Siamo
ormai agli sgoccioli, gli episodi rimanenti si possono contare sulle
dita di una mano ed è anche per questo che dobbiamo goderceli fino
in fondo. E se vi domanderete quale sia ovviamente quale sia il primo
motivo, madddaaaaiiiiiii, ve lo state domandando veramente?!? È
ovviamente la bellezza della serie e dei suoi personaggi che ci
spinge a guardare Agent Carter.
Quindi...3,
2, 1, ACTION!
Se
l'episodio di settimana scorsa lo avevo descritto come una bomba,
probabilmente apostrofare questo come un 'missile balistico
intercontinentale' potrebbe essere riduttivo. Ragazzi/e, che ci
volete fare? Mi sa che sto finendo la lista degli attributi da
conferire, ma vedrò di rimediare. Dicevamo...il missile balistico
intercontinentale...e giusto per puntualizzare il mio amore smisurato
per Peg-Peg vi informo che ho posticipato la lettura dell'OITW che
per me è sacro. Ma sto divagando.
Nelle
puntate precendenti...bla...bla...bla. Lo sapete forse anche meglio
di me cosa è successo. Quello che forse entrambi capiamo ben poco è
la scena che ha aperto l'episodio: Russia, 1937. Vediamo delle
bambine ammanettate ai loro letti che vengono svegliate, bambine che
combattono tra loro. Sembra chiaro cosa sia tutto questo: un
flashback, un ricordo di Dottie. Mamma mia quanta voglia di
ginnastica mattutina ha questa ragazza! Io nemmeno in palestra sarei
così veloce! Mentre Dottie chiede a Peggy consigli su cosa visitare
a New York, la seconda, ignorando le parole della prima, fissa il
cartellino che riporta il nome di Edwin Jarvis. Con una mossa davvero
maldestra ma che a noi non nasconde nulla, Dottie ribalta la borsa di
Peggy con il solo scopo di sottrarle le chiavi del suo appartamento.
Con una guardia forse un po' troppo abbassata, Peggy si reca al
lavoro e si imbatte in Jarvis che le chiede di ripensarci e perdonare
Howard. Ehm, no, non contarci Jarvis. Come era prevedibile, Peggy
ammette di essersi sentita usata. Ettecredo! Magari la verità
sarebbe stata una strategia migliore che avrebbe persuaso Peggy a
continuare a combattere per Howard, che però non le ha dato
sufficienti ragioni per farlo. Quindi, scaricato Jarvis, Peg arriva a
risolvere il codice criptato che la macchina magica ha scritto che
cicciopasticcio non sembra in grado di decodificare. Peggy, dall'alto
della sua immensa intelligenza conosce anche la lingua russa e
decodifica quel codice che sembra incastrare Howard ancora di più. E
qui, ovviamente, iniziano i battibecchi con jackromposemprelescatole:
lei vuole andare in Russia, per lui è fuori discussione e il capo
inizialmente si aggrega a tale idea, finchè con il piano di
aggregare il 107esimo plotone, Peggy ottiene il suo sì, zittendo
Thompson. Jacky, a cuccia, va!
Tanto
per cambiare le donne non hanno uno spogliatoio, e quindi la povera è
costretta a entrare senza preavviso in quello maschile. E come se non
bastasse, gli uomini mettono in mostro il loro scarso senso di, come
posso dire...intelligenza, prendendo per i fondelli il povero Sousa
che era venuto solo a portare informazioni utili (anche se Peg sa
molto più di quella cartaccia). Ma dicevamo dello scherzo...in poche
parole Sousa vede Peggy in sottoveste. E diciamo che, oltre a
essergli piaciuto, ha sbirciato un po' troppo a lungo fino a notare i
lividi sulla spalla di Peg.
E
dopo questa scena, oltre alla mia preoccupazione per Peg, è partito
pure lo sghignazzo generale. Jack Thompson, grande grosso e
vaccinato, ha la tremarella alle mani visto i suoi lanci sono stati
tutti solo di addestramento. Unitisi a Dum-Dum Dungan, il Carter Team
(perdonatemi, Arrow mi droga troppo :D) si avviano alla loro
destinazione, e il caro Dum-Dum chiede a Peg del suo caro amico
Bourbon. E parlano anche di Leviathan e di...Steve. Manca molto ad
entrambi. A Peggy soprattutto, tanto da renderla, a detta di Dum,
meno divertente.
Lo
stacanovista del lavoro, Sousa, con i suoi occhietti ha fatto un po'
troppi collegamenti con il suo cervelletto. E indovinate che è
successo? Sì, avete ragione, ha beccato Peggy. Insomma ha capito che
la bionda alla festa era lei. GGGGGuai in arrivooooo!
In
Russia si cerca di riscaldare l'atmosfera della gelida sera con delle
storie e Jack condivide la sua di come ha ottenuto la Navy Cross.
