AWAY - Recensione della prima stagione

La conquista dello spazio ha sempre affascinato nel corso della storia umana, dando vita a molteplici iterazioni e racconti che descrivono coraggiose missioni, verosimili o meno, verso l'ignoto, con pericoli inaspettati sempre all'orizzonte. Ma raramente in queste storie viene portato avanti come tema centrale l'ansia provata dai familiari degli astronauti in missione, le loro reazioni emotive alla loro lontananza e alla possibilità che possano non tornare a casa. Away, serie rilasciata da Netflix la scorsa settimana, nata dalla mente di Andrew Hinderaker (alla sua prima produzione televisiva), riesce piuttosto bene in questo senso, bilanciando l'aspetto del viaggio e del dramma in modo interessante. Ispirato a un articolo di Esquire del Dicembre 2014, che tratta di una missione spaziale del 2012, in cui due astronauti, l'americano Kelly e il russo Kornienko, hanno convissuto per un intero anno nella Stazione Spaziale Internazionale, divenuta la base per i futuri viaggi su Marte, la serie mostra un gruppo di astronauti, di varie nazionalità, affrontare il primo viaggio umano sul pianeta rosso, trovandosi di fronte non solo ostacoli inerenti al viaggio, ma anche a riscoprire loro stessi come esseri umani, in un esperienza drammatica e formativa per ognuno di loro.

 

EPISODI

  • 1x01: Go (Diretto da Edward Zwick, scritto da Andrew Hinderaker)
  • 1x02: Negative Return (Diretto da Jeffrey Reiner, scritto da Jessica Goldberg)
  • 1x03: Half the Sky (Diretto da Jeffrey Reiner, scritto da Andrew Hinderaker)
  • 1x04: Excellent Chariots (Diretto da Bronwen Hughes, scritto da Ellen Fairey)
  • 1x05: Space Dogs (Diretto da Bronwen Hughes, scritto da Jason Katims)
  • 1x06: A Little Faith (Diretto da David Boyd, scritto da Janine Nabers)
  • 1x07: Goodnight Mars (Diretto da David Boyd, scritto da Aditi Brennan Kapil)
  • 1x08: Vital Signs (Diretto da Charlotte Brändström, scritto da Chris Jones)
  • 1x09: Spektr (Diretto da Charlotte Brändström, scritto da Jessica Goldberg)
  • 1x10: Home (Diretto da Jet Wilkinson, scritto da Andrew Hinderaker)
 


"Motherland is just an idea. Borders don't exist. The only thing that matters is the people you love. Whatever you owe them, you have already paid. And if they're not proud of who you really are, they're just stupid fools."

