THE FALCON AND THE WINTER SOLDIER - Recensione della miniserie


SPOILER ALERT: VI CONSIGLIAMO DI LEGGERE LA RECENSIONE SOLTANTO SE AVETE VISTO LA SERIE!!!

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"-How does it feel?

-Like it's someone else's.

-It isn't?"

 Steve Rogers e Sam Wilson, Avengers: Endgame (2019)

Il Marvel Cinematic Universe continua ad espandersi in ambito televisivo, portando sul piatto una seconda iterazione completamente diversa da Wandavision, ma non per questo da trascurare. The Falcon and The Winter Soldier, nata dalla mente di Malcolm Spellman (Empire), decide di portare avanti le vicende di due amatissimi personaggi dell'universo di Kevin Feige, anche alla luce di un passaggio di testimone avvenuto nell'ultimo film degli Avengers (non a caso menzionato in apertura) e tirando fuori un lato più realistico e attuale di quanto si potesse pensare, specialmente per un prodotto Marvel.

WANDAVISION - La recensione

 EPISODI

  •  1x01: New World Order (Diretto da Kari Skogland, scritto da Malcolm Spellman)
  •  1x02: The Star-Spangled Man (Diretto da Kari Skogland, scritto da Michael Kastelein)
  •  1x03: Power Broker (Diretto da Kari Skogland, scritto da Derek Kolstad)
  •  1x04: The Whole World Is Watching (Diretto da Kari Skogland, scritto da Derek Kolstad)
  •  1x05: Truth (Diretto da Kari Skogland, scrito da Dalan Musson)
  •  1x06: One World, One People (Diretto da Kari Skogland, scritto da Malcolm Spellman e Josef Sawyer)


"I feel it. The stares, the judgment. And there's nothing I can do to change it. Yet, I'm still here. No super serum, no blond hair, or blue eyes. The only power I have is that I believe we can do better."

Sei mesi dopo la sconfitta di Thanos e l'annullamento del Blip, Sam Wilson lavora per sventare minacce terroristiche e in uno dei suoi incarichi deve fermare Georges Bartoc, capo del gruppo LAF, i quali avevano dirottato un aereo. Sam è ancora combattuto in merito al dover ereditare il titolo di Captain America e così decide di donare lo scudo al governo americano, perchè venga tenuto in un museo. Nel frattempo Bucky Barnes, che è stato graziato, deve sottoporsi a un regime di terapia e cerca di fare ammenda per quanto ha compiuto quando era il Soldato d'Inverno. Nel frattempo il gruppo terroristico noto come Flag Smashers inizia a farsi notare, rapinando una banca in Svizzera, evento a cui assiste il tenente Torres, amico di Sam. Quest'ultimo viene informato dell'accaduto, ma lui vuole dedicarsi alla sua famiglia, in particolare a sua sorella Sarah, la quale ha difficoltà con l'attività di famiglia. Il governo americano nomina John Walker come nuovo Captain America e Sam non reagisce bene alla notizia. Insieme a Bucky, il quale lo incolpa per aver rinunciato allo scudo, si dirige a Monaco, dove gli Flag Smashers derubano un carico di medicinali. Walker e il suo compagno Lemar accorrono sul posto, ma non riescono a fermarli, così propongono a Sam e Bucky di unire le forze, ricevendo un rifiuto. In seguito Bucky porta Sam a Baltimora, per fargli conoscere Isaiah Bradley, un super soldato afroamericano, ormai anziano, che ha combattuto nella guerra in Corea, il quale non intende collaborare con loro riguardo alla rivelazione di certi esperimenti compiuti con il siero. Bucky viene trattenuto per aver saltato un incontro con la psicologa, ma Walker lo fa' rilasciare. Sam e Bucky decidono di chiedere aiuto al barone Helmut Zemo, imprigionato per la morte del re del Wakanda T'Chaka. Zemo accetta di aiutarli con i Flag Smashers e Bucky organizza la sua fuga, dirigendosi insieme a Madripoor, una città-isola nota per essere un covo di criminali, gestito da una persona nota come il Power Broker. Uno dei suoi luogotenenti svela che il Power Broker aveva assunto un ex-scienziato dell'Hydra per ricreare il siero del supersoldato, ma viene ucciso poco dopo, rendendo Sam, Bucky e Zemo dei ricercati. Sharon Carter, la quale viveva da fuggiasca sull'isola, li aiuta a nascondersi, conducendoli dallo scienziato, da cui apprendono che sono state create delle dosi di siero, rubate da Karli Morgenthau, leader dei Flag Smashers. Sam, Bucky e Zemo sono costretti a fuggire da Madripoor, dirigendosi in Lettonia per inseguire i Flag Smashers, i quali invece fanno esplodere una struttura governativa in Lituania. Bucky viene raggiunto da Ayo, membro del Dora Milaje, che gli concede otto ore di tempo per consegnarle Zemo. Il barone conduce il gruppo da Karli, la quale sta assistendo al funerale della madre adottiva, ma Walker e Lemar arrivano per primi. Sam cerca di ragionare con Karli, ma Walker rovina tutto, volendo fermarla ad ogni costo. Durante il confronto, Zemo distrugge quasi tutte le dosi del siero, ma Walker riesce a prenderne una. Le Dora Milaje arriva per prelevare Zemo, ma lui fugge, mentre le wakandiane sopraffanno Walker. Karli minaccia Sarah, spingendo Sam ad incontrarla da solo al fine di reclutarlo nei Flag Smashers. Walker e Lemar la raggiungono e in un altro confronto, Karli finisce per uccidere Lemar. Preso dalla rabbia e avendo assunto il siero, Walker usa lo scudo per uccidere uno dei compagni di Karli, sotto gli occhi di tutti. Sam e Bucky chiedono a Walker di restituire lo scudo, ma lui rifiuta, affrontandoli in un combattimento, dove lui distrugge le ali di Sam. Bucky rintraccia Zemo in Sokovia e lo consegna alle Dora Milaje, Walker viene destituito con disonore e svestito del ruolo di Captain America, ma viene raggiunto dalla misteriosa contessa Valentina Allegra de Fontaine. Sam va a trovare nuovamente Isaiah, il quale afferma che un afroamericano non dovrebbe essere Captain America, per poi tornare da sua sorella Sarah, offrendo il suo aiuto per riparare la barca di famiglia. Anche Bucky si unisce a lui, portandogli un regalo speciale dal Wakanda e aiutandolo ad addestrarsi con lo scudo. I Flag Smashers organizzano un attacco alla conferenza del GRC a New York, ingaggiando il terrorista Batroc, in realtà un agente al servizio di Sharon. Sam indossa una nuova uniforme e una tuta di volo, a tema stelle e strisce, e si dirige a New York per fermare i Flag Smashers, aiutato da Bucky, Sharon e Walker. Durante lo scontro, Sharon svela a Batroc di essere il Power Broker, per poi ucciderlo, mentre Sam cerca nuovamente di ragionare con Karli, uccisa anche lei da Sharon. Sam convince il GRC a rimandare la rilocazione dei rifugiati per cui Karli si è sacrificata, invitando a dar loro tutto l'aiuto possibile. I membri rimasti dei Flag Smashers vengono catturati, ma vengono uccisi dal maggiordomo di Zemo. De Fontaine da' a Walker una nuova uniforme, chiamandolo con il nome U.S. Agent, Bucky fa' ammenda con tutte le persone a cui ha fatto del male, Sam fa' dedicare una parte del museo su Captain America alla memoria di Isaiah Bradley e Sharon si fa' reintegrare alla CIA, al solo scopo di venderne i segreti al miglior offerente.

