GOTHAM - recensione dell'episodio 1x08 The Mask

Dopo l'esplosivo "Penguin's Umbrella", ieri sera è andato in onda l'ottavo episodio della serie GOTHAM. E' stato all'altezza delle aspettative? Continua per leggere la recensione.



Il settimo episodio di GOTHAM, "Penguin's Umbrella", ha mantenuto ampiamente fede alle promesse ed è stato eccezionale, motivo per cui la puntata andata in onda ieri è arrivata in un clima di aspettative contrapposte. Da una parte c'era la grande eccitazione lasciata da "Penguin's Umbrella" , dall'altra la consapevolezza che difficilmente avrebbe potuto eguagliare la precedente puntata. Gli episodi eccezionali sono, per loro natura, appunto un'eccezione.


"The Mask" mi ha stupito favorevolmente, perché, sebbene non all'altezza di "Penguin's Umbrella" è stata una puntata con moltissimi punti di forza e, al solito, qualche punto debole, ma decisamente trascurabile. Il caso faceva da sfondo alle vicende dei personaggi, ai loro sentimenti e ai loro desideri. E quando l'episodio prende questa piega, di solito ci lascia con una bella sensazione.

Contaminazioni e metafore sono parte integrante di questa serie. Questa settimana l'omaggio va a Fight Club di David Fincher (tratto dall'omonimo romanzo di Palaniuk). Ci siamo trovati davanti (dentro!) ad una sorta di fight club aziendale, dove gli impiegati vengono costretti a combattere tra di loro. Chi sopravvive vince il lavoro o un premio.

I detective non fanno fatica a trovare il responsabile, Mr. Sionis (Todd Stashwick). Come abbiamo visto accadere più volte, in questo tipo di episodio, quando il caso fa da sfondo, l'indagine si svolge in modo approssimativa e poco credibile e la risoluzione del caso è casuale e fortuita. Ma poco male, abbiamo capito che gli autori non puntano sul genere poliziesco puro e non danno importanza a questi aspetti (anche se potrebbero in ogni caso essere gestiti meglio), perché puntano sulle reazioni emotive e sugli aspetti morali.

Mr. Sionis provoca una reazione violenta in Gordon (Ben McKenzie) e lo accusa di provare piacere nella violenza e nell'uccidere.
In effetti Jim ha dentro di sè una grande rabbia, per i colleghi che gli hanno voltato le spalle e per le difficoltà che vive nella sua missione di ripulire Gotham dalla corruzione. Ma dimostra sia di saperla usare questa rabbia, che di poterla controllare. Si ritrova solo nel fight club, con 3 avversari, che stende a mani nude senza grosse difficoltà, e con l'uomo mascherato in persona, mr. Sionis, appunto. E stende anche lui. Prima che arrivino i rinforzi. Dimostrando di essere un solitario, uno che ce la fa da solo.
Anche adesso che ha trovato degli alleati.  


Bullock (Donal Logue) tiene un accorato discorso alla centrale di
polizia in favore di Jim. Convince prima il Capitano Essen (Zabryna Guevara) e poi tutti gli altri, ad aiutare Gordon, perché se anche non a loro non piace, è pur sempre un poliziotto e non deve essere lasciato solo, mai più. E' un momento che mi ha particolarmente colpito, perché Bullock finalmente ha abbandonato i resti di quell'aura di apatia che lo avvolgeva nei primi episodi e ha ritrovato il fuoco e l'entusiasmo. Insomma, Gordon ce la sta facendo, sta portando dalla sua parte uno alla volta le persone che lo possono aiutare. In particolare il Capitano Essen che ammette il suo rimorso per avergli voltato le spalle con Zsazs.
Una menzione speciale a Bullock (di nuovo, dopo The Spirit of the Goat) per Donal Logue. La sua interpretazione è stata efficace, intensa ed emozionante. Bravo! Riesce a rendere bene sia l'ironia e il sarcasmo che caratterizzano il personaggio di Harvey Bullock, che i momenti accorati. Il tutto con leggerezza e credibilità. 


Edward Nygma (Cory Michael Smith) ha avuto ancora i suoi spazi, ma relegati un po' a macchietta. Divertente la scena in cui pratica un'autopsia, non autorizzato, e pone un indovinello al cadavere. Divertente, smorza la tensione, ma nulla più. Vedremo se andando avanti il personaggio evolverà in qualche modo o rimarrà solo il ragazzo strano, che fa un po' ridere, come stiamo vedendo ora. Nella quinta puntata "Viper" c'erano state delle sfumature che mi avevano impressionato e mi avevano fatto pensare a un'evoluzione più netta, quanto meno nella percezione del personaggio.

