FRINGE - Recensione 5X12 - 5X13 "Liberty / An Enemy Of Fate"


Ed eccoci qui, amici miei.
Siamo arrivati all'ultima recensione dell'ultimo episodio di Fringe. *stacchetto musicale d'effetto*
Chiunque non abbia ancora visto il doppio episodio finale, OVVIAMENTE, è invitato a non proseguire con la lettura...per tutti gli altri...HERE WE GO! 
Comincio questo nostro ultimo viaggio insieme, annunciando ufficialmente che, per quanto mi riguarda, questo doppio episodio di Fringe mi ha regalato tutto ciò che avrei mai potuto sognare da un finale di serie! 
Ci sono state scene memorabili che hanno ricapitolato in modo definitivo le relazioni tra alcuni personaggi, adorabili richiami alle stagioni precedenti, una conclusione soddisfacente della storyline complessiva e un'abbondanza di momenti emozionanti...

Ma partiamo dall'inizio...

Dove eravamo rimasti alla fine dell'episodio "The Boy Must Live"? 
Riassumiamo brevemente. 


Dopo la tenera reunion con Settembre, il Fringe Team prende in consegna il piccolo Osservatore per portarlo al sicuro ma, lungo la strada, a causa di alcuni posti di blocco organizzati dai Lealisti, il gruppetto è costretto a separarsi per non attirare l'attenzione. Olivia e il bimbo si dirigono da una parte e Peter e Walter dall'altra. Si sarebbero dovuti riunire alla stazione dei treni, ma quando tutto sembrava essersi risolto, ecco arrivare il colpo di scena. Il piccolo Michael, il bimbo Osservatore, salta giù dal treno e si lascia catturare volontariamente da un gruppo di Lealisti, sotto gli sguardi sconvolti del team. 
L'episodio "Liberty", il dodicesimo della quinta stagione, riprende proprio da qui.
Affinché il piano di Walter possa essere realizzato, il Team deve trovare un modo per recuperare il bambino dalle grinfie degli invasori. 
Grazie alle informazioni recuperate dal mitico doppiogiochista Broyles (che Dio ti benedica sempre!), la squadra riesce a localizzare il luogo esatto in cui gli Osservatori tengono prigioniero il piccolo Michael. 


Il problema? L'edificio in questione si trova allocato su Liberty Island, ed è sorvegliatissimo e dotato di sistemi di sicurezza invalicabili. Dopo opzioni invalidate e mille dubbi, ecco che Olivia getta lì un'idea, l'unica che sembra poter essere effettivamente realizzabile. Sfruttare la sua innata capacità di spostarsi tra gli universi paralleli, per poter riuscire a penetrare nella base di Liberty Island dell'altra realtà, salvare Michael e, viaggiando alternativamente tra i due mondi, ritornare a casa. Walter è d'accordo, ma Peter, lungimirante sulle problematiche legate all'inoculazione di altissime dosi di Cortexiphan nel corpo di Olivia, ha paura di poter perdere anche lei. Dopo qualche tentennamento, Olivia riesce a convincerlo ad accettare la sua decisione ("Che altra scelta abbiamo?") e così il gruppetto si trova a dover rispondere ad un'ultima, cruciale domanda. Come fare a sapere se gli Osservatori hanno invaso anche la realtà parallela? Ed ecco che il genio di Astrid esce fuori dalla sua riccioluta testolina. Ricordate l'affascinante finestra sull'altro Universo che Walter utilizzava per "spiare" l'altro Peter? Un po' ammaccata, certo, ma funziona ancora a meraviglia e così il Team la usa per gettare un'occhiata sull'altra realtà e assicurarsi che sia tutto a posto. Questo piccolo gadget del passato mi ha emozionata molto, lo ammetto. Un bel rimando al passato. Bellissime anche le espressioni nostalgiche sul volto dei protagonisti, nel riconoscere in quella realtà riflessa nella finestra, la perduta bellezza del loro mondo...il cielo azzurro, i prati verdi, il vivace caos cittadino...
Nel frattempo, Windmark e altri Osservatori del team scientifico, stanno completando gli esami diagnostici sul bambino, per capire che cosa sia in realtà e perché sia tanto importante per i fuggitivi. 


Davvero epico l'interrogatorio del piccolo Osservatore che, non solo riesce a mantenere il segreto sul piano, ma mette anche in atto una serie incredibile di trucchetti mentali, in pieno stile "specchio riflesso", su Windmark, facendolo letteralmente IMBESTIALIRE. 
E non scherzo, sprizzava odio da tutti i pori...oltre che sangue! (Ah ah, sei arrabbiato pelatone...lo abbiamo visto!). 

