The Lost goodbye: scansione da Vanity Fair.



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Anche Lindelof soffre d'ansia e ha degli incubi come l'aver scritto terribili episodi e non riuscire ad aggiustare il tiro, anche se lui e il suo socio Cuse sono preparati al fatto che il finale non piacerà a tutti. "Ma preferisco che tra trent'anni le persone parlino ancora del finale di Lost come il peggiore della storia della televisione ed essere ricordato per questo piuttosto che sparire nel nulla", dice Lindelof.

Rispetto alla mitologia dell'Isola, Cuse afferma "Passiamo moltissimo tempo a parlare dei personaggi e di quello che vorrebbero. La mitologia è una decorazione. Per noi è il 10 o 15 per cento dello show".

"Quello che amiamo dei personaggi di Lost è che sono tutti molto consapevoli di quelli che sono i loro problemi", aggiunge Lindelof. "Sono tutti bloccati in questi schemi comportamentali. E la domanda dello show diventa: come può l'Isola chiarire questi schemi e creare per i personaggi un'opportunità di fermarli? Questo è quello che ogni essere umano cerca: so cosa c'è di sbagliato in me. Come posso cambiare?"



FONTE:Vanity Fair via Carlost

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Articolo di Simona LaFleur

2 commenti:

Seifer ha detto...

LOST è lo show che ha cambiato radicalmente il modo, da parte dello spettatore "globale" di fruire di un media quale un serial tv.
Questo per dire che alla fine non è paragonabile con niente che ci sia stato prima.
Fatta stà premessa, c'è da dire che non ho mai visto PRIMA gli autori mettere così tanto le mani avanti per precauzione.
Ad un certo punto, rischiano di scivolare nel patetico con certe affermazioni.

francis ha detto...

cito..."la mitologia è una decorazione"...sicuri? forse tawaret lo è stata, ma jacob e farlocke??? o non li vogliamo mettere nel ramo mitologico della serie?!