Altri personaggi hanno avuto ruoli importanti nell'episodio, sebbene non direttamente coinvolti nel caso del fight club.

Bruce (David Mazouz) ritorna a scuola per la prima volta dopo l'omicidio dei suoi genitori. Non ne è entusiasta, ma Alfred insiste. A scuola incontra un bullo Tommy Elliot (futuro Hush, uno dei nemici più pericolosi e spietati di Batman) che lo prende in giro per la morte dei suoi genitori e lo mortifica. Bruce non ci sta, anche lui è sempre arrabbiato e il senso di impotenza lo logora.  




Alfred (Sean Pertwee) lo aiuta in modo poco "educativo". Lo accompagna a casa di Tommy e gli dà l'orologio di suo padre. Con quello Bruce assesta tre pugni sul volto del bullo e Alfred sottolinea a Tommy che lui lo ha lasciato fare, come avvertimento per il futuro. 

"You remember that I let him try [to kill you]"

Ecco l'Alfred badass che il produttore Danny Cannon aveva preannunciato al Comic Con di New York! Ecco l'Alfred che ci piace, che rinsalda definitivamente le basi del rapporto che porterà lui e Bruce al futuro che tutti conosciamo. Ci lascia in chiusura con un sorriso pieno di sagacia e di speranza che riempie il cuore. Il sorriso di colui che sa.

Selina Kyle (Camren Bicondova) fa un'altra fugace apparizione. Viene arrestata e chiede di Jim. Il suo personaggio è ancora troppo marginale. Ma a quanto pare dal prossimo episodio dovremmo vederla un po' più protagonista. Speriamo.

Barbara (Erin Richards) ha - quello che speriamo sia l'ultimo - tracollo emotivo. E' rimasta traumatizzata da Zsazs (glielo diciamo che se l'è cercata?), si era riproposta di portare a metà il peso di Jim, ma evidentemente non è in grado di reggerlo, se basta una telefonata interrotta bruscamente per fare le valigie ed andarsene. Probabilmente gli autori stanno riconsiderando il suo ruolo nella serie (anche a seguito dei commenti del pubblico?) e vogliono prendere tempo o forse l'uscita di scena era già programmata. Fatto sta che in otto puntate ha lasciato Gordon ben due volte (pazza! come si fa?!). 

Last but not least: Fish Mooney (Jada Smith Pinket) e Oswald Cobblepot (Robin Lord Taylor).

Fish Mooney prosegue nelle sue trame contro Falcone con l'aiuto di Liza, che vorrebbe rinunciare all'incarico, ma si fa convincere da una storia tanto strappalacrime, quanto falsa di Fish (ha parlato della morte di sua madre per mano di un uomo di Falcone, ma verosimilmente l'anziana signora che cantava sul palco era proprio la madre).


Oswald, dopo una visita alla sua stravagante mamma, ha un'intuizione e tortura Timothy, il nuovo assistente di Fish, per strappargli un segreto. Così scopre che vicino a Falcone c'è una persona di Fish.




Eccezionale il confronto tra Fish Mooney e Oswald Cobblepot. 
Eccezionale Robin Lord Taylor che si dimostra un grandissimo interprete. 
Eccezionale Oswald
"Things change. I've been blessed" 
"Le cose cambiano. Sono stato fortunato"

Aver scoperto il doppio gioco del Pinguino fa apparire le sue frasi sotto una luce diversa. Geniale questa parte della trama!


 
Conclusioni: questo episodio scava ancora più a fondo nel cuore e nei segreti dei personaggi e della città. La maschera come simbolo di qualcosa che scopre invece che coprire, che libera, ci porta dritti nel futuro e a quello che sarà.
"The mask hides the face, but frees the soul. The mask speaks the truth"
"La maschera nasconde il volte, ma libera l'anima. La maschera dice la verità"    
  
Noi oggi vediamo tutti i personaggi, o meglio, pensiamo di vederli per quello che sono, mentre loro esprimeranno se stessi mascherati, Bruce/Batman in primis. 
Solo Jim è quello che è e rimarrà tale anche in futuro. 
Solo Jim vede quello che è successo, vede al di là della maschera che Gotham City indossa. Quando la Essen gli chiede perché insiste nell'indagare sul caso Wayne, lui risponde:
"It's what they represented. A different Gotham. Decent, hopeful. Whatever it was, it's gone"
"E' quello che rappresentano. Una Gotham differente. Rispettabile, piena di speranza. Qualunque cosa fosse, non lo è più"

Puntata promossa a pienissimi voti, per me.
E voi, che ne dite?