Emma Green, brillante astronauta della NASA, viene scelta come comandante dell' Atlas, la prima missione con equipaggio umano diretta su Marte, prendendo il posto di suo marito Matt, il quale ha un disturbo genetico che gli impedisce di volare. Emma verrà affiancata da Ram, primo ufficiale e medico, Kwesi, giovane botanico alla sua prima missione, Lu, astronauta e chimico cinese e Misha, ingegnere di origini russe. L'Atlas arriva alla base sulla Luna, dove avviene un incendio, di cui Emma viene incolpata, nonostante avesse salvato Kwesi poco prima. Sulla Terra Matt, rimasto con la figlia Lex, ha un ictus e viene sottoposto a un intervento. Emma lo viene a sapere e chiede di farsi rimuovere dalla missione, ma è lo stesso Matt a dirle di partire. L'Atlas parte per Marte e si verifica il primo problema, legato a uno dei pannelli solari, necessario per l'energia elettrica. Mettendo da parte le loro divergenze, Emma e Misha, di cui si scopre il difficilissimo rapporto con sua figlia Natasha a seguito della morte della moglie, decidono di uscire fuori dalla nave per riparare il guasto, portando il russo a fidarsi di più di lei. Sulla Terra Matt è in ospedale e Lex comincia ad avere forti difficoltà per le condizioni di suo padre e l'assenza di sua madre. Il governo cinese ordina che Mei Chen, addetta al controllo mssione, venga rimossa dall'incarico, dato che lei e Lu hanno una relazione segreta. Al suo posto viene chiamato Jack Wilmore, della NASA, il quale svela all'equipaggio il segreto di Lu, mettendo ancora più in difficoltà il rapporto fra lei e Emma. Così Emma, con l'aiuto di Matt, riesce a fornire una conversazione sicura fra Lu e Mei, permettendo loro di salutarsi. Nel frattempo Matt inizia la fisioterapia e viene messo al corrente della possibilità che non potrebbe più camminare, mentre Melissa, migliore amica di Emma, nonchè suo astronauta di supporto, si prende cura di Lex, tentando di aiutarla a riprendere la sua vita, anche grazie alla sua amicizia con sua figlia Cassie. Ram contrae la mononucleosi infettiva e, vittima di un allucinazione, cerca di aprire l'airlock, ma viene fermato dall'equipaggio, che fa di tutto per assisterlo, a dispetto del pericolo di contagio. Durante il suo recupero, Ram svela a Emma che è stato allontanato dalla sua famiglia perchè da giovane contrasse il tifo e suo fratello morì per prendersi cura di lui. Matt incontra un giovane, menomato a causa del rodeo, il quale gli suggerisce di fallire i test per sfruttare il piano terapeutico dell'ospedale, ma alla fine decide di superarli e di tornare a casa per prendersi cura di Lex, la quale incomincia a frequentare Isaac, un compagno di scuola che ha perso il padre in guerra. Il Natale si avvicina e l'equipaggio si prepara per la fase più dura del viaggio, in cui non potranno più parlare con le proprie famiglie e la Terra in tempo reale. Misha, la cui vista inizia a deteriorarsi, organizza uno spettacolo di pupazzi per Natasha e i suoi figli e per aiutarlo Ram lo invita a trascorrere il tempo nella gravità artificiale al fine di rallentare la sua cecità. Matt ha difficoltà sia nello stare su una sedia a rotelle sia per il fatto di essere stato demosso a consulente per la missione Atlas, mentre Lex esce di nascosto per stare con Isaac, ma viene scoperta da Matt. Il sistema idrico primario dell'Atlas si guasta e il sistema di backup non è sufficiente per il resto del viaggio, così Misha suggerisce una rischiosa soluzione per risolvere il problema, avendo mentito sulla sua cecità al resto dell'equipaggio. L'equipaggio ripara il sistema, che dovrà però funzionare al 50%, portando alla morte delle piante di Kwesi, il quale nel frattempo si trova in un conflitto fra scienza e fede, ricollegato anche alla sua infanzia in Inghilterra. Matt conosce Isaac e invita Lex a non salire in moto con lui, ma lei lo fa' ugualmente. La NASA riporta Matt al lavoro per risolvere il problema dell'acqua sull'Atlas, che sta provocando diverse conseguenze. Infatti Ram, durante l'esame psicologico all'equipaggio, nota che Emma, la quale rivive il momento in cui ha scelto di avere Lex piuttosto che dedicarsi alla carriera, si comporta in modo strano, a causa di un elevata disidratazione, dato che lei ha usato le sue razioni d'acqua per tenere in vita una delle piante di Kwesi. Lex riceve un messaggio da sua madre, dove disapprova il suo legame con Isaac, e ha un incidente in moto, che fa' adirare molto Matt, ma alla fine la ragazza si ricongiunge con i suoi genitori. Il controllo missione perde il contatto col modulo Pegasus, il quale ha un sistema idrico che permetterà all'equipaggio di sopravvivere, e pensando che sia andato perduto, ordina all'Atlas di tornare sulla Terra con una manovra pericolosa. Lu e Misha parlano di come lui lavori pur essendo cieco e la prima trova un modo per poter capire se il Pegasus è salvo, attraverso il sistema di rilevamento della sonda InSight, già su Marte e attraverso i dati ottenuti, l'equipaggio scopre che il Pegasus è intatto e la missione può proseguire. Lex decide di sottoporsi al test per scoprire se ha la stessa anomalia genetica di suo padre. A due settimane dall'arrivo su Marte, il sistema idrico smette di funzionare e su invito della NASA, l'equipaggio cerca di estrarre acqua dalle paratie, usata per proteggere l'Atlas dalle radiazioni. L'estrazione dall'interno fallisce, così Emma e Ram escono fuori e riescono ad ottenere l'acqua, ma il secondo confessa di avere sentimenti per Emma, mettendola a disagio. Lex passa la notte con Isaac ad insaputa di Matt. L'Atlas si prepara ad atterrare su Marte e il governo cinese chiede a Lu di scattare la prima foto col visore abbassato, cosa che la infastidisce. Emma le suggerisce di accettare la loro richiesta, a patto che riammettano Mei nel programma, ma il governo respinge questa condizione. Lex, la quale scopre di non avere l'anomalia genetica, si scusa con Matt per avergli nascosto di Isaac e lui decide di invitare il ragazzo ad unirsi a loro nel vedere l'atterraggio dell'Atlas. Melissa confessa a Matt di avere dei sentimenti per lui, mentre Emma si chiarisce con Ram riguardo alla sua ammissione. L'Atlas atterra su Marte senza intoppi e Lu manda la prima immagine, che ritrae tutto l'equipaggio insieme, con il paesaggio di Marte sullo sfondo.

