Ci
siamo lasciati alle spalle l'ottavo episodio di American
Horror Story: Cult e a giorni di
distanza dalla sua messa in onda risulta ancora difficile
metabolizzare il tutto. È difficile anche dire se questo è
l'episodio più sorprendente e imprevedibile della stagione, tuttavia
non sono pochi i colpi di scena che in più occasioni sono riusciti a farci sussultare di fronte allo schermo.
Winter
of Our Discontent si apre con
una prima, attesa, risposta. Il Dottor Vincent non era a conoscenza
dell'impero in costruzione del fratello e, ora che ha capito che la
sua pazienta Ally non era matta, ha intenzione di distruggerlo. Per
farlo si fa prima ammettere nella cerchia di Kai, poi propone ad Ally
di allearsi per farlo interdire o arrestare. Sappiamo che Ally non si
sarebbe accontantata di vedere Kai in manette, ma mai ci saremmo
aspettati la sua prossima mossa, che andremo a commentare più
avanti.
Lo
SCUM comincia poi a subire le prime, definitive crepe. Winter
garantisce per Kai, fiducia nei confronti del fratello che funge da
spunto e da pretesto per catapultarci in un altro flashback,
a tratti discutibile, in cui assistiamo al primo omicidio da parte di
Kai e il suo primo atto come rappresentante dei più deboli. Questo,
a sua volta, in funzione di rendere l'episodio una sorte di speciale
di Halloween. Il flashback
è infatti ambientato durante la festività. Prendendosi gioco degli
utenti nel dark web,
un Kai e una Winter ancora semi normali (almeno nei capelli, ma non
dimentichiamoci i genitori mummificati al piano di sopra!) i due
fratelli ricevono un invito da un predicatore, il quale si rivelerà
un crudele punitore alla jogsaw.
Ribellatosi al carnefice, Kai uccide il predicatori di fronte agli
occhi dei suoi ostaggi, comparendo ai loro occhi e a quelli della
sorella come un eroe. La storiella ovviamente non convince nè noi e
nemmeno Beverly, la quale ci non intende fare passi indietro.
La
strenua fiducia di Winter è tuttavia messa a dura prova, quando Kai
le propone di concepire un messia in un Ménage
à trois insieme a lui e
Samuels. Inizialmente convinta ad assecondare le follie del fratello,
Winter si ribella e viene messa ad una sorta di servizi domiciliari,
costretta a raccogliere la spazzatura per strada e poi rovesciarla
nuovamente. Samuels le porta il pranzo e le spiega come ha conosciuto
Kai. Qui scopriamo che il detective è sempre stato corrotto e
prendeva una quota dallo spaccio di ricette false da Kai. Una sera
Kai lo ha colto Samuels durante una discussione con una donna e ne ha
carpito le debolezze. Aiutando Samuels a mascherare la sua
omosessualità, Kai ha guadagnato la sua cieca fiducia. Winter cerca
di esporre a Samuels le assurdità del fratello e il poliziotto
decide di punirla, tentando di violentarla. Winter sceglie finalmente
da che parte stare, o così sembra, e spara in faccia all'uomo.
Nell'incredibile
scena finale, Kai ha riunito i suoi pagliacci e gli uomini in divisa
per giustiziare due presunti traditori: Beverly e il Dottor Vincent.
La prima è accusata di avere ucciso Samuels (maledetta Winter!)
mentre il secondo di fare arrestare il fratello. Kai si fa fin troppi
pochi problemi a uccidere il dottore, mentre miracolosamente sceglie
di risparmiare Beverly, condannandola alla reclusione. Finito il
siparietto, i pagliacci si tolgono le maschere e abbiamo finalmente
la sorpresa: il costume di Beverly è stato indossato da Ally. Certo,
ci era stata mostrata una scena fino a pochi minuti prima in cui Ally
stringeva un patto con Kai, il figlio Oz in cambio della verità sul
dottore, ma in pochi ci saremmo aspettati che, pur di arrivare a Kai,
si sarebbe fatta in cludere nel culto, lasciando di sorpresa, insieme
a noi tutti, anche l'ex moglie.
Piace
o non piace, la stagione non smette di sorprendere, a tratti, in modo
frammentario, come da tradizione. Ryan Murphy e compagnia non hanno
finora superato loro stessi, come per certi versi hanno fatto con
Roanoke, cambiando
drasticamente aspetti fondamentali della serie (sigla compresa),
tuttavia sono riusciti a restare all'altezza delle migliori stagioni
dello show, meglio di
come hanno saputo fare un Coven o
un Hotel. Non ci resta
che attendere un finale di stagione sempre più vicino e domandarci
come possa andare avanti il tutto ora che il dottore è stato tolto
di mezzo, fin troppo facilmente, che Beverly è rinchiusa (ma state
certi che la rivedremo) e che Ally è passata al lato oscuro, se pur
per uno scopo superiore e vendicativo.
Chi
ne esce vincitrice e sconfitta al tempo stesso è Winter,
protagonista indiscussa dell'episodio a partire dal titolo e
personaggio più fragile di tutta la stagione, persino di Ally
stessa.
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HUMOUR - AMERICAN HORROR STORY - Receironica 7x08 "Winter Of Our Discontents"
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