VERDETTO

La seconda iterazione televisiva del Marvel Cinematic Universe non delude affatto le aspettative, regalando un buon mix di azione e tematiche di un certo peso. Diversamente dal dirompente ed emozionante WandaVision, The Falcon (o meglio, Captain America) and the Winter Soldier porta sul piatto una storia più tradizionale, ma comunque con degli elementi diversi da quello a cui si era abituati. Il mondo post-Blip offre un terreno perfetto per creare una rappresentazione di un mondo instabile e scombussolato, con alleanze e legami messi in discussione, dove le persone cercano un barlume di speranza in una causa, come i Flag Smashers, o in un simbolo, quello di Captain America. Su questo secondo aspetto bisogna soffermarsi di più, poichè per la prima volta vengono introdotti riferimenti diretti alla nostra realtà all'interno di un prodotto Marvel, attraverso la vicenda di Isaiah Bradley, attraverso cui viene aperto il dibattito razziale che purtroppo affligge soprattutto gli Stati Uniti e mette a nudo i difetti di una propaganda basata su un eroe stereotipato, che debba necessariamente compiacere le masse. La storia di Sam, il quale si strugge nel accettare un importante ruolo come quello di Captain America, viene costruita proprio sul concetto di dimostrare che chiunque può essere un eroe, a dispetto di colore e razza, culminante nel discorso da lui fatto ai membri del GRC a New York, in un momento fondamentale e che da' significato a tutta la serie. In questi sei episodi è stata offerta la chance di portare avanti il filone spy-story di casa Marvel, anche se con un paio di appuntamenti in più il prodotto ne avrebbe giovato (purtroppo la pandemia ha giocato un ruolo in questo senso). Dal punto di vista recitativo sicuramente va menzionata la coppia Anthony Mackie e Sebastian Stan, i quali sono davvero cresciuti come interpreti, conferendo corpo alle singole vicende dei loro personaggi, col primo, già ampiamente menzionato, e il secondo che lotta per sconfiggere i propri demoni, dando vita a una frizzante e simpatica chimica fra Sam e Bucky, includendo diversi momenti esilaranti. Fra i comprimari abbiamo invece il divertente Daniel Bruhl, l'ambigua e sorprendente Emily van Camp e Wyatt Russell, il quale si è addossato un importantissima responsabilità nel dar vita a un personaggio inevitabilmente odiato da tutto il pubblico (non a caso è stato vittima dell'ennesimo caso di odio formato social). Come per WandaVision, anche questa miniserie mette dei paletti per il futuro del Marvel Cinematic Universe, in particolare con l'annuncio di un quarto film su Captain America, scritto dal creatore della serie Malcolm Spellman (che non dovrebbe avere nulla a che vedere col progetto con Chris Evans di cui si è parlato qualche tempo fa), dove la storia di Sam, e forse di Bucky, verrà continuata, includendo forse anche riferimenti al ruolo di Sharon Carter come Power Broker e a U.S. Agent. Altri elementi che potrebbero riafforare nei prossimi anni potrebbero essere la figura di Ayo in Black Panther: Wakanda Forever e la contessa de Fontaine, la quale doveva apparire per la prima volta in Black Widow, cosa che potrebbe ancora accadere. Insomma Kevin Feige e soci hanno ancora una volta fatto centro e non possiamo che essere fiduciosi sui prossimi prodotti dell'universo in rosso.

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Articolo di Ada Bowman

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