Sabato notte è andato in onda sull’emittente americana BBC
il settimo episodio di questa terza stagione di Orphan Black, "Community
of Dreadful Fear and Hate".
Come vi avevo anticipato nell’anteprima, anche questo titolo è estrapolato dal discorso alla nazione di Dwight Eisenhower "The
Military Industrial Complex":
"This world of ours... must avoid becoming
a community of dreadful fear and hate, and be, instead, a proud confederation
of mutual trust and respect."
Questo nostro mondo... deve evitare di diventare una
comunità di terribile paura e odio, ed essere, invece, una orgogliosa
confederazione di fiducia e rispetto reciproci.
Come sempre il riferimento non è casuale. L’intero episodio
infatti ruota attorno all'idea di comunità e famiglia, quest’ultima non
necessariamente coincidente col significato più intrinseco e letterale, bensì
con il concetto più esteso e non convenzionale. Pur trattandosi di una puntata
meno d’impatto rispetto alla precedente, strepitosa e molto forte sia per gli
eventi raccontati che per il ruolo centrale nella serie, questo episodio ha il
pregio di mitigare, anche se parzialmente, quella frammentazione delle storie e
dei rapporti dei cloni Leda, facendo riemergere la sorellanza che tanto ha
caratterizzato ed è stato il punto forte della seconda parte della prima
stagione.
Helena e Sarah - Siobhan ed Helena - Siobhan e Sarah
A questo punto della stagione ed in questo episodio, sicuramente il legame che
maggiormente inneggia alla famiglia ed all’unione tra sorelle è quello tra
Sarah ed Helena, che sembra ricongiungersi dopo la frattura provocata dal
tradimento di Siobhan e l’abbandono di Sarah durante la fuga dal campo Castor.
Durante il suo vagare nel deserto, nonostante il suo innato istinto
di sopravvivenza che le ha permesso di arrivare fin dove è ora, Helena si
confronta con sé stessa nella rappresentazione simbolica di Pupok, in una crisi
esistenziale che la porta a fare una scelta definitiva: se continuare sola o
abbandonarsi al legame di sorellanza e quindi tornare da Sarah. La bellissima scena
in cui ingoia lo scorpione, molto forte e d’impatto, rappresenta un punto di
svolta nel loro rapporto e l’inizio del ricongiungimento.
Durante la scena nel bar messicano vediamo ristabilirsi gli antichi
equilibri tra le due sestras, ad un’Helena pratica e risolutiva nel rimediare
il denaro necessario per il loro sostentamento, si contrappone una Sarah
fragile e psicologicamente esausta, provata dalla prigionia, dagli esperimenti
e dalla morte di Paul (e la sua rivelazione). Nonostante questo Sarah riesce a
rimanere una sorta di bussola morale per Helena, mitigando la reazione della
sorella all’arrivo di Siobhan.
In quest’ultimo personaggio, che più di altri nel corso
delle stagioni ha presentato una forte ambivalenza e una poco marcata
caratterizzazione in positivo o negativo (insieme a Paul e a Delphine forse
possiamo annoverarla tra le figure più ambigue), troviamo in questo episodio l’esempio
della “madre”.
Per Sarah, che sebbene i loro contrasti si appoggia
psicologicamente a lei, lasciandosi andare e mostrando le sue ferite.
Per
Helena, che nonostante la rabbia ed il rancore per esser stata tradita e
consegnata, lascia venire in superficie il suo bisogno di accudimento e cede,
ancora una volta dopo aver “mangiato il suo alter ego” nel deserto, alla
necessità di appartenere ad una famiglia, con tutti i rischi che questo può
comportare. “First i eat, then we fight” resta comunque uno dei
motivi per cui adoriamo il suo personaggio.
La famiglia "Hendrix"
Cosa dire della famiglia Hendrix?
