AMERICAN HORROR STORY - Recensione Episodio 8x03 "Forbidden Fruit"


L’ottava stagione di American Horror Story entra nel vivo con il suo terzo episodio e lo fa nel migliore stile dello show, cambiando cioè le carte in tavola e ribaltando la situazione con la quale eravamo stati accolti nel nuovo mondo di Apocalypse.

Molte le sorprese all’interno dell’episodio Forbidden Fruit e altrettante le aspettative soddisfatte. C’è chi grida al ritorno di un AHS dimenticato e inabissato dalle ultime due stagioni Roanoke e Cult, che noi di Lost In A Flashforward abbiamo seguito insieme a voi e che abbiamo ritenuto, dopo un nì di Hotel, due archi narrativi degni del nome dell’antologia. C’è chi invece risulta annoiato da questi misteri di cui Apocalypse pare essere intrisa. In entrambi i casi crediamo si tratti dell’effetto crossover, delle aspettative e dei rischi a cui una tale scelta può portare e che al momento sembrano tuttavia restare in piedi. Le suggestioni di murder house e coven, il ritorno e l’attesa del ritorno di determinati personaggi permettono certamente ai più nostalgici di cruggiolarsi nella memoria. Viceversa, per coloro che dalle stagioni di American Horror Story si aspettavano l’autonomia narrativa e la critica che ha contraddistinto le ultime due rimarranno delusi. Il modo migliore per sopravvivere all’apocalisse è forse quello di godersi lo spettacolo e andare oltre a prese di posizioni che prescindono dalla qualità stilistica e narrativa per le quali lo show si è sempre distinto. Certo è difficile non ritenere Apocalypse, per il poco che si è visto finora, né un salto nel passato e nemmeno un mantenimento del nuovo stile inaugurato con Roanoke e Cult. Interessante come sicuramente la fine del mondo che ha battezzato la stagione indica la distruzione di mondo e l’inizio di un nuovo ordine, o la restaurazione di un linguaggio andato perduto. A noi piace pensare che Apocalypse unisca le migliori suggestioni e i risultati più credibili di tutte e sette le stagioni (i peccati) precedenti.

Distruzione di un mondo e nuovo ordine o restaurazione. Neanche a dirlo ed eccola la trama dell’episodio che stiamo commentando. Forbidden Fruit, lo abbiamo detto all’inizio del nostro commento, getta a terra la scacchiera a tradimento mescolando tutte le pedine. È un gioco a cui il miglior American Horror Story partecipa da sempre e noi con essa.



Sulla scia dell’episodio precedente veniamo a conoscere la vera natura di diversi personaggi, tra cui lo stesso Langdon, che mostra il suo volto demoniaco, e i poteri soprannaturali di Mallory (Billie Lourd).

Wilhelmina Venable (Sarah Paulson) non può accettare di non avere passato la selezione indetta da Michael Langdon per trasferire alcuni dei sopravvissuti dall’Avamposto a un certo Santuario e così decide, insieme a Mead (Kathy Bates) di uccidere tutti i suoi ospiti. Decidono quindi di avvelenare delle mele inviate dalla Cooperazione a bordo di una carrozza sotto la quale si è nascosto un irriconoscibile Billy Eichner nei panni di Brock, sopravvissuto alle esplosioni e alle radiazioni nucleari. Entrato clandestinamente nell’Avamposto il primo nodo che Block andrà a sciogliere sarà quello del suo rapporto con la miliardaria Coco st. Pierre, che ucciderà piantandole un coltello in fronte.

Nel pieno stile delle Venable la strage inizia sotto forma di festa in maschera alla quale, oltre a Coco, a mancare è proprio Langdon, obiettivo di primo interesse del piano delle due donne. Piano che riesce nel momento in cui tutti, nessuno risparmiato, mordono le mele avvelenate e muoiono in maniera violenta sul pavimento del salone, chi rantolando e chi soffocando nel proprio vomito. Nessuno sopravvive e Venable e Maid possono occuparsi personalmente di colui che ha mandato all’aria il loro regno. Tuttavia, ancora una volta le cose non vanno come ci si aspetta e Maid viene manipolata da Langdon al fine di sparare e uccidere la persona alla quale ha sempre creduto d’esser fedele, Wilhelmina. Sul finire dell’episodio ci viene dunque data risposta su uno dei maggiori quesiti degli episodi precedenti, ovvero la natura cibernetica della Maid, creata da Langdon per ricordare una persona che a lui stava molto a cuore (Jessica Lange?). Tutto ciò che il personaggio della Bates ha fatto finora, compreso il piano delle mele avvelenate, era dettato dalla volontà del suo unico e vero padrone, Michael Langdon.


I colpi di scena e il pathos di un’incredibile episodio culminano con l’avanzare tra le nebbie radioattive di un trio a noi familiare, formato da Cordelia Foxx (Sarah Paulson), Maddison (Emma Roberts) e (Frances Conroy). Cordelia dà l’ordine di radunare le loro Sorelle tra i morti nel salone e riporta in vita, coi propri poteri di Suprema, Mallory, Dhina e Coco. La sorpresa e l’hype a questo punto sono alle stelle vista l’incredulità della selezione di un personaggio come Coco, di cui eravamo ben lieti d’esserci sbarazzati. Al contrario, sorprende l’assenza di persone come Emily che la Coorporazione diceva di avere selezionato per il suo speciale DNA. Certo è che, tremate tremate, le streghe sono tornate e non finisce qui. A quanto pare Maddison e Mallory si conoscevano in precedenza, ma quale background in comune nascondono due personaggi tanto diversi come i loro non ci è ancora dato sapere.



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Articolo di Fabio Scala

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