Dopo un esordio scoppiettante, la seconda puntata di Scandal è di assestamento e ci pone a contatto con le problematiche internazionali che Mellie e Olivia sono costrette ad affrontare. Il secondo episodio ruota attorno alla cena,organizzata dall’amministrazione Grant per l’accordo sul nucleare.
La
cena con il presidente del Bashran è un momento cruciale per la
presidenza di Mellie Grant, ma il presidente non sembra essere
intenzionato, a lasciar correre sulla vicenda della spia americana.
L’incursione fatta dagli Stati Uniti per eliminare la risorsa
americana ha fatto sì che il Bashran si rendesse conto di essere
spiato da un paese con il quale, doveva siglare un’alleanza
diplomatica. La figura del presidente Rashad è emblematica. E’ un
uomo legato alle tradizioni, ma che è mosso da uno spirito
progressista, che lo porta a compiere dei passi importanti per
lasciare in eredità alla nipote un mndo migliore. Alle
incertezze dell’uomo cerca di rispondere Olivia che con la
collaborazione di Jake cerca di convincere il presidente a siglare
l’accordo. Il timore di essere assassinato o esiliato, spinge
l’uomo a riflettere sulla decisione da prendere. Olivia non si
arrende e cerca di ricorrere all’asso del B6-13 a far cambiare idea
all’uomo. Il presidente sembra incorruttibile, fino a quando un
tentato omicidio nei suoi confronti lo porta a cambiare idea.
Con
l’allenza con il Bashran, Mellie ottiene la prima vittoria della sua
amministrazione. La donna però deve affrontare le prime
problematiche legate al suo incarico. Si sente confusa, non
ha più una vita privata, ma soprattutto sente di non avere più una
sua femminilità. Mellie si sfoga con Olivia, vuole avere qualche
minuto per se, senza dover affrontare le mille problematiche che
comporta la presidenza. Soprattutto la donna non fa mistero di
sentire la necessità di dare sfogo ai suoi bisogni sessuali, che
però non può soddisfare. Lo sfogo di Mellie, pone l’accento
sulla realtà dell’essere a capo di una potenza, la solitudine. Il
senso di frustrazione di Mellie non va via, ma cambia prospettiva
dopo che la donna si confronta con il presidente Rashad. Tutti i suoi
sacrifici, quel senso di solitudine sono il prezzo da pagare per
garantire a tutte le donne che verranno dopo di lei la libertà di
essere ciò che vogliono. La
solitudine di Mellie, ricorda tanto quella di Fitz che ha dovuto
rinunciare all’amore della sua vita, Olivia, per la patria.
La
Pope, risulta essere il personaggio più complesso della puntata. La
donna che è disposta a tutto pur di conservare il suo potere, sembra
contraddirsi mostrando momenti di pura umanità. La storia con il
nuovo personaggio, Curtis, ce la mostrano più umana, ma come sempre
ogni volta che si lascia andare deve fare i conti con la realtà.
Questa volta è il ritorno di Fitz, che come si vede non ha mai
smesso di amarla. Speriamo solo di non dover assistere ad un nuovo
triangolo amoroso.
Il
resto dell’episodio è dedicato agli altri personaggi con Abby e
David ritrovano la loro vecchia intesa e Cyrus che trova un nuovo
amore. La presenza dei QPA alla cena di Gala, per trovare nuovi
clienti lascia insoddisfatto Charlie. L’uomo, infatti, non si trova
a suo agio in un ambiente così formale, tanto da mettere in dubbio
la sua relazione con Quinn.
La
puntata, che si conclude con un lieto fine, non convince del tutto.
Speriamo di ritrovare il ritmo incalzante della scorsa puntata, nei
prossimi episodi.
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