Le settimane passano, ma il trauma resta.
Alcuni tentano ancora di boicottare lo show,
altri abbracciano il punto di vista di Jason.
ATTENZIONE SPOILER!
LA SORTE DI LEXA: LA PAROLA A ROTHENBERG
Prima che la morte di Lexa venisse ufficializzata, Jason si era divertito parecchio nel rivolgersi a molti, restando sul vago e giocando su queste ipotetiche uscite dal cast.
Spavaldo, pensava che sarebbe stato un grande colpo di scena che avrebbe giovato agli ascolti.
Dopo il fatidico episodio, Thirteen, però, lo showrunner si è dovuto ricredere.
Per giorni ha risposto alle lettere, ai tweets dei fans in collera, semplicemente con un "era la scelta giusta".
Non si aspettava una rivolta da parte di una buona parte del Fandom, con relativo tentativo di boicottaggio della serie, calo dell'audience e perdita di followers.
Sarà stato forse questo a convincerlo a rilasciare una lunga dichiarazione, in cui ha spiegato in maniera approfondita il perchè della scelta di far fuori l'amatissima Heda.
Riproponiamo qui, i tratti salienti del suo discorso.
"...Dopo l'episodio Thirteen, andato in onda tre settimane fa, ho passato molto tempo a
leggere lettere, blog, tweets e articoli di donne appassionate e uomini di tutte le età che erano arrabbiati e rattristati dal fatto che il personaggio di Lexa fosse stato ucciso subito dopo la scena d'amore con la nostra eroina, Clarke..."
"...Per molti fans di "The 100", il rapporto tra Clarke e Lexa era un passo molto positivo da introdurre. Sono molto orgoglioso di questo, visto che il nostro show si sta dirigendo verso la quarta stagione con una direzione bisessuale e un cast vario..."
"...L'intento dietro al fatto che la tragedia finale abbia seguito la gioia era proprio di aumentare il dramma e sottolineare la fragilità universale della vita...
"...Ora capisco il perchè di queste critiche, che mi lasciano il cuore a pezzi (Non scherzare Jason, tu non hai un cuore). Ma vi assicuro che non era nelle nostre intenzioni uccidere, boicottare o far del male a qualcuno. Non è quello che sono..."
"...Nel mondo dello spettacolo nessuno è salvo, e chiunque, anche un personaggio amato può morire, in qualsiasi momento..."
"Ci sono diversi motivi per cui questo episodio in particolare è andato così: pratico
(Alycia Debnam Carey doveva lasciare lo show, per i suoi impegni in - Fear The Walking Dead), creativo (E' una storia che parla di reincarnazione) e tematico (Parliamo di uno show di sopravvivenza)..."
"...Sapendo quello che so ora, la morte di Lexa avrebbe potuto essere affrontata diversamente (Ma no, uccidiamo il più grande del Commander con un proiettile vagante...)..."
"The 100 è una costante lotta per la vita e la morte. Nel nostro show, tutti i rapporti iniziano con una domanda: Puoi aiutarmi a sopravvivere oggi? Non importa di che colore sei, che genere di identità hai, se sei gay, bi o etero. Le cose che oggi ci dividono come cittadini globali non hanno importanza in questo show. E questa è la bellezza della fantascienza..."
"...Possiamo affermare che la razza, il sesso e la disabilità non devono dividere..."
"...Ma ho capito fortemente che il pubblico porta questo nel mondo reale..."
"Quelli di noi abbastanza fortunati da avere una piattaforma per raccontare storie, hanno l'opportunità di espandere i confini dell'inclusione, e non dobbiamo darlo per scontato..."
"The 100 è uno spettacolo dove la gente non ottiene subito quello che vuole..."
"...Clarke sta vivendo la profonda perdita di qualcuno che amava..."
"...La mia speranza più sincera è che ognuno dei nostri fans che ha ritrovato una parte di sè nel rapporto tra Clarke e Lexa, possa trarre un piccolo conforto nel sapere che il loro amore era bello e vero."
Quindi, mi rivolgo soprattutto alle numerosissime fans CLEXA, Lexa non sarebbe stata risparmiata in ogni caso anche se, come avete appena letto, sapendo in anticipo che ci sarebbe stata un'insurrezione, la questione sarebbe stata trattata diversamente.
Che ne pensate? Avete apprezzato la sincerità dello showrunner o l'avete trovato un tentativo di FanService andato a male?
DITECI LA VOSTRA!
Fonti: DeadLine
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2 commenti:
Quando uno showrunner fa una scelta che non mi piace, magari ci rimango male, mi arrabbio anche, ma non mi verrebbe mai in mente di scrivere email o tweet di protesta. Se uno show non mi piace (o non mi piace più) smetto di guardarlo, ma pensare di influenzare il lavoro altrui con un'insurrezione popolare perché è morto il personaggio amato, per me, ha poco senso.
Sarebbe come chiedere ad uno scrittore di cambiare la storia che ha scritto perché l'avremmo voluta diversa.
A me le giustificazioni che ha dato sembrano ragionevoli, l'importante è che le scelte siano coerenti con la storia e non prese solo per stupire, colpire o scandalizzare.
Comunque "voltafaccia" mi sembra un'espressione un po' forte. Sono stati dei chiarimenti...
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