Bentornati sulla piattaforma Constantine! Torniamo, quindi, a parlare del mago inglese, protagonista dei fumetti targati Vertigo/DC Comics con un nuovo episodio, che si promette pieno di sorprese! Forse.
L'episodio è stato scritto da Cameron Welsh e diretto da John Showalter.
Un uomo arriva all'aeroporto di Atlanta e viene trattenuto alla dogana, essendo in evidente stato allucinato. Mentre viene interrogato, un poliziotto chiede di esaminare una antica bottiglia che ha con sé; nonostante una risposta negativa, l'agente raccoglie l'oggetto, che pare bruciargli le mani. Esso cade e si rompe, rivelando un gran numero di scarafaggi, che cominciano a volare e, successivamente, entrano nella bocca del poliziotto.
Constantine e Zed sono in un parco, dove ricevono la visita di Manny, il quale chiede a John le condizioni della ragazza; il mago afferma che può essere di aiuto ad entrambi, e che può migliorare.
Tornati alla Casa del Mistero, scoprono che qualcuno si è introdotto lì: è Gary "Gus" Lester, l'uomo visto all'inizio dell'episodio, un vecchio amico di John. I due non si vedono dall'incidente di Newcastle. Gus spiega che, dopo quell'evento, si diede alla droga allo scopo di liberarsi di quelle memorie. Viaggiò in Sudan, dove incontrò un ragazzo posseduto da un potente demone, che esorcizzò e rinchiuse nella bottiglia che, successivamente, il poliziotto ha rotto. Ora, l'uomo è posseduto dal demone e sta causando problemi all'aeroporto di Atlanta; dopo aver devastato un ristorante, il corpo "muore" e rilascia l'entità.
Constantine, sentita la notizia, capisce che è un demone dell'ingordigia e decide di andarlo a cercare. Rimasta con Gus nella Casa del Mistero, Zed gli chiede di Newcastle: l'uomo le spiega che fallirono un esorcismo effettuato sulla figlia di un amico di John, e che Gus fu convinto a partecipare proprio dal biondo, siccome era impossibile rifiutare un'offerta da uno come lui. Gary, improvvisamente, ha un attacco di astinenza; la ragazza tenta di aiutarlo, ma toccandolo riceve i suoi ricordi relativi all'abuso di sostanze, e sviene.
Recatosi nel supermercato, John scopre che la donna posseduta è morta, e riceve informazioni da una signora e suo figlio riguardo il nuovo ospite: il fattorino di una ditta di trasferimento carni. Raggiunto il posto, si nota che tutti gli impiegati sono morti a causa del demone, tranne una donna: Constantine tenta di intrappolare l'entità dentro una bottiglia, ma non ci riesce, rischiando di venire lui stesso posseduto; sfugge al demone e torna, a mani vuote, alla Casa del Mistero. Qui scopre che Zed, grazie alle visioni ricevute da Gus, ha ottenuto l'immagine di un uomo che può aiutarli. Preso il disegno dell'individuo, John raggiunge Nommo, un uomo originario dell'India che potrebbe dargli una mano. I due, usando un potentissimo allucinogeno, hanno una visione condivisa, in cui Nommo racconta che il demone fu intrappolato da uno sciamano nel corpo di un giovane del suo villaggio. Grazie ai simboli che incise sul suo viso usando il sacro pugnale Kusa, il demone non sarebbe mai scappato, ma Gus incontrò, in seguito, il ragazzo e lo liberò dall'entità.
Mentre John ha queste visioni, Gary decide di trovare il demone, che è scappato dalla macelleria, e risolvere la questione da solo; a nulla valgono gli impedimenti di Zed, che viene colpita nuovamente dai ricordi del ragazzo.
Constantine, saputo cosa ha fatto Gus, lo va a cercare e lo trova presso degli spacciatori; risolve la questione e decide di trovare e distruggere il demone assieme all'amico. I due ritrovano il sacro pugnale di Kusa, necessario per distruggere il demone, in un museo e raggiungono il teatro dove è stato localizzato l'ultima volta. Una volta qui, Gus capisce che il piano di John è intrappolare il demone dentro di lui e sigillarlo nel suo corpo, in modo che, quando morirà, l'entità se ne andrà con lui. Nonostante sappia il prezzo da pagare, Gary accetta: si lascia possedere dal demone e si fa incidere i simboli sigillanti da Constantine, il quale poi lo porta nella Casa del Mistero, dove si spegnerà agonizzando, alla presenza di Manny.
Questo episodio, finalmente, mi ha convinto.
Anzitutto, abbiamo quel po' di horror che si attendeva da tale serie sin dall'inizio; ho adorato la scena del "trip" mentale tra John e Nommo, e quelle dei ricordi di Gus che fluiscono in Zed. Inoltre, abbiamo finalmente lo sviluppo dei personaggi secondari, in particolar modo Gary, che è un peccato sia durato soltanto una puntata: la sua presenza è stata molto intensa.
Anche Zed ha avuto un ruolo più ampio del solito, e la cosa non mi è dispiaciuta affatto: Angelica Celaya mi piace molto, se sviluppata come si deve potrebbe essere degnamente considerata come companion di John.
Spero che il resto degli episodi si mantenga quanto meno su questo standard; potrebbe forse essere il vero inizio di questa serie, finora altamente bistrattata dai critici e dal pubblico?
Lo spero sinceramente. Anche perché sarebbe la terza cosa che David Goyer ha fatto decentemente.
Citazioni time:
- La trama dell'episodio si ispira vagamente ai primi numeri di Hellblazer, in cui compariva un demone sotto forma di uno sciame di scarafaggi.
- Si nota nuovamente il Vaso di Pandora.
- John e Gary tentano di intrappolare il demone all'interno di due bottiglie. Come fa notare John, è alla base del detto "il demone nella bottiglia". Mitologicamente, il "demone nella bottiglia", è anche una variante del genio della lampada.
- Va detto che, in realtà, "genio della lampada" è un'errata traduzione italiana. In arabo, questa creatura è detta "Jinn", che vuol dire "demone", e non "genio", termine scelto a causa della somiglianza tra le due parole. In inglese, per tali creature, esiste un termine a sé stante, ovvero "genie".
Con questo è tutto, se la serie non verrà cancellata ci rivedremo la settimana prossima; stay tuned!
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