieca mostrata dal fatto che
gli lascia prendere Judith senza pensarci nemmeno troppo). Notiamo anche come
Daryl e Carol vedono questa nuova situazione (il primo pensa che recuperare
gente nuova sarebbe il modo giusto di continuare questa convivenza e Carol che
non vorrebbe starsene con le mani in mano). Di quest'ultima è la battuta simbolo di tutto l'episodio, nel momento in cui si riferisce a Deanna dicendo a Rick che "E' lei in carica ma chi comanda sei tu". Brividi forti.
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| ...e dietro lui c'erano topi A NON FINIRE |
Ci sono stati dei momenti
estremamente divertenti, come per esempio il momento in cui Glenn, accompagnato
da Nicholas e Heath (che per la cronaca è IDENTICO a quello del fumetto… Good job
Gohar
Gazazyan), è tutto carico per aprire una porta e uccidere zombie
come da suo compito, e quando la apre dietro c’è una saracinesca. Oppure ho
trovato esilarante il fatto che Sasha PER TUTTA LA PROCESSIONE usasse le 4
frecce da buona automobilista. So che è idiota ma mi ha fatto impazzire. Senza
contare l’espressione di giubilo totale di Daryl mentre, con la moto a 3 all’ora,
guida gli zombie ‘verso l’infinito e oltre’, aveva quello sguardo, come dire,
scoglionato?! Mi avrebbe fatta ridere se non fossi stata in ansia totale.
In definitiva, questo
episodio serve a mostrarci come, per raggiungere i propri obiettivi un uomo (e
Leader) deve saper tornare sui suoi passi e prendere le redini, non solo della
sua vita, ma anche di quella degli altri, che loro lo vogliano o meno. Ci dimostra
che essere un gregario non significa non avere un cervello pensante. E ci dà
anche un piccolo assaggio di futuro… Ci mostra come sarà il mondo DOMINATO da
Rick e Morgan che, scusatemeli, ma non hanno rivali come leader e braccio
violento (che non è nemmeno più tanto violento) della legge.
Se vi va di commentare
fatelo pure qui sotto, non mancherò di rispondere alle vostre perplessità o
alle vostre riflessioni. Grazie per essere stati qui con me tutto questo tempo
e arrivederci alla prossima settimana, Micaela
Salutiamo le nostre affiliate
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