In questa parte di
stagione non possiamo negare che tutta la storyline che ruota attorno ad Alison
ha rappresentato un momento di leggerezza e di divertimento all’interno dello
show: indimenticabile la danza sul letto tra le banconote della scorsa puntata.
In una sorta di bilanciamento però, in questo episodio vediamo portata alla
luce, sempre con sarcasmo ed ironia ma senza perdere comunque il suo carattere
serio, la storia della sua famiglia di
origine e del rapporto con la madre, da cui prevedibilmente derivano tutte le
sue manifestazioni medio borghesi e da maniaca del controllo. Scopriamo inoltre
divertiti che è stato Donnie a prendere il cognome della moglie e non viceversa.
Felix campaign manager bubble gum style |
Alla storia di Alison si intreccia in questo episodio quella di Cosima,
ristabilendo anche da questa parte l’elemento di sorellanza e di integrazione
delle storie dei cloni Leda, supportate dalla presenza del sempre gradito
Felix, questa volta nel ruolo di campaign manager stile “bubble gum”, che riesce
in una sorta di miracolosi incastri a gestire i rocamboleschi eventi che
rischiano di mandare all’aria la campagna elettorale della grintosa Alison.
Ed
è così quindi che dopo scambi di buste, minacciose taglierine, accenti portoghesi
e baci a tradimento, Alison fa il suo bel discorso sul significato della
famiglia e dell’accettazione del diverso. “I stand for inclusion, not
exclusion” dove oltre ai confini della scuola è in gioco molto di più.
Ed è in quest’ottica che successivamente la stessa Alison presenta, rievocando alla memoria la Sarah della prima stagione, il suo clone alla
madre, che diversamente da Siobhan però non sembra prendere molto sul serio la
cosa, assestando quindi la sua reazione ed il suo personaggio su di una sorta di “macchietta” surreale.
Cosima e Shay (e Tatiana)
Rimanendo sul personaggio di Cosima, vediamo in quest’episodio
portare avanti la sua relazione con Shay, e non possiamo fare a meno di
ammirare per l’ennesima volta il talento della Maslany nel portare avanti con incredibile
naturalezza e delicatezza i vari personaggi in qualsiasi tipo di scena.
Cosima e Shay |
Forse
ad oggi il personaggio meno centrato è stato proprio quello di Beth nello
scorso episodio, considerando in ogni caso le circostanze attenuanti date dalla
scena onirica e dalla brevissima presenza sullo schermo nell’arco delle tre
stagioni, aspetto che che quindi non ne ha permesso una caratterizzazione
compiuta.
Le scene di intimità tra le due restano davvero molto belle,
naturali e delicate, ma nello stesso tempo molto erotiche e sensuali. E’
difficile rendere in televisione quest’effetto senza scendere nella volgarità o
di contro banalizzare il momento appiattendone l’erotismo, ma regia e
interpreti ci riescono benissimo, in modo sobrio ma anche esplicito e schietto,
caratteristiche proprie della stessa Cosima del resto.
Cliffhanger
L’episodio ci lascia con alcuni cliffhanger, che vanno dalla
scoperta del peggioramento delle condizioni di Cosima, al vacillare di Alison
rispetto ai suoi sentimenti per Donnie, alle informazioni in possesso di Rachel e non ultimo alla comparsa in scena di
un nuovo clone Leda.
Attendiamo quindi impazienti il prossimo episodio, mentre
ci avviamo verso un finale di stagione che si preannuncia quindi in crescendo in quella che si sta confermando un'ottima stagione.
Vi saluto quindi dandovi appuntamento alla prossima settimana, nel frattempo vi lascio alla visione del promo di "Ruthless in Purpose, and Insidious in Method" (3x08), tradotto e sincronizzato dai nostri amici di Subtitles on Demand
A presto!
Alessia
Promo sub ita
Un saluto alle affiliate
(Source: gif: http://thecloneclub.tumblr.com/ http://orphanblack.tumblr.com/)
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