Nella prossima, la nona, dal titolo "Harvey Dent" vedremo il debutto di Nicholas D'Agosto e l'incontro tra Selina e Bruce. Mi aspetto un'altra bella puntata!

Un saluto agli amici di Gotham ITA!

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Articolo di Unknown

3 commenti:

Seifer ha detto...

Condivido il tuo giudizio sulla puntata, Anna: mi aspettavo una flessione dopo "Penguin's Umbrella" e flessione è stata, ma non così netta. La serie ha intrapreso una direzione abbastanza netta, Gordon ha apertamente cominciato la sua "crociata", bisognerà vedere cosa porterà (e quanti comprimari lascerà sulla strada, in primis Barbara credo, e successivamente il capitano della Polizia che prima o poi dovrebbe essere rimpiazzato dal corrottissimo Loeb). Cosa non mi è piaciuto della puntata?
La cosa che mi ha fatto storcere un po' il naso è stato l'utilizzo di Sionis. Mi spiego: questo RICHARD Sionis era (con ogni probabilità) il padre di ROMAN Sionis che diventerà il villain noto come "Maschera Nera"... il fatto che il padre fosse un mezzo psicopatico che indossava una maschera nera mi è sembrato un mezzuccio per creare una connessione forzata visto che il personaggio in questione non si poteva utilizzare (in quanto presumibilmente coetaneo di Bruce Wayne). Non mi aspetto nessuna virata repentina da Nygma perchè Riddler sarà uno dei tanti super-villain che nasceranno DOPO Batman (infatti il Cavaliere Oscuro è stato spesso accusato di essere un "catalizzatore" di criminali pazzi visto che prima di lui, come si è visto, a Gotham c'era la mala ma dopo Batman sono comparsi i Joker e compagnia cantante). Complimenti per la chicca di Hush, inizialmente mi era sfuggita.
Questo Alfred mi ricorda molto la versione di Terra 1 (dove il maggiordomo/tutore di Bruce Wayne era un ex-militare, più rude rispetto alla controparte classica) e non mi dispiace.
Fish Mooney continua ad essere una cagata, ma in questa puntata lo è stata di meno.

Unknown ha detto...

-__-' ma seriamente? Il caso della settimana (perché ormai siamo ridotti a questa pochezza di trama) si risolve come al solito per un colpo di culo di Jim.. .. sto giro abbiamo introdotto il giovane Hush .. -____-' la domand a è sempre quella, perché inserire TUTTI i villan del Batverse se il risultato è avere personaggi clichè, abbozzati e inconsistenti come Selina e Poison Ivy e il Riddler e Dollmaker? Perché devono ogni volta sottolineare le peculiarità del personaggio? Poi visivamente resta un buon prodotto, ma come al solito scritto male e in modo approssimativo. PURTROPPO!

Unknown ha detto...

Valerio, secondo me il caso della settimana non rappresenta la "pochezza della trama", ma fa da sfondo alla storia. Certo, potrebbe essere sviluppato meglio, ma a mio parere non è rilevante ai fini della serie...
Secondo me dipende tutto dalle aspettative che ciascuno ha, da come ci si era prefigurati la serie in base alle proprie conoscenze e simpatie e da quello che si vorrebbe vedere.
Prendendo la serie in sè e per sè, a mio parere, è un buonissimo prodotto, proprio per il sottotesto. Non è una serie poliziesca, ma di formazione. E non la formazione di Batman, ma di Gordon e di Gotham City, almeno per adesso.

Concordo sull'eccesso di villain buttati lì un po' a caso, uno dietro l'altro, senza dar loro il giusto spazio. Ma credo sia voluto anche questo. Alcuni sono più camei, che vere introduzioni dei personaggi. Oppure strumentali alla storia: Tommy Elliot, per esempio, serviva per aiutare il personaggio di Bruce ad evolvere e ha assolto egregiamente questo compito.

Ma secondo me, come dicevo sopra, è tutta una questione di aspettative e di come ci si era immaginati che sarebbe stato o come sarebbe potuto essere se.....

Io riconosco le debolezze nella produzione di questa serie, ma ne riconsco anche tanti punti di forza, il più grande dei quali è prettamente soggettivo: mi piace moltissimo! ;)