FOR ALL MANKIND - Recensione della prima stagione


Nel palinsesto d'introduzione di Apple TV+ c'è un titolo che ha suscitato moltissima curiosità, specialmente per il reparto creativo che c'è dietro. Stiamo parlando di For All Mankind, serie tv di fantascienza, nata dalla mente di Ronald D. Moore (Star Trek: The Next Generation, Star Trek: Deep Space Nine, Star Trek: Voyager, Battlestar Galactica, Outlander e Phillip K.Dick's Electric Dreams) ambientata in una realtà alternativa dove la corsa allo spazio non è mai davvero finita, una base per dibattere su temi di grande attualità e per capire quanto possa contare per l'umanità la conquista dello spazio, una frontiera così lontana, ma incredibilmente vicina per chi sa inseguire il futuro nel modo giusto.

-SPOILER IN CASO NON AVETE VISTO LA SERIE!!-



EPISODI

  • 1x01: Red Moon (Diretto da Seth Gordon, Scritto da Ronald D. Moore, Matt Wolpert e Ben Nedivi)
  • 1x02: He Built the Saturn V (Diretto da Seth Gordon, Scritto da Matt Wolpert e Ben Nedivi)
  • 1x03: Nixon's Women (Diretto da Allen Coulter, Scritto da Nichole Beattie)
  • 1x04: Prime Crew (Diretto da Allen Coulter, Scritto da Naren Shankar)
  • 1x05: Into the Abyss (Diretto da Sergio Mimica-Gezzan, Scritto da David Weedle e Bradley Thompson)
  • 1x06: Home Again (Diretto da Sergio Mimica-Gezzan, Scritto da Stephanie Shannon)
  • 1x07: Hi Bob (Diretto da Meera Menon, Scritto da Ronald D. Moore)
  • 1x08: Rupture (Diretto da Meera Menon, Scritto da Nichole Beattie)
  • 1x09: Bent Bird (Diretto da John Dahl, Scritto da David Weedle e Bradley Thompson)
  • 1x10: A City Upon A Hill (Diretto da John Dahl, Scritto da Matt Wolpert e Ben Nedivi)


"Lives have been lost, and, honestly, probably more will be lost. But every one of us knew the risks before we joined, the toll it takes on us - and on the ones we love. But we all signed up just the same. It's the price we pay to push forward to explore the universe and wander into the unknown. Pushing ourselves to the limits of what's possible. Are there sacrifices that have to be made? Of course. But sacrifice is a part of any journey. It's like those caravans, the wagon trains that crossed our country a hundred years ago in search of a new home. Or the ships that sailed across the Atlantic in search of a new world. Taking on these great challenges against great odds that's what makes us human. Remember, we chose to go to the moon not because it was easy but because it was hard. So, yes. Yes, I think it's worth it. Because no matter how hard it is now, when we look to the future, we can see that things can they can get better. I do believe that."

