Star Trek: Picard si è conclusa nel migliore dei modi possibili, con un epilogo epico ed importante per il futuro del franchise. "The Last Generation", scritto e diretto dallo showrunner Terry Matalas, porta Picard e i suoi ex-compagni a salvare la galassia ancora una volta, chiudendo un capitolo iniziato nel lontano 1987 e aprendone un altro, che si presagisce ancora più entusiasmante.
"What began over thirty-five years ago ends tonight."
Picard e i suoi compagni rintracciano un cubo Borg nascosto fra le nubi di Giove, mentre Sette di Nove e Raffi riescono a liberare temporaneamente la Titan dai membri dell'equipaggio assimilati, preparandosi ad affrontare la flotta. Picard, Riker e Worf si introducono nel cubo, col primo che tenta di salvare Jack, connettendosi alla Colletività, e gli altri due che cercano di localizzare il radiofaro usato per assimilare la Flotta, per sventare il piano della Regina Borg, che prevede la nascita di una nuova generazione di droni e l'annientamento della galassia. Gli assimilati riescono a riprendere il controllo della Titan e iniziano a distruggere le difese planetarie della Terra, mentre l'Enterprise si introduce nel cubo e distrugge il radiofaro, causando una massiccia esplosione. Picard, Jack, Riker e Worf riescono a tornare a bordo e l'Enterprise riesce a scappare prima che il cubo esploda del tutto. Con la Collettvità Borg nuovamente distrutta, gli assimilati tornano alla normalità, l'Enterprise-D viene posta nel museo della Flotta Stellare e disattivata definitivamente, Picard e i suoi compagni vengono perdonati e Sette di Nove viene promossa da Tuvok a capitano, su raccomandazione di Shaw. Un anno più tardi, Picard e i suoi compagni si concedono dei drink e una bella partita a poker in nome dei vecchi tempi, mentre la Titan viene ribattezzata come Enterprise-G, con Sette di Nove al comando, Raffi come primo ufficiale e Jack nominato consigliere speciale del capitano, il quale riceve nel suo alloggio l'inaspettata visita di Q, che gli svela che il suo processo è appena cominciato.
COMMENTO: Come già ampiamente pronosticato, Star Trek: Picard si conclude con un epilogo molto emozionante e coerente con quanto visto nel percorso stagionale. Con questo epico finale si chiude di fatto un ciclo importante della storia di Star Trek, incominciato il 28 Settembre 1987 con "Encounter at Farpoint", dando a Picard, Riker, Deanna, Worf, Geordi, Data e Beverly l'uscita di scena che tanto meritavano. Il vecchio equipaggio dell'Enterprise-D si ritrova assieme per l'ultima volta a salvare la galassia dai Borg (con tanto di cameo vocale di Walter Koenig nel ruolo del presidente Anton Chekov, figlio del famoso Pavel), in un tripudio di sequenze mozzafiato, dove gli effetti speciali hanno fatto da padrone, scenette comiche e momenti di forte impatto emotivo, in una vera e propria messa in mostra di tutte le qualità che hanno da sempre contraddistinto gli amatissimi protagonisti di Star Trek: The Next Generation, fino ad arrivare alla partita a poker che chiude la loro vicenda, quasi come a rievocare la scena finale di "All Good Things...", l'epilogo di The Next Generation, che fa' da sfondo ai titoli di coda dell'episodio. Allo stesso tempo l'episodio ha dato via a un nuovo capitolo del franchise, che avrà come volti Sette di Nove, la quale ha contribuito a salvare la Flotta e ha ottenuto per questo l'attesa promozione a capitano (conferitale dal suo amatissimo ex-collega Tuvok e agevolata dalla raccomandazione postuma del compianto Shaw), e come primo comando guiderà la Titan, ribattezzata Enterprise-G, affiancata dal primo ufficiale Raffi, che ha ritrovato uno scopo e si è riavvicinata alla sua famiglia, e da Jack Crusher, ora divenuto consigliere speciale del capitano, il quale avrà un ruolo centrale in una prossima serie anche grazie alla sorpresa inserita nella scena dopo i titoli di coda, trattasi di Q, il quale sembra aver puntato la sua attenzione sul figlio del suo vecchio amico, in un potentissimo parallelismo con il primo incontro fra lui e Jean-Luc avvenuto nel primo episodio di The Next Generation. Non si poteva chiedere un epilogo migliore...
IL PAGELLINO
Star Trek: Picard è stata la seconda serie di Star Trek ad essere rilasciata nell'era di Alex Kurtzman, ma è la prima a volgere al termine, in una stagione che chiude molto bene il percorso di Jean-Luc Picard ed esalta maggiormente la serie, dimostratasi valida sin dall'inizio. In questa stagione finale Terry Matalas punta sul passato, sull'effetto nostalgia e sul riportare in scena personaggi amatissimi della saga, riuscendo a farne un uso costruttivo e non casuale, come accade in genere a prodotti che fanno troppa leva sul "fanservice". Infatti il riportare nuovamente assieme sullo schermo Patrick Stewart, Jonathan Frakes, Marina Sirtis, Michael Dorn, Brent Spiner, LeVar Burton e Gates McFadden non è solo una delizia per gli occhi del fan vecchia scuola, ma ha avuto lo scopo di riproporre questi personaggi in maniera differente e più matura, dando loro anche l'opportunità di evolversi e di fare i conti con quanto hanno fatto in passato, un operazione molto complessa, ma molto ben riuscita, anche grazie a potentissimi dialoghi e all'incredibile lavoro dei rispettivi interpreti. Oltre che ai personaggi di The Next Generation, la stagione decide di omaggiare anche altri capitoli del franchise, come Star Trek: Voyager, riesumato già dalla presenza di Sette di Nove sin dalla prima stagione, e dal percorso compiuto dal personaggio di Jeri Ryan volto a ritrovarsi col suo passato e ad abbracciare il suo ruolo di leader, col cameo del suo ex-compagno Tuvok (Tim Russ) che accentua il suo legame con la Voyager, e Star Trek: Deep Space Nine, con la presenza dei cambianti fra gli antagonisti stagionali (capitanati da un'inquietantissima Amanda Plummer). Ed è proprio con Sette di Nove che il franchise decide di aprire un nuovo capitolo, dandole il comando della Titan Enterprise-G (grazie al compianto Liam Shaw, interpretato da un egregio Todd Stashwick) e affiancandole Raffi (Michelle Hurd) come primo ufficiale, il che potrebbe rendere più difficile l'evolversi della loro relazione, e Jack Crusher (Ed Speelers), nominato consigliere speciale e possibile veicolo di una trama concernente il redivivo Q (John de Lancie), il quale intende guidare il ragazzo esattamente come fece con Jean-Luc. Vedremo mai le vicende di Sette e soci sullo schermo? Si spera di sì, anche grazie alla campagna portata avanti dai fan sul web, targata #StarTrekLegacy, che ha quanto pare, stando alle recenti parole di Kurtzman, ha già raggiunto le orecchie della CBS. Se si dovesse ripetere quanto avvenuto con Strange New Worlds, è solo questione di tempo prima che diventi realtà, quindi... incrociamo le dita.
Come prima serie conclusa dell'era Kurtzman, Star Trek: Picard rappresenta il giusto ponte fra fan vecchi e neofiti, offrendo una storia che omaggia il meglio del franchise in maniera varia e sfaccettata, ma che guarda anche al futuro, che promette di essere più radioso e spettacolare.
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