MORTAL KOMBAT: LEGACY - Per gli amanti del sangue e del fantasy


Chi di noi, almeno una volta nella vita, non ha sentito parlare di Mortal Kombat?
Se, per caso, negli ultimi 22 anni siete stati sulla parte oscura della Luna, ve ne parlo un po' io. Nel 1992, la Midway Games di Chicago decide di produrre un videogioco picchiaduro allo scopo di sfruttare il grandissimo successo di Street Fighter II, uscito qualche tempo prima. Così, poco dopo, gli Stati Uniti sono scossi da Mortal Kombat, il gioco che ridefinisce gli standard di violenza videoludica, con il sangue che scorre a fiotti per ogni pugno e teste mozzate ad ogni Fatality.

Naturalmente, un'opera così non poteva non attirare l'attenzione, ma i film e le serie TV ed animate prodotte finora non sono mai state al livello. Non fino a Mortal Kombat: Legacy.
Se vi ho incuriosito, ci vediamo dopo il salto. Anzi, saltate lo stesso, pure se non avete alcuna curiosità.


I primi due film di Mortal Kombat furono prodotti negli anni '90: il primo era mediocre, il secondo (noto come Annihilation) era davvero pessimo. Successivamente, ci fu Mortal Kombat: Conquest, una serie TV che, nonostante buoni ascolti, non superò la prima stagione. Chiudono tale serie Mortal Kombat: The Journey Begins e Defenders of The Realm, un film ed una serie animata alquanto bruttine.
Nel 2008, si diffuse la voce di un nuovo film, che però non superò mai la pre-produzione. Così, nel 2010, il regista e coreografo Kevin Tancharoen (fratello di Maurissa Tancharoen, sceneggiatrice di Agents of SHIELD), che aveva precedentemente diretto Glee: The 3D Concert Movie, realizzò un cortometraggio, intitolato Rebirth, che mostrava una versione più realistica del mondo di MK. Riuscì così ad ottenere i finanziamenti per una webserie che vide la luce l'anno successivo, denominata Mortal Kombat: Legacy. La serie si sviluppò su nove episodi da circa 10 minuti l'uno, che spiegano le origini dei personaggi di MK rivisitati in chiave moderna. Lo scopo è quello giungere ad un grande film finale. Per darvi un'idea di cosa si parla, gli otto episodi della prima stagione sono stati i seguenti:
  • Episodi 1-2: Sonya, Jax e Kano. L'agente delle Forze Speciali di Deacon City (città immaginaria degli USA) si infiltra da sola per una missione nella base della banda criminale del Dragone Nero. Il suo scopo è uccidere il loro leader Kano, che ha precedentemente eliminato il suo partner. Lei viene catturata, ed in suo soccorso, giungono i colleghi Kurtis Stryker e Jackson Briggs, detto Jax. Questi penetra nella base e combatte con Kano, finendo con lo strappargli un occhio. I danni causati dagli altri membri della gang permettono a Sonya di liberarsi, ma il leader dei criminali riesce a scappare usando una granata. Nel finale, si viene a sapere che Jax ha perso, a causa dell'esplosione, le braccia (come accade nei videogiochi, in cui ha degli arti meccanici), mentre Kano si è fatto sostituire l'occhio con un'arma laser (anche questo in linea con i videogame).
  • Episodio 3: Johnny Cage. Johnny è un affermato attore ed artista marziale, ma la sua carriera è giunta ad un punto morto. Almeno fino al giorno in cui si ribella ai suoi produttori, attirando l'attenzione dello stregone Shang Tsung, che gli chiede di partecipare ad un torneo.
  • Episodi 4-5: Mileena e Kitana. Realizzati parzialmente con disegni animati, queste puntate vedono i primi elementi fantasy del mondo di MK. Secoli fa, il regno di Edenia perse dieci Mortal Kombat di fila*, permettendo all'Emperor di Outworld Shao Kahn di conquistarlo. Egli costrinse all'esilio il re Jerrod ed imprigionò la regina Sindel, tentando di sposarla. Respinto, clonò sua figlia Kitana, ottenendo la mostruosa Mileena. Le due crebbero come sorelle, sebbene Mileena fu sempre gelosa di Kitana a causa della sua bellezza**. L'atmosfera portò Sindel al suicidio. Un giorno, Kitana e Mileena trovarono Jerrod; in questo modo, la prima venne a sapere delle sue vere origini, ma la gemella lo uccise subito dopo. Qualche tempo più tardi, Shao Kahn convocò le due per narrare loro del suo piano per invadere la Terra: era l'occasione giusta, per Kitana, di vendicarsi.
  • Episodio 6: Raiden. Questo episodio inizia con un avviso dello stesso Tancharoen, che afferma di aver usato un'interpretazione più personale del mondo di MK. Nel medesimo, infatti, il Dio del Tuono Raiden viene spedito sulla Terra, e rinchiuso in un manicomio. Venendo ritenuto solo un pazzo, ed impossibilitato ad usare i suoi poteri, è costretto a subire i soprusi dello psichiatra del carcere. Un suo tentativo di evasione gli causa una lobotomia. Tuttavia, si scopre che questo era parte del suo piano per liberarsi: fattosi "uccidere" da Blue, una ragazza internata, si riforma, stavolta a pieni poteri, in una Chinatown.
    Sub Zero alle spalle di Scorpion
  • Episodi 7-8: Scorpion e Sub Zero. Hanzo Hasashi è un ninja del clan Shiray-Ryu, ed è soprannominato Scorpion per via della sua abilità nell'usare il kunai. Vive una vita relativamente tranquilla con sua moglie e suo figlio. Un giorno, viene attirato in una trappola da membri del clan rivale, il Lin Kuei, ed è costretto a combattere il loro guerriero migliore, nonché il suo rivale Sub Zero (il cui vero nome è Bi-Han). I due si scontrano, con Hasashi che la meglio, ma tornato a casa, trova soltanto i cadaveri dei suoi familiari, sterminati dal Lin Kuei. Sub Zero si ripresenta lì ed uccide Scorpion. Si scopre immediatamente dopo che questo è stato soltanto uno stratagemma dello stregone Quan Chi (che era stato trasformato in Bi-Han per tutto il tempo) per poter soggiogare l'anima del guerriero; con l'aiuto di Shang Tsung, il ninja torna in vita, affermando però che da quel momento dovranno chiamarlo soltanto Scorpion. Entrambi gli episodi, tranne la parte finale dell'ottavo, sono girati in giapponese.
  • Episodio 9: Cyrax e Sektor. I due ninja del clan Lin Kuei Cyrax e Sektor prendono parte ad un esperimento volto a meccanizzare i membri dell'organizzazione, per renderli più efficienti, ma cancellando loro totalmente le emozioni. Se Sektor è d'accordo, Cyrax mantiene molti dubbi. I due vengono trasformati comunque in due macchine di morte, e vengono collaudati con successo contro il cyborg Hydro, ucciso nel test. Stante questo successo, il Gran Maestro del Lin Kuei decide di estendere il progetto a tutti gli altri componenti del clan. (Nota: questo episodio si colloca, cronologicamente, prima dell'episodio pilota)
*Secondo la mitologia di MK, gli Anziani Dei, che vegliano sui tanti Reami esistenti, permettono ad un reame di invaderne un altro solo se uno di questi riesce a vincere dieci tornei di Mortal Kombat consecutivi.
**Mileena è stata creata usando il DNA di Kitana ed il corpo di un tarkatan, una creatura appartenente ad una razza semi-demoniaca dell'Outworld, e pertanto ha una bocca mostruosa.


