STAR TREK: STRANGE NEW WORLDS - Recensione 2x01 "The Broken Circle"

A quasi un anno dalla fine della prima stagione, Star Trek: Strange New Worlds ritorna con un nuovo ciclo di avventure fra le stelle a bordo della USS Enterprise. La première stagionale, intitolata "The Broken Circle", vede lo stesso team creativo del finale della scorsa stagione, vale a dire Chris Fisher alla regia e Akiva Goldsman e Henry Alonso Myers, e ci mostra una nuova missione comandata da Spock, fra un salvataggio rischioso e il pericolo di una guerra all'orizzonte.

"-I am concerned my emotions may impact my judgment. 

-You will just have to learn to live with it. Like we all do.

-No, I prefer not to. "

L'Enterprise riceve una chiamata di soccorso dal capo della sicurezza La'an Noonien Singh, la quale si era messa sulle tracce dei genitori di Oriana, trovandoli su Cajitar IV, pianeta minerario controllato dai Klingon. Così, mentre il comandante Una è in prigione e il capitano Pike si reca a cercare l'avvocato che dovrà difenderla, Spock si ritrova al comando della nave, la quale viene sottoposta a degli aggiornamenti, e, ancora vittima dello sfogo emotivo avuto a seguito dell'ultimo confronto con i Gorn, il Vulcaniano agisce d'istinto e disobbedisce agli ordini dell'ammiraglio April, rubando l'Enterprise con l'aiuto del suo equipaggio e di un nuovo acquisto, Pelia, un ingegnere appartenente a una misteriosa razza nota come Lanthanite. Arrivati a destinazione, Spock, Uhura, Chapel e M'Benga si teletrasportano sul pianeta, trovando La'an e i genitori di Oriana, rimasti feriti per un esplosione causata da un siluro fotonico. La'an espone ai suoi compagni una sconcertante scoperta, riguardo a una fazione nota come Broken Circle, composta da ex-ufficiali della Flotta Stellare e Klingon, che intende far ricominciare la guerra per favorire l'economia del pianeta. In seguito M'Benga e Chapel vengono rapiti da dei soldati Klingon che dimorano in una nave contenente tecnologia federale e tentano di scappare, affrontando i Klingon con l'aiuto di uno stimolante. La'an si mette sulle loro tracce, mentre Spock si prepara ad affrontare la nave dei rapitori, i quali tentano di incitare l'Enterprise a sparare su di loro, ma Spock salva M'Benga e Chapel e non cede alla provocazione, venendo invitato dal capitano Klingon a bere del vino di sangue per sancire una tregua. April rimprovera Spock per la sua condotta, ma i suoi superiori decidono di non punirlo, poichè le sue doti diplomatiche saranno necessarie per fronteggiare l'imminente minaccia dei Gorn.

COMMENTO: L'attesissima seconda stagione si presenta con una première piuttosto decente, che però spezza in stile e approccio con quanto visto all'interno della serie, il che sorprende, considerato che il team creativo dietro l'episodio è il medesimo di "A Quality of Mercy", epilogo della prima stagione. Sapevamo già che in questa stagione avremmo visto una nuova tipologia di storie, con dei guizzi imprevedibili lungo la strada, ma quanto si è visto in questo primo capitolo risulta essere anche troppo imprevedibile. Un problema che si nota durante la visione riguarda il ritmo narrativo, con strani cambi di scena e momenti di rilievo affrontati in maniera troppo scomposta, per non parlare di alcune inquadrature sfasate o troppo frenetiche, anche per una serie Trek. Sul piano narrativo la storia offerta è la classica missione che si vede negli episodi classici del franchise, con un piccolo accenno al processo previsto per il comandante Una, per cui Pike si sta già muovendo (motivo per cui il noto capitano non è stato fra i protagonisti dell'episodio), un maggiore focus sul lato emotivo di Spock, già messo in evidenza in "All Those Wander", episodio che viene menzionato anche riguardo al percorso di La'an, la quale aveva lasciato l'Enterprise per riportare Oriana, la bambina salvata dai Gorn, dai suoi genitori, vicenda che la conduce sul pianeta minerario Cajitar IV e che da' via all'intreccio centrale dell'episodio. Tale vicenda porta alla luce anche nuovi elementi, come un tentativo di riaprire le ostilità fra Federazione e Impero Klingon da parte di una fazione di dissidenti, l'astio di M'Benga nei confronti dei Klingon, che lo porta, assieme a Chapel, a dare sfogo al suo lato più vendicativo in una sequenza tanto action quanto esagerata (con tanto di farmaci stimolanti a giustificare la temporanea resistenza dei due medici), la minaccia dei Gorn e l'introduzione del nuovo ingegnere dell'Enterprise, Pelia (Carol Kane), la quale sembra avere un interessante storia da raccontare, dato che appartiene alla razza Lanthanite, apparentemente simile agli umani ed introdotta proprio in questa serie. Da notare anche a fine episodio la commovente dedica a Nichelle Nichols, l'indimenticabile interprete di Uhura, scomparsa il 30 Luglio 2022.

Star Trek: Strange New Worlds riparte nel più semplice e strano dei modi, con un episodio piacevole e pieno di elementi interessanti, ma al tempo stesso ritmicamente sfasato. Speriamo che si tratti di un caso isolato...

NEL PROSSIMO EPISODIO...

Nel secondo episodio, intitolato "Ad Astra per Aspera", il comandante Una affronta la corte marziale, col rischio di essere imprigionata e congedata con disonore dalla Flotta Stellare, e la sua difesa è nelle mani di un avvocato, nonchè sua amica d'infanzia, con cui ha avuto dei dissapori.

Ci vediamo con la recensione del prossimo episodio! Continuate a seguirci!

Un saluto alle affiliate
FuoriDiSerie -gruppo di Serie TV Concept-

Cinema, Movie and Pop

Non perdere neanche una notizia! Seguici sulla pagina Facebook o sul nostro Gruppo o su Twitter.

SEGUITECI ANCHE SU INSTAGRAM E TUMBLR!

Condividi su Google Plus

Articolo di Ada Bowman

0 commenti: