Con il quinto episodio della quarta stagione di Better Call Saul ci siamo fatti un bel giro tra i ricordi e chiariti un po’ di idee. La serie spicca il volo dopo una prima metà stagione timida ma ben studiata, dove tutti i tasselli si muovono con cautela (ma si muovono) verso un destino che in parte conosciamo e in parte siamo sempre più ansiosi di scoprire, noi di Lost in A Flashforward come tutti voi.
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Quite a Ride comincia come mai ci saremmo aspettati. Better Call Saul ci ha ormai abituati a sporadici easter egg o cameo di personaggi ed elementi che poi avremmo trovato, accidentalmente o intenzionalmente, all’interno della serie madre Breaking Bad. È solo di due episodi fa il ritorno fulmineo ma emozionante di Gale Boetticher, così come tutta la stagione sembra basata non solo sull’imminente trasformazione di Jimmy McGill nel Saul Goodman che tutti conosciamo, bensì sulla costruzione dell’impero di Gustavo Fring in seguito alla caduta di Hector Salamanca per mano di una delle novità più apprezzate dello spin-off, Ignacio “Nacho” Varga.
I più sanno molto bene quanto il gesto di Nacho possa in verità significare per Fring, dato il suo background tanto intimamente quanto negativamente legato a quello dei Salamanca. Quello che ci viene proposto all’inizio di questo quinto episodio, tuttavia non è un antefatto di qualcosa che abbiamo già visto accadere nella serie di partenza o un personaggio di vecchia data. Trattasi di un vero e proprio flashforward a sorpresa. Trattasi del futuro, ma di un futuro che non si spinge troppo in là e per questo stesso motivo si distingue dalle finestre temporali filtrate in bianco e nero che inaugurano ogni stagione. In questa sequenza di apertura di Quite a Ride Saul Goodman (sì, avete capito bene. Non Jimmy McGill, ma Saul Goodman!) fa a pezzi l’arredamento kitsch del suo ufficio aiutato dalla sua assistente Francesca. Saul si muove in fretta, è agitato, qualcosa lo preoccupa. Siamo improvvisamente catapultati nell’episodio Granite State di Breaking Bad, a un solo episodio di distanza dall’ormai storico season finale dell’ormai leggendaria serie televisiva con protagonista Bryan Cranston nei panni dell’antieroe Walter “Heisenberg” White. Siamo in un luogo a noi familiare e al tempo stesso si tratta di una scena che all’epoca c’era stata tenuta nascosta ed è stata oggi ricostruita per dirci qualcosa che per forza di cose non potevamo conoscere. Saul preleva da un nascondiglio della parete un pacco dal misterioso contenuto difficilmente non collegato alle vicende cui stiamo assistendo nello spin-off.
Serie
e spin-off non sono
mai stati così vicini alla collisione prima d’ora. Più che di
risposte, questo va ammesso, sembra non trattarsi d'altro se non di nuovi intrecci. Tra questi ritorni situazionali troviamo Mike, divenuto
ufficialmente l’uomo di Fring come lo conosceremo in Breaking
Bad, scortare ingegneri europei
in quello che sarà il laboratorio di metanfetamina in cui anche Walt
e Jesse si troveranno a lavorare.
Nel
frattempo Kim continua a lasciare da parte gli obiettivi più utili
della propria vita in favore della redenzione di giovani scalpestrati
che in qualche modo l’aiutano a fare quello che non è stata e che
forse ritiene di non essere ancora in grado di fare con Jimmy.
Dimostrare quindi che Chuck e Howard avevano torto e che una strada
giusta esiste per tutti, basta aiutarli a imboccarla. Non è
difficile immaginare che questo percorso deviato porterà Kim e Jimmy
verso un’inesorabile separazione.
Il
nostro protagonista ha intanto escogitato un nuovo modo di guadagno
per il negozio di telefonia mobile per quale lavora. Con la
parlantina che non solo lo distingue, ma fa di lui un avvocato nato,
Jimmy fa una della sue scivolate da cui Kim tenta proprio di tenerlo
lontano. Il problema è che la morte di Chuck ha creato tra i due un
muro invisibile che impedisce loro di affrontare la situazione e
menzogne e lavoro la fanno dunque da padrona. Mentre Kim sta sulle
proprie carte Jimmy senta allora di non poter sprofondare sul divano
di fronte al Dottor Zivago
e decide di continuare la vendita di telefonini fuori dall’orario
di lavoro (e fuori legge). Riuscito nell’ardua impresa di vendere
tutti i prodotti a un pubblico difficile, Jimmy finirà con l’essere
rapinato da tre ragazzini e tornare a casa a mani vuote e viso
gonfio.
In ultimo Jimmy incontra Howard nei bagni del tribunale. Un Howard ancora distrutto per la morte di Chuck, bianco come un lenzuolo e visibilmente appesantito da quella che Jimmy definì tanto cinicamente quanto correttamente una croce che l'uomo si sarebbe portato dietro per tutta la vita.
È
stato un episodio senza tregua, pieno di suggestioni e colpi di
scena. Rilasciamo qui il promo del
sesto episodio per assicurarvi che il climax
di questa quarta stagione non è che appena cominciato:
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