Ma torniamo al nostro Team...
Dopo ben quattro iniezioni di Cortexiphan, dritte dritte nel tronco encefalico per una reazione più immediata (un applauso alla forza di volontà della nostra Liv!), la coscienza di Olivia prende il volo...ed eccoci catapultati nel buon vecchio RedVerse che, forse per effetto di uno strano bilanciamento naturale o forse per una semplice questione di karma, stavolta si presenta vitale e prolifico, contrariamente al suo corrispettivo! Seppur punteggiata da qualche momento di comprensibile imbarazzo, la reunion tra Olivia, AltLivia e Lincoln è inaspettatamente dolce e affettuosa


E' stato bello vedere quanto siano realmente cambiate le cose durante questi 20 anni di distacco: AltLivia e Lincoln che, ormai sposati, hanno messo su una famigliola davvero niente male (solo io ho esultato per questa splendida coppietta? *-*), Walternativo, che alla veneranda età di 90 anni, si sta godendo la pensione nella sua casetta di Boston...
Mi ha fatto anche piacere riscontrare che il carattere piccantello di AltLivia non è cambiato per niente, nonostante la sua età "avanzata" ("La fai finita di guardare il mio sedere da giovane?" dice a suo marito).  
Ma parliamo della missione. 
Olivia ha a disposizione tre ore scarse per completare il viaggio e ritornare a casa insieme a Michael, prima che gli effetti del Cortexiphan svaniscano. 
Così, grazie all'aiuto dei suoi due vecchi amici, riesce a raggiungere la famigerata stanza di Liberty Island (nel mondo degli Osservatori, però!) in cui Michael è tenuto prigioniero. O almeno lo era.  
Disgraziatamente, la trova deserta. 


Windmark infatti, (su diretto ordine del gran capo dei pelatoni!), ha incaricato il suo team medico di condurre l'Anomalia in una delle sale operatorie, per dissezionarne completamente l'organismo e poterla studiare in modo più approfondito. Olivia riesce a salvarlo appena in tempo, non senza qualche ingrato effetto collaterale. Un paio di Osservatori infatti, la seguono nell'altro Universo creando qualche problemuccio alla sua fuga e a quella di Michael. Ci pensano però Lincoln ed AltLivia a coprirli le spalle e ad aiutarli a tornare a casa, sani e salvi. (Dolcissima la scena finale tra Olivia ed AltLivia "Hai una bellissima famiglia" "Ti ringrazio, va a salvare la tua!"
Un piccolo, importante contribuito alla causa anche da parte del Fringe Team del RedVerse, dunque. 
Sentiti ringraziamenti. 
Tralasciando momentaneamente il salvataggio di Michael, torniamo un momento al laboratorio dei Bishop. Settembre, recuperati gli ultimi strumenti necessari alla realizzazione del dispositivo previsto dal piano di Walter, si rifugia nel vecchio laboratorio di Harvard e si mette al lavoro. 


Rendendosi conto di aver bisogno di un altro dispositivo di "avviamento" della macchina (quello in suo possesso sembra aver perso la sua carica T.T), si reca da un'altra nostra vecchia conoscenza, uno dei 12 membri originari dello staff scientifico di Osservatori inviati a studiare il passato del genere umano, l'Osservatore Dicembre, per chiedergli aiuto (avete notato che il numero della stanza di Dicembre corrisponde al numero dell'episodio finale? "513". Coincidenza? Non credo). 
Quando il Fringe Team rientra in laboratorio, vi trova Settembre ad attenderlo. 
Finalmente ci viene descritta nei dettagli la realizzazione del piano. Il dispositivo in costruzione è in realtà una macchina in grado di creare un wormhole, ossia un tunnel temporale diretto in un punto specifico del tempo e dello spazio (Oslo, 2167!). Il bimbo attraverserà il tunnel raggiungendo il 2167, incontrerà lo scienziato e...beh, gli eventi saranno riscritti totalmente, così come il corso dell'evoluzione del genere umano. Alla logica domanda di Astrid "Come farà a sapere chi è lo scienziato?", lo sguardo tra Settembre e Walter si rivela piuttosto eloquente. Settembre taglia corto: ci sarà qualcuno a guidarlo attraverso quel viaggio. La discussione viene interrotta dalla telefonata di Broyles che, resosi conto di essere seguito da Windmark (il quale ormai è a conoscenza del suo doppio gioco!), da il suo "addio" ad Olivia, dicendole di non pensare a lui e di continuare a portare avanti il piano, in fretta...prima che gli Osservatori possano localizzarli e raggiungerli! 
Un altro personaggio che, alla pari di Nina Sharp, mostra un incredibile spirito di sacrificio, grande Phillip! 
Mentre Olivia e Astrid vanno a casa di Dicembre per recuperare il dispositivo mancante richiesto da Settembre, Peter trova nell'ambra una videocassetta indirizzata a lui e chiede a Walter delle informazioni, ma lui mente dicendo di non ricordare di cosa si tratti. 
Ed ecco partire i 5 minuti più emozionanti e straordinari di questo finale di serie, almeno a mio parere. 