La seconda stagione, che ha visto il suo debutto il 26 settembre scorso, ha presentato altri due personaggi centrali di MK: Liu Kang e Kung Lao. Tuttavia, Tancharoen ha abbandonato il progetto al termine della medesima, e verrò sostituito presto per la terza.
Realizzata senza particolari velleità, la webserie ha i suoi punti di forza (recitazione tutto sommato decente, buoni effetti speciali, combattimenti piacevoli e la violenza in linea con lo spirito di Mortal Kombat), anche se può contare su un solo attore noto al grande pubblico, vale a dire Ian Anthony Dale, interprete di Scorpion (che, tra l'altro, ha anche incarnato Kazuya Mishima nel film dedicato ad un'altra famosa saga di videogiochi picchiaduro, ovvero Tekken). Sebbene le scelte registiche siano state prevalentemente buone (esprimo particolare apprezzamento per gli episodi 4 e 5 e l'utilizzo delle scene animate), l'abuso, in determinati momenti, dell'effetto rallentato mi ha fatto veramente rabbrividire, soprattutto nei primi due episodi (che, infatti, sono paradossalmente quelli che ho gradito di meno).
Molto belli, poi, anche i costumi, in particolare la maschera di Scorpion, ispirata agli oni giapponesi, che probabilmente sarà ripresa anche dai prossimi videogiochi (l'ultimo, il nono, è uscito nel 2011 per le console PS3, Xbox 360 e PC, ed il decimo capitolo è stato annunciato lo scorso luglio), e gli effetti in CGI usati per le armature di Cyrax e Sektor.
Che forse Mortal Kombat abbia finalmente trovato la sua dimensione cinematografica? I precedenti non ci fanno stare tranquilli, così come i risultati dei concorrenti (i film su Street Fighter e Tekken pure sono stati molto deludenti), ma questa serie ci fa davvero ben sperare. Ve la consigliamo caldamente.

PS. Per favore, ditemi che vi ho interessato così tra qualche giorno vi scrivo della seconda e poi, magari, ne parliamo un altro po'. 
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Articolo di Klaus Heller

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