FOR ALL MANKIND - Recensione 4x01 "Glasnost"

STAGIONE 1/STAGIONE 2/STAGIONE 3

La quarta stagione di For All Mankind arriva finalmente sui nostri schermi, dopo tanta attesa e un sempre più crescente interesse verso una delle migliori serie del palinsesto targato Apple. La stagione si apre con "Glasnost", episodio diretto da Lukas Ettlin (Black Sails) e scritto dai co-creatori Matt Wolpert e Ben Nedivi, che porta la storia della serie nel ventunesimo secolo, proponendo nuove sfide nello spazio, fantasmi mai scomparsi e vecchie ferite.

"That's the thing, is you don't ever really move on. The people you've hurt, the people you've lost, you just carry 'em around with you wherever you go."

Un filmato introduttivo mostra alcuni eventi chiave accaduti fra la fine degli anni Novanta al 2003, incentrandosi sull'unione fra le varie potenze mondiali per le future missioni spaziali. Happy Valley, la base su Marte, è notevolmente cresciuta e si appresta a guidare una missione per spostare un asteroide nell'orbita del pianeta, guidata da Ed Baldwin. Purtroppo la missione va male e due astronauti perdono la vita, fra cui il sovietico Kuznetsov. Nel frattempo Margo Madison risiede in Russia e conduce una vita monotona, nonostante le fosse stato promesso di aver avuto voce in capitolo per le future missioni spaziali sovietiche, e quando viene a sapere della missione su Marte, si reca al centro spaziale per offrire assistenza, ma viene respinta, per poi venire raggiunta da una donna misteriosa. Kelly Baldwin è tornata sulla Terra con suo figlio e vuole che anche suo padre ritorni a casa, Aleida lavora ancora al controllo missioni della NASA, ma è ancora traumatizzata per l'esplosione del centro spaziale avvenuta anni prima, Miles Dale, giovane operaio disoccupato, accetta di partire con Helios per Marte al fine di guadagnare soldi per mantenere la sua famiglia e Danielle Poole, ritiratasi dalla NASA, viene contattata dall'attuale direttore dell'agenzia per ritornare su Marte come leader di Happy Valley e lei, dopo qualche dubbio nato per quanto avvenuto con Danny Stevens otto anni prima, accetta la proposta e torna sul pianeta rosso, dove Ed vive ancora fra foto del passato e un leggero tremore alle mani.

COMMENTO: Dopo poco più di anno dalla messa in onda della terza stagione, For All Mankind torna con un nuovo ciclo di episodi, fra nuovi propositi e vecchi problemi. Siamo nel 2003, Stati Uniti, Unione Sovietica e altre potenze mondiali uniscono le forze al fine di continuare ad esplorare lo spazio, come giusto che sia. Il punto focale dell'attuale programma spaziale sembra ancora essere Marte, con Happy Valley che ora si è espansa ed accoglie astronauti americani e sovietici, diventando teatro di una nuova missione, cioè portare un asteroide nell'orbita del pianeta rosso. La missione, guidata da Ed Baldwin (che vive fra marijuana, fantasmi del passato e tremori), non va come previsto, riportando due vittime, vale a dire il russo Kuznetsov e l'americano Parker, e la sospensione della stessa. A fronte di questo problema la NASA decide di reclutare nuovamente Danielle Poole, la quale si era ritirata dalla vita nello spazio a seguito di quanto avvenuto otto anni prima dopo l'esilio di Danny Stevens nella base nordcoreana, evento che deve aver portato a qualcosa di molto più spiacevole, visto l'attaccamento sviluppato da Danielle nei confronti di Amber Stevens e della piccola Avery (che si immagina verrà svelato nei prossimi episodi), mentre l'Unione Sovietica dapprima respinge il sostegno di Margo Madison, ora rifugiata in Russia a seguito degli eventi della scorsa stagione, per poi apparentemente accettarlo per vie secondarie, come dimostrato nell'enigmatico incontro fra la Madison e una donna in un parco (non a caso l'episodio è intitolato "Glasnost", parola russa che significa "trasparenza", noto per essere stata una delle parole chiavi del riformismo attuato durante il governo Gorbaciov, come a sottolineare l'ambientazione sovietica che caratterizzerà questa stagione). Fra le altre vicende presentate vi sono anche la storia di Aleida e del suo trauma per quanto ha vissuto otto anni prima al centro spaziale e l'introduzione di Miles Dale (Toby Kebbell), giovane operaio disoccupato che accetta di lavorare per Helios su Marte al fine di garantire un futuro stabile per la sua famiglia, consapevole di correre moltissimi rischi. Insomma la serie, nonostante un cast privato di notevoli elementi chiave rispetto alle passate stagioni, sembra riuscire ancora a mantenere il suo fascino, ponendo le basi per un intreccio stagionale potenzialmente interessante.

For All Mankind riparte con la quarta stagione, che porta l'ucronica storia nello spazio al ventunesimo secolo, fra nuove prospettive e problemi che riafforano.

NEL PROSSIMO EPISODIO...

Nel secondo episodio, intitolato "Have a Nice Sol", nuovi dipendenti Helios arrivano su Marte mentre la NASA subisce dei cambiamenti importanti.

Ci vediamo con la recensione del prossimo episodio! Continuate a seguirci!

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Articolo di Ada Bowman

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