La videocassetta è in realtà una video lettera di addio per Peter. 
Risale al 2015, dopo l'ideazione del piano di distruzione degli Osservatori. 
Walter aveva deciso già all'epoca di sacrificare se stesso, facendo da guida al piccolo Osservatore attraverso il wormhole temporale. Lui e il bambino avrebbero attraversato il wormhole insieme e si sarebbero trasformati in un paradosso. E la natura come cura i paradossi? Elimina la causa. Lui e il bambino sarebbero stati cancellati dal tempo, dopo il 2015, e avrebbero continuato a vivere le loro vite nel futuro. Ho apprezzato davvero immensamente la performance recitativa di Joshua Jackson e John Noble in questo spaccato dell'episodio, sono stati davvero incredibili. Avevo gli occhi talmente pieni di lacrime che non riuscivo neppure a leggere i sottotitoli! 
Peter cerca di convincere Walter a trovare un'altra soluzione, ma suo padre è irremovibile. 
"Dentro di me so che è quello che devo fare, voglio che tu restituisca ad Olivia vostra figlia. Voglio restituirvi la vostra vita..."


L'abbraccio finale tra i due, così disperato e così pieno d'amore e lacrime, è qualcosa che ti strappa via il petto dal cuore per ballarci sopra il tip tap. Letteralmente...assolutamente indimenticabile! 
Passando oltre...giunte a casa di Dicembre, Olivia e Astrid si trovano davanti una sorpresina davvero poco gradita: l'Osservatore è morto e il dispositivo è scomparso. 
Si riparte con il Team di nuovo bloccato in laboratorio, al punto di partenza.
Come fare ad utilizzare la macchina senza qualcosa che la inneschi? 
E ancora una volta, la genialità della nostra piccola Astro - Asterix - Aspirina si manifesta in tutto il suo splendore. 
"E se usassimo uno dei loro canali di spedizione?" propone il genietto. 
[Per chi non lo ricordasse, i canali di spedizione erano quei cunicoli spazio temporali utilizzati dagli Osservatori per recepire materiale dal loro tempo futuro!].
Ottenendo il controllo temporale di uno dei canali, lo avrebbero potuto utilizzare come wormhole alternativo. 
Detto, fatto. 
Consultando il vecchio registro delle spedizioni che Astrid aveva decriptato all'inizio della stagione, riescono a beccare un convoglio di spedizione previsto per la mattina seguente. 
Sembra ormai tutto risolto, ma una telefonata di Anil li sconvolge. 
Broyles è stato catturato dagli Osservatori. 
Mentre il Team si prepara alla battaglia finale, c'è ancora spazio per un momento di dolcezza tra Walter e Astrid. 
Uno di quelli che ti fanno venire voglia di abbracciare perfino la tv, insomma!
Astrid, vedendo il suo vecchio amico così giù di morale, decide di mostrargli qualcosa. 
Lo porta con se nel laboratorio e...
Ecco spuntare fuori la dolce mucca Gene, ancora viva ma intrappolata nell'ambra. 


