Recensione della quinta puntata di Arrow.
Oggi, nella nostra capatina a Starling City, abbiamo potuto osservare cosa è accaduto ad Oliver Queen subito dopo l’arresto, avvenuto nella 1×04 (avrei dovuto avvertire dello spoiler, ma mi chiedo che ci facciate qui se non avete ancora visto la 1×04 …).
Oliver, infatti, è stato arrestato dal detective Lance, che ha le prove schiaccianti che sia lui il vigilante che gira per la città vestito alla Robin Hood (che poi, a pensarci bene, non c’è ancora stata una scena in cui dicono che si chiami Freccia Verde) e vuole farlo arrestare. Oliver, però, si fa difendere da Laurel, che convince la giuria a dargli solo i domiciliari (in una scena cortissima e strana a vedersi). Nel frattempo, Oliver ricorda di un momento preciso di quando era sull’isola: quando lo torturarono e gli inflissero le cicatrici che ha tuttora sul corpo. Nonostante tutto, il nostro eroe aveva già calcolato più o meno tutto.
Prima di commentare la puntata, devo soffermarmi su una cosa. Una parola: DEATHSTROKE! Giuro, se ho iniziato a seguire Arrow è stato proprio perché aspettavo il momento dell’apparizione di DEATHSTROKE. Mi è piaciuto che non abbia parlato, anche se ho detestato che abbia ENTRAMBI GLI OCCHI! Ma come: Deathstroke è uno di quei supereroi che è riuscito a rendere figo qualcosa di orrendo come avere un occhio solo, e me lo fanno con tutti e due gli occhi? La speranza è, però, che giustifichino questa scelta facendoglielo perdere più in là.
Molto apprezzabile Diggle nei panni di un vigilante più oscuro (capita? No? Beh, in effetti è triste ...), poco apprezzabili gli altri personaggi, dato che le loro scene sembrano ripetitive (come quelle di Thea).
Comunque, la puntata è sembrata ancora di più un numero di un fumetto per un semplice fatto: la trama è andata avanti di poco. Hanno, infatti, preferito evidenziare di più il rapporto tra Oliver e Laurel (devo ricordare che va in onda sulla CW), usando scene come quella in cui Laurel osserva le cicatrici di Oliver (esatto, una serie della CW che giustifica la presenza di un torso nudo in una scena!). Per il resto c’è poco da dire, anche se ormai le puntate stanno seguendo una via schematica: il rischio è quello di trasformarsi da un Batman Begins serializzato a un nuovo Smallville (e di quella serie orrenda ce ne basta una!). La 1×06, quindi, dovrebbe salire già di livello (anche perché solitamente i fumetti hanno uno story arc secondario che dura 6 numeri). Staremo a vedere!
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