STRANGER THINGS - Millie Bobby Brown parla di come è cambiata la sua vita



Stranger Things, in arrivo fra meno di una settimana su Netflix con la seconda stagione, è stato un fenomeno travolgente sia per il pubblico che per i singoli membri del cast. A questo proposito Millie Bobbie Brown, in un intervista al magazine El Pais, ha raccontato come l'essere così famosa le abbia cambiato la vita.

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-I premi al Screen Actors Guild hanno riconosciuto il cast di Stranger Things come migliore in una serie drammatica. E sei stata nominata agli Emmy come miglior attrice per una serie drammatica. Come vivi un successo di tale grandezza, pur essendo così giovane?
"Tutta la mia vita è stata capovolta, ma non posso fare a meno di sentirmi grata, anche per l'aver perso quella che definiscono un'infanzia normale. Vi immaginate che vuol dire vedermi circondata da donne così meravigliose e con così tanto potere nell'industria? Lavoro con Winona Ryder, che mi capisce ed è attrice sin da giovane. È la mia seconda madre, con cui posso sempre parlare, perchè sa quello di cui ho bisogno."

-Come ti ha cambiato la vita il successo di Stranger Things?
"Non mi piace pensare che sia successo per così tanto... vabbene che sia più impegnata e che la mia vita sembri un caos, ma è incredibile. Non posso credere al viaggio che ho incominciato e non riesco ad immaginare cosa avrei fatto senza la serie."

-Sicuramente tutto, tranne che dare la caccia ai mostri nel Sottosopra.
"A chi non piace dare la caccia ai mostri? Ho la fortuna di farlo perchè il mio lavoro me lo permette. Per me è così geniale interpretare quello che i fratelli Duffer hanno scritto in questa magica storia."

-La storia è magica, ma la realtà a volte anche più strana. È difficile abituarsi ai selfie e ai fan?
"È uno shock! Finchè non incominciò la serie avevo solo 24 followers su Instagram. Tre mesi dopo erano 2 milioni. È un grande cambiamento."

-È stato questo il momento più surreale della tua carriera?
"Il più forte è stato il giorno in cui ho conosciuto Leonardo DiCaprio e mi ha detto che gli piaceva la serie. Era una conversazione da attore a attore. Ed è sembrato un niente inizialmente, quando invece era la cosa più strana che mi fosse mai capitata. Guardavo tutti i suoi film da quando sono piccola, Titanic e tutti gli altri."

-Come lo racconti ai tuoi amici senza sembrare sofisticata?
"Non vado a scuola da quattro anni, studio a casa. Quindi non ho amici e non è una cosa negativa. Al contrario i miei colleghi stanno sul set e non ho bisogno di nessun altro. Lavorare con loro è un privilegio."

-Mi ci sono anche dei problemi, giusto?
"Solo quando si tratta di trattenere le risate. Ho guadagnato una certa rabbia, perchè più siamo seri e più ridiamo."

-Che cosa ti piace degli anni 80, che ispirano la serie?
"Non mi piacciono i vestiti e le acconciature. Ma mi piace l'assenza di cellulari. Al giorno d'oggi tutto è pericoloso, non abbiamo più la libertà di movimento di cui parlano i miei genitori e che vediamo anche nella serie, dove i bambini vanno da soli in bicicletta in qualsiasi posto."

Fonte: El Pais

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Articolo di Ada Bowman

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