Il 20 Luglio 1969 tutto il mondo sta per assistere al momento in cui il primo uomo metterà il piede sulla Luna, ma inaspettatamente questo è un astronauta russo, il quale nel suo messaggio celebra la sua terra natale. Ovviamente l'opinione pubblica si scaglia contro la NASA in merito alla situazione e vi è un grandissimo risentimento, specialmente fra uno dei loro piloti migliori, Edward Baldwin, il quale, in un attimo di debolezza e ubriachezza, si sfoga con un giornalista sul fatto che la NASA non si è spinta oltre quando poteva. I giornali riportano testualmente le sue parole, che gli costano quasi il posto, tanto che viene eliminato dalla missione Apollo 15, che avrebbe seguito quella di Aldrin e Armstrong, la quale avviene, ma non senza qualche intoppo. Nel frattempo il presidente Nixon propone di creare una base a scopo militare sulla Luna, ma il direttore della NASA Wernher von Braun si oppone al progetto, così il governo si muove al fine di estromettere von Braun, tirando fuori il suo coinvolgimento con i Nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. I Russi compiono un altro traguardo, vale a dire mandare una donna sulla luna, e così Nixon costringe Deke Slayton a reclutare astronaute, fra cui spiccano le due pilote del Mercury 13 Molly Cobb e Patty Doyle, l'afroamericana Danielle Poole, Ellen Waverly e Tracy Stevens, la moglie di Gordo Stevens, co-pilota di Edward, con cui sembra avere un rapporto difficile. Durante l'addestramento delle astronaute, uno dei moduli esplode, e Patty Doyle rimane uccisa, rendendo incerta la prosecuzione del programma. Deke Slayton tenta di risollevare le cose sostituendo Gordo Stevens con Molly Cobb, col primo che non la prende benissimo. La missione Apollo 15, avente come piloti Baldwin e Cobb, riesce ad atterrare sulla Luna, con la prima che riesce a trovare del ghiaccio nel cratere Shackleton, correndo incredibili rischi nel corso dell'operazione, mentre sulla Terra il marito di Danielle torna dal Vietnam e ha difficoltà ad ambientarsi e Karen e Wayne, coniugi rispettivamente di Edward e Molly, si confrontano sulle loro paure nel perdere chi amano, creando un rapporto particolare. Nel 1973 viene costruita la prima base lunare della NASA, chiamata Jamestown e un anno dopo questa viene presidiata da Baldwin, Stevens e Cobb. Sulla Terra l'ERA (la legge sull'equalità dei diritti) viene passata, creando non poco scompiglio, e la missione che avrebbe dovuto sostituire il gruppo sulla Luna esplode nella piattaforma di lancio, uccidendo 11 persone, fra cui il direttore del centro spaziale. In seguito la Russia stabilisce la propria base sulla Luna, Margo Madison e Aleida, giovane ragazza messicana emigrata negli Stati Uniti con suo padre, stabiliscono un legame, mentre la prima, grazie all'aiuto di von Braun, scopre che la NASA ha usato componenti di terza mano che hanno causato il recente incidente, minacciandoli di divulgare la storia e chiedendo il posto di direttore di volo in cambio del suo silenzio, mentre Ellen viene interrogata dal FBI sulla sua omosessualità. La missione Apollo 24 viene rimandata di continuo e il trio composto da Baldwin, Poole e Stevens passa diverso tempo insieme, col terzo che inizia ad avere seri disturbi mentali. Baldwin propone di rimandare Stevens e Poole sulla Terra e di restare da solo nella base, e Poole si rompe un braccio di proposito al fine di non svelare alla NASA dei problemi di Stevens. Il marito di Danielle ha difficoltà a trovare lavoro, Ellen è costretta a sposare il suo collega Larry, anche lui omosessuale, al fine di evitare uno scandalo e Shane, il figlio di Ed e Karen ha dei problemi a scuola e lei è costretta a metterlo in punizione, ma lui esce comunque di casa e viene investito da un auto. Gordo si sottopone a sedute psichiatriche, senza che la NASA lo sappia, mentre Karen viene a sapere che Shane non sopravvivrà al suo incidente, decidendo di non svelare nulla ad Edward, il quale rimasto solo a Jamestown, deve spiare la base russa, ma saranno proprio i Russi a dirgli della morte del figlio. Aleida prende lezioni da Margo e si ritroverà a scegliere fra gli studi e l'amore per un suo coetaneo. Karen ha difficoltà a superare la morte di suo figlio e si rivolge a Wayne per confidarsi e lasciarsi andare. La missione Apollo 24 ha dei problemi quando è già in orbita, rendendo impossibile il loro avvicinamento alla Luna, così viene mandato l'Apollo 25 per riparare il modulo, ma il motore del 24 si accende troppo presto, uccidendo un astronauta e lasciando Molly alla deriva, che alla fine viene salvata. A Jamestown Baldwin non è più in se' e quando un astronauta russo entra nella base per chiedere aiuto, lui gli toglie l'aria al fine di fargli perdere i sensi per poi interrogarlo. Sulla Terra Octavio, padre di Aleida, sospettato di essere in complicità con i Russi, viene rimpatriato e sua figlia cerca di convincere Margo ad ospitarla. Sull'Apollo 24 Ellen si riprende dallo stordimento e Slayton è rimasto gravemente ferito, ma i due riescono a compiere una manovra rischiosa, con l'aiuto di Edward, al fine di portare quest'ultimo a casa. Purtroppo Deke muore per l'emorragia causata dalla sua ferita e Ellen resta a supervisionare a Jamestown. In una scena post-credits l'azione si sposta al 1983, mostrando un razzo che parte dall'Oceano Pacifico con un carico di plutonio, volto all'espansione della base di Jamestown.

VERDETTO



For All Mankind rappresenta non solo il prodotto più intrigante del palinsesto di Apple, ma anche una delle serie più interessanti di quest'anno, specialmente per l'audace scelta di alterare un periodo storico al fine di portare gli spettatori a una serie di importanti riflessioni. Non è una novità nel mondo dell'intrattenimento cambiare un evento storico o una serie di situazioni già note a fini narrativi e di dibattito, ma nella nuova creazione di Ronald D. Moore l'operazione risulta più che riuscita. Fra le caratteristiche che emergono maggiormente in questa prima stagione vi è la divisione calcolata dei vari archi temporali, partendo dal 1969 fino al 1983 (anno che funge da ponte per la trama della seconda stagione, già confermata per il 2020), ben resa nell'ambientazione, nella colonna sonora e soprattutto nella ricostruzione del background storico, agevolata da una parte documentaristica curata e non pesante per la narrazione e la commistione funzionale fra personaggi storici e altri verosimili. Un'altro elemento importante, già accennato, è la trattazione di tematiche sociali incredibilmente attuali, che strizzano l'occhio alla corrente situazione negli Stati Uniti e poi nel resto del mondo, che ricordiamo essere una caratteristica fondamentale della narrativa di Moore: emancipazione femminile, uguaglianza dei diritti, discriminazione di razza e orientamento sessuale, l'anteporre interessi economici al concetto di scoperta per l'umanità, le difficoltà degli immigrati e la rivalità fra Stati Uniti e Russia, tutte questioni che vengono ben affrontate e immortalate nei singoli episodi. A rendere questa serie ancora più degna di nota vi è anche un bilanciamento fra vicende nello spazio, affrontate con un incredibile dettaglio, persino nella parte tecnica, e drammi sulla Terra, che di certo non mancano, rappresentati molto bene da un cast di un buon livello, fra cui emergono Joel Kinnaman, Michael Dorman, Wrenn Schimdt, Sarah Jones, Shantel van Santen, Jodi Balfour, Sonya Walger, Krys Marshall e Chris Bauer, ognuno di loro perfettamente in sintonia con il proprio ruolo. Insomma Apple sembra non aver sbagliato nel dare fiducia a Ronald D. Moore e al suo nuovo progetto, una serie molto promettente, che analizza con un taglio netto e critico la corsa nello spazio e tutte le prerogative sociali e scientifiche che ruotano attorno a dei traguardi che coinvolgono tutta l'umanità, quindi non ci resta che aspettare il prossimo anno per scoprire cosa ci riserverà il futuro di questa serie.

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Articolo di Ada Bowman