Sapete già da questa scena, ho iniziato a rivalutarlo un pochino.
Abbiamo visto quello che la mia cara collega che si occupa delle news
chiamerebbe character development, uno sviluppo del personaggio. E
questo è stato solo l'inizio.
Mentre
il Capo parla con una versione giornalistica anni '40
dell'inconfondibile Lionel Luthor di Smallville di quella fantomatica
battaglia, il nostro team pensa a un modo sicuro per entrare.
Setacciando
la struttura, il gruppo di Peg trova prima un video e poi una bambina
che li ha sapientemente attirati col suo pianto. E lì mi sono
domandata: quanto fessi potete essere a fidarvi, ad avvicinarvi senza
armi allo sbaraglio a una bambina in un luogo così tetro e
misterioso che sotto sotto nasconde un coltello tra le mani?
Evidentemente in questa scena parecchio. Dum-Dum viene pugnalato ma
non muore, cosa che invece succede al più giovane del gruppo.
Il
signor Jarvis nel frattempo riceva una visita del Capo dell'SSR che
porge un invito al signore e padrone del nostro caro Jarvis.
Continuando
la perlustrazione, Peg e Jack trovano due prigionieri, uno psicologo
e un ingeniere tutto matto che lavorano a dei progetti di Stark
riguardanti un amplificatore fotonico.
Dottie,
con la chiave sottratta a Peggy, inizia a tafognare ovunque finchè
non trova qualcosa: le foto scattate da Peggy al laboratorio
dell'SSR. Ancora non ho capito da che parte stia effettivamente e
cosa stia cercando. Una cosa, però, è chiarissima: è psicopatica e
molto inquietante! Bridget Regan mi è sempre piaciuta come attrice
ma qui è davvero troppo inquietante!
Peggy
e Jack liberano gli ostaggi e cercano di scappare e intanto tutto
diviene improvvisamente molto più chiaro. Forse Howard è davvero
innocente visto che di lui ci sono solo i progetti. Durante la
resistenza al nemico e alla psicobimba, uno dei nostri viene colpito
a una gamba, l'agente Li ci lascia le penne e lo psicologo è
costretto a uccidere l'ingeniere pazzoide. Oh, dimenticavo la via di
fuga. No problem c'è Dum-Dum che butta giù un muro.
Jack
Thompson ha un momento di stop, una crisi, un attacco di panico alla
grande che porta Peggy a rischiare molto per tirarlo fuori di lì.
Quindi, missione finita e niente Stark. Dum-Dum chiede a Peggy di
unirsi ai commando come Miss Union Jack ma a Peg non sembra piacere
molto quel soprannome.
Il
dottore passa in custodia all'SSR, e Dum si ritrova anche depredato
del suo amico Bourbon.
Ed
eccola la scena più bella dell'episodio. La rivelazione della vera
verità: il senso di colpa che emerge a ondate e il rivelare che quei
soldati cinesi erano venuti per arrendersi e che Jack, senza neanche
verificarne le intenzioni, li aveva uccisi. Una storia triste, una
storia di guerra che ci insegna quanto essa distrugga la mente di
quegli uomini che la vanno a combattere sul campo. Personalmente
questo momento mi è piaciuto particolarmente perchè ha dimostrato
che Jack Thompson, che sotto sotto, anche se si presenta come uno
spaccone so tutto io, è umano anche lui. Un umano con i suoi demoni
che gli attanagliano il cuore. E dove sembra che non sia mai spazio
per quella umanità, ce n'è invece molta, spesso accompagnata da un
infinito senso di colpa...
E
come se non bastasse il suo essere così creepy, Dottie deve
pure ammanettarsi per fare la nanna. Va bene che certe abitudini son
difficili da perdere, ma faresti paura anche al più pauroso dei
nemici, cara Dottie.
Oltre
ad aver riconosciuto il valore di Peggy, Jack fa anche di più
cercando di riservare tutto il merito alla sua collega che invece non
intende tenersi gli onori tutta per sè.
Come
se tutto questo non bastasse, mentre Peggy ottiene il suo drink di
ringraziamento direttamente da Jacky, Sousa ha finalmente raccolto
tutti gli indizi che aveva e svelato la verità: Peggy era a quella
festa, ma anche se non sa perchè, non credo proprio se ne starà
buono buono a non fare nulla anche se credo abbia dei sentimenti per
Peggy, la quale sembrerebbe aver destato l'interesse anche di un
altro uomo dell'SSR...chissà chi sarà, vero? Io non lo dico!
Nel
prossimo episodio vedremo cosa accadrà ora che parte della verità è
saltata fuori, quindi non dimenticatevi del prossimo appuntamento con
Agent Carter la settimana prossima! Bye, sugars!
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