Inutile descrivere la dolcezza nello sguardo di Walter, il modo in cui si commuove nel rivedere la sua vecchia amica e la tenerezza con cui lui ed Astrid si consolano a vicenda, cercando di farsi forza (Che dire della scena "E' proprio un bellissimo nome" "Quale?" "Astrid" *_*).
Windmark, nel frattempo, continua invano a cercare di strapazzare la mente di Broyles, sperando di farlo crollare e confessare. Ma il buon vecchio Phillip non si fa fregare facilmente! E' proprio in questo frangente, che il terrificante Osservatore confessa qualcosa che probabilmente non avrebbe mai voluto ammettere neppure a se stesso. Confessa di provare dei sentimenti forti nei confronti del Fringe Team, dei fuggitivi. Sentimenti che paragona...all'odio. 
E così anche tu sei stato "infettato" eh vecchio sapientone? 
Ben ti sta. 
I momenti finali sono senza dubbio i più carichi di emozioni contrastanti...la rabbia...il dolore...la gioia...la vendetta...la tristezza...
Settembre parla con Walter, in un perfetto faccia a faccia tra padri, e ammette chiaramente di voler fare da guida personalmente a suo figlio, nel futuro. 
Sa che Walter ritiene di essere la persona giusta per farlo, ma non è così. 
La questione non è tanto realizzare il proprio destino, quanto piuttosto trovare la volontà di cambiarlo. E lui, dopo aver osservato e riflettuto a lungo, ha capito che il suo posto è accanto a suo figlio Michael, che è quello il suo compito.
A questo punto, un commosso Walter commenta: "Questo si chiama essere padre..."


Peter e Olivia, dopo essersi armati di tutti i tipi immaginabili di sostanze batteriologiche presenti nel laboratorio (inclusi i vermoni giganti simili a seppie, le farfalle taglienti...che nostalgia!), organizzano un attacco offensivo di tipo biologico contro il Quartier Generale degli Osservatori, uccidendo decine e decine di Lealisti e Osservatori. (avete notato l'impronta della mano insanguinata sul muro che ricorda uno dei glifi di Fringe? Buon Dio questi messaggini sparsi in giro ...quanto li adoro!!)
Non sanno tuttavia che in quello stesso edificio, è tenuto prigioniero anche Broyles. 
Scattato l'allarme della sicurezza, Olivia e Peter cercano di svignarsela approfittando del caos scatenatosi, ma dopo essersi imbattuti per caso in Broyles, grazie ad una serie di telecamere a circuito chiuso, riescono a rintracciarlo e a portarlo in salvo. 
Astrid, Walter, Settembre e il piccolo Michael sono pronti ad intercettare il canale di spedizione degli Osservatori, con la preziosa copertura dei loro compagni della Resistenza.  Quando Peter, Olivia e Broyles li raggiungono sul posto, attorno a loro si scatena letteralmente l'inferno. 
Immancabile il "Bishop Moment" tra Walter e Peter sull'utilizzo dei proiettili antigravità: "Se spariamo gli Osservatori muoiono, perché dovremmo farli fluttuare in aria?" "Perché è una gran figata!".
La battaglia tra i due schieramenti è ufficialmente aperta. 
Approfittando della copertura del resto della squadra, Walter e Settembre riescono ad aprire il portale spazio - temporale, ma prima di poter recuperare il ragazzo, Windmark fa la sua comparsa. 
Si scontra duramente prima con Peter e poi con Olivia. 


La forza dell'Osservatore sembra prevalere, ma i sentimenti di rabbia e di vendetta di Liv si scatenano con violenza inaudita, quando si ritrova a stringere tra le mani la collanina di sua figlia Etta (quella con il proiettile, ricordate?). Esercitando tutta la sua capacità telecinetica, aziona una serie di eventi a catena che portano ad una splendida disintegrazione fisica di Windmark. Uno schianto...ed ecco Windmark spappolato sul vetro dell'auto! 
Ma cosa vogliamo di più dalla vita? 
Ammetto che forse, per una serie di motivi, avrei preferito che fosse stato Peter a farlo fuori...però mi accontento! 
Un Bishop vale l'altro.
Piccola parentesi prima di continuare: secondo voi che significato ha il gesto di Michael (il dito premuto sulle labbra) rivolto ad Olivia? 
Per la seconda volta nel corso dell'episodio, tra l'altro.
Personalmente, credo che quel gesto stia a significare "fa silenzio e resta a guardare ciò che sta per succedere". Michael è un Osservatore, può osservare tutte le linee temporali contemporaneamente, conoscere tutti i possibili futuri. 
Pensateci bene. 
Ha fatto quel gesto la prima volta, in laboratorio, quando Olivia gli ha chiesto una mano per il piano. Pochi secondi dopo, Astrid ha avuto la brillante idea che ha risolto i loro problemi. Successivamente lo ha rifatto sul campo di battaglia e, quasi all'istante, il Cortexiphan nel corpo di Olivia ha dato il via ad una incredibile baraonda! 
Pensate che si tratti di semplice casualità? Naah. 
Comunque, ritorniamo alla nostra battaglia. 
Settembre e il piccolo Michael fuggono verso il portale e, proprio quando sembra che il Fringe Team abbia la vittoria in pugno, ecco che un colpo vagante colpisce Settembre alla schiena, uccidendolo (avrei sperato in una morte un tantinello più eroica per questo personaggio che ha dato davvero il 110% nella serie, ma va bene...). 
Vedere il bimbo Osservatore sedersi accanto al corpo di Settembre, con quel carillion in mano, mi ha fatto venire un bel paio di lucciconi agli occhi, lo ammetto. 
Nulla in confronto al mix di emozioni che ho provato nei minuti successivi... 