VERDETTO


Quando si tratta di viaggi nello spazio, è estremamente difficile bilanciare il tema della con il dramma interiore degli astronauti e delle loro famiglie sulla Terra senza abbondare troppo su uno dei due aspetti. Altre serie avevano già tentato di presentare il duplice aspetto del tema, fra cui annoveriamo The First con Sean Penn (il cui focus era il rapporto fra astronauti la famiglia, lasciando il viaggio in secondo piano) e il riuscitissimo For All Mankind, ma con Away la situazione è estremamente particolare. La serie riesce a bilanciare i due aspetti, tanto opposti quanto simili, riuscendo a rapportarli bene all'interno della sceneggiatura. Da una parte abbiamo il viaggio, affrontato sotto tutti i punti di vista, come le dinamiche fra i vari membri dell'equipaggio e le problematiche legate al viaggio nello spazio, il quale non è assolutamente esente da pericoli, dall'altra vi è la parte drammatica, trattata attraverso una riuscita caratterizzazione degli astronauti, attuati per mezzo di flashback e valorizzando anche la diversità culturale all'interno della missione, e situazioni difficili sulla Terra, le quali a volte appaiono troppo invasive per il tipo di vicenda trattata. Ad agevolare questo complesso dualismo vi è l'interpretazione degli attori, fra cui non possiamo non menzionare la due volte Premio Oscar Hilary Swank, la quale sfoggia un ventaglio di intense emozioni, dando un valore autentico al suo personaggio, come anche Josh Charles, già noto ai più per la sua partecipazione a The Good Wife, Vivian Lu (specialmente nel terzo episodio), Mark Ivanir e Ato Essandoh. Altri dettagli di rilievo sono il comparto visivo, estremamente notevole, specialmente nelle inquadrature nello spazio e su Marte, rendendo vivido ogni istante della missione, la colonna sonora, semplice e azzeccata, soprattutto nei momenti drammatici, ma purtroppo anche una serie intensa e ben congeniata come questa ha i suoi difetti, riscontrati nella storyline di Lex, partita come un qualcosa di originale in tema dramma adolescenziale, per poi cadere nello scontato e nel banale, e anche in delle dinamiche forzate, palesatesi verso la fine di stagione, vale a dire i sentimenti da "pippa mentale" di Ram verso Emma e l'interesse di Melissa per Matt, che potrebbe intorbidire la narrazione della serie nell'immediato futuro. Insomma, con tutti i clichè del caso, Away si è dimostrato essere un prodotto degno di nota, forse contro l'aspettativa di qualcuno che ha la pessima abitudine di abbinare viaggi nello spazio a temi prettamente fantascientifici, ma comunque non si può che essere soddisfatti del risultato finale. Possiamo solo sperare che Netflix dia fiducia a questo progetto, portandolo avanti per altre stagioni, perchè il materiale da cui ripartire non scarseggia affatto, specie per le dichiarazioni dei produttori circa l'inclusione delle attuali missioni della NASA nella storia principale.

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Articolo di Ada Bowman

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