Il quarto episodio della stagione di The Originals, scritto da Ashley Lyle & Bart Nickerson e diretto da Matt Hastings, fa rifermento all'omonima e famosissima canzone "A Walk On The Wild Side", la quinta traccia dell'album Transformer dell'artista newyorkese Lou Reed, ex membro dei Velvet Underground.
Il testo parla della vita nella Factory di Andy Warhol, dei personaggi trasgressivi e sessualmente ambigui che circolavano nell'ambiente dell'artista.
Tutto ruota alla festa degli Strix, il club che abbiamo imparato a conoscere la scorsa settimana, grazie alla comparsa di Aya e soprattutto di Tristan. Ora ci viene confermato che è stato fondato da Elijah e che i membri appartengono tutti alla sua linea di sangue. L'intento del vampiro originale era nobile come lui: fondare una fratellanza elitaria che con il tempo generasse una civiltà nuova e migliore. Ma la situazione è degenerata e per questo si è trovato costretto ad abbandonarli.
In questo episodio conosciamo più da vicino l'ambiente violento ed egocentrico in cui si è trasformato questo gruppo, grazie anche all'iniziazione alla quale si trova a prendere parte Marcel. L'uomo viene accolto come primo e unico membro di una stirpe diversa da quella di tutti gli altri appartenenti, ma per farlo deve dimostrare di esserne all'altezza.
Ho trovato questa parte interessante e sono contenta che anche Marcel inizi a prendere parte a tutta questa faida, visto che in quanto "figlio" di Klaus ha un proprio interesse e un lato nel quale deve schierarsi obbligatoriamente.
Elijah piuttosto di contorno in questo episodio, se non si contano i soliti momenti in cui si "strugge" per Hayley, ricordandoci che lei è sposata. Ma ho apprezzato il dialogo finale tra i due.
Intanto un trio insolito, Klaus, Lucien e Freya, va in missione a recuperare la veggente Alexis, prigioniera o forse no da Tristan. La donna fa inevitabilmente una brutta fine ma la collaborazione tra i tre funziona molto bene. Vediamo scintille tra Lucien e Freya (che sia l'inizio di qualcosa?) e un rapporto che si solidifica sempre di più tra Klaus e la sorella.
Come ho già osservato negli episodi precedenti, la presenza di Freya aiuta a non sentire troppo la mancanza di Rebekah, senza però tentare di sostituirla, anche perché il rapporto delle due con Klaus è per forza di cose molto diverso.
Freya è stata sola per due millenni, ha sognato di trovare la sua famiglia e ora che l'ha trovata le cose non si sono fatte più semplici, ma non le manca lo spirito e non si arrende di fronte alle difficoltà, perché, come ci tiene a precisare, è una Mikaelson. E' dalla scorsa stagione che ho notato molti punti in comune con Klaus e questi primi episodi non fanno che confermare la sensazione.
Ed infine scopriamo che la dipartita di Alexis è stata opera di Aurora. Elijah ci descrive la devozione di Tristan per la sorella come patologica e pericolosa.
L'episodio non è dei migliori, la storyline generale rimane un po' ferma e rimanda l'incontro vero e proprio con Aurora di una settimana. A questo punto sono davvero molto curiosa di saperne di più sulla donna, il suo rapporto con il fratello (alla fine in The Originals tutto torna sempre alla famiglia) ma anche quello con Klaus e Lucien.
Recensione di Lisa Marrucci
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