Quella consapevolezza nello sguardo di Walter quando capisce che è giunto il momento di sacrificarsi e affrontare il proprio destino...il dolore che si legge negli occhi di Peter quando comprende ciò che sta per accadere...la tenerezza con cui Astrid e Olivia guardano Walter da lontano...il "Ti voglio bene, papà" che leggiamo sul labiale di Peter, l'ultimo sorriso triste che Walter rivolge ai suoi cari...
E infine, le sagome di Walter e di Michael che vengono inghiottite dal portale. 
Personalmente non ho mai creduto davvero che Settembre potesse sostituire Walter come guida, ovviamente la speranze c'era, ma ho pensato subito che fosse solo un'illusione, una specie di attentato alla nostra salute mentale...e infatti...ora andatelo a spiegare al mio povero cuoricino che ancora non vuole convincersene!
Curioso il modo in cui hanno concluso il ciclo narrativo di Walter, non trovate? 
L'uomo che per proteggere la vita di un bambino aveva distrutto un mondo, si è ritrovato a doverne salvare un altro, proprio grazie ad un bambino. 
Il paradosso che ha salvato il mondo!
Ora, tralasciando l'angoscia esistenziale che ho provato nel realizzare che, resettando la linea temporale, Walter sarebbe scomparso per sempre, devo ammettere che le scene finali mi hanno regalato un bel colpo al cuore...ma è stata una sensazione piuttosto piacevole!


Dal 2036, ci ritroviamo indietro nel tempo di ben 20 anni, immersi nello stesso scenario familiare che abbiamo visto in più di un'occasione durante quest'ultima stagione. 
Olivia, Peter e quel piccolo batuffolino biondo di Etta, al parco, nel 2015. 
Ma stavolta, niente brutti ceffi pelati tra gli alberi, niente esplosioni, niente urla...solo la risata cristallina e spensierata di una bimba, stretta tra le braccia dell'adorato papà!
Nessuno di loro ricorda il futuro terrificante dal quale sono stati salvati, le atrocità vissute, il dolore provato. Tutto cancellato, grazie al sacrificio di Michael, Settembre e Walter. 
Un sacrificio che probabilmente nessuno di loro ricorderà mai.
Continueranno a vivere le loro vite, giorno dopo giorno, più o meno serenamente (lavorano pur sempre per la Divisione Fringe, no?), ed è proprio questo il bellissimo messaggio finale della serie: bisogna sempre amare e apprezzare ciò che si ha, specialmente le piccole cose, perché sono proprio quelle che rendono ogni giorno degno di essere vissuto!
Un meritato e tenero lieto fine, dunque, seppur con un retrogusto un po' amaro. 
I momenti finali però, ci hanno lasciati tutti un po' confusi...
Ritornato a casa, Peter riceve una lettera, contenente il disegno che ritrae il famoso tulipano bianco. 
E' chiaramente confuso, guarda il disegno per qualche istante, poi improvvisamente la confusione scompare dai suoi occhi e una strana luce di consapevolezza sembra impossessarsi di lui.
Avrà ricordato ogni cosa? 
Personalmente penso di sì, o meglio, lo spero...ciò che so per certo, è che noi fans continueremo a chiedercelo ancora per tanto, tanto, tanto tempo!
Dopotutto, se c'è una cosa che ho imparato in questi 5 anni, è che in Fringe...NIENTE E' MAI COME SEMBRA! 

Ora, prima di concludere definitivamente il discorso, ci tengo a congratularmi con gli sceneggiatori, per aver realizzato un finale in grado di concludere degnamente un arco narrativo lungo 5 anni, con il cast per le performance di alto livello che ci hanno regalato nel corso di queste stagioni (in particolar modo John Noble che ADORO!) e J.J. Abrams che ancora una volta ha saputo tirare fuori dalla sua folle testolina qualcosa di potenzialmente gigantesco...grazie a tutti per questa splendida avventura! 

Bye Bye Bishops...CI MANCHERETE <3



Voto: 9

Citazione: "You are my favourite thing, Peter. My very favourite thing..."
Condividi su Google Plus

Articolo di Unknown

0 commenti: