THE VAMPIRE DIARIES: Recensione 4x14 - Down in the Rabbit Hole

Proseguite dopo il salto per leggere la recensione di questa puntata. Ma ricordate di farlo SOLO SE AVETE VISTO LA PUNTATA. Evitate di farvi spoiler, che questa 4x14 merita.

Veloce sintesi della puntata: siamo sempre sull'isola, Damon è con Vaughn, il cacciatore che l'ha catturato. Stefan, Rebekah e Elena sono insieme per cercare la cura, mentre il professor Shane, Jeremy e Bonnie sembrano avere trovato la tomba di Silas. Il tutto mentre Caroline e Tyler, a Mystic Falls, cercano di decifrare il codice della spada, scritto in aramaico, con la mano di Klaus.

Erano due anni circa che aspettavo una puntata di The Vampire Diaries che mi sorprendesse, in cui una scena mi facesse restare a bocca aperta. Per arrivarci, però, devo procedere come si deve. Come è mio solito, per parlare bene della puntata devo dividerla in base ai personaggi, quindi cominciamo.

STEFAN SALVATORE: Qui Stefan mi è piaciuto. Le sue scene con Elena hanno dimostrato come sia diverso, come non ci sia solo uno Stefan "con Elena" o "arrabbiato con Elena". Lo ha fatto capire che lui è sempre stato così da che ha memoria, e che vuole da sempre tornare umano. A lui non è mai piaciuto essere un vampiro, per questo vuole la cura. Egli è, comunque, buono: per questo non mi ha sorpreso il fatto che non si sia affrettato nel prendere la cura una volta scoperto che ne esiste una sola dose. Complimenti, Stefan: fossi sempre così.

DAMON SALVATORE: Damon è Damon, punto. Per l'ennesima volta ha qui dimostrato la bellezza del suo personaggio, mostrando però più il suo lato umano. Paradossalmente, pur non volendo la cura e tornare a essere umano come Stefan, Damon è comunque più umano del fratello, e lo dimostra con il fatto che lui sia deciso a dare la cura a Elena, pur non volendo che lei sia curata. In realtà, un motivo c'è: non ne può più con tutta questa storia dell'asservimento, per cui vuole saperlo subito se vive una farsa con Elena o finalmente può lasciarsi andare.

ELENA GILBERT: Elena è la solita Elena. Il suo essere ossessivamente altruista e il suo modo di reagire tipico di Elena mi hanno fatto tornare con la mente alla seconda stagione, quando la chiamavo Banana Gilbert perché non voleva che accadesse nulla alle persone che amava. Ora, invece, è una Elena diversa: lei non vuole che accada nulla a se stessa (nel senso della cura), perché vuole che la prenda qualcuno che meriti di averla più di lei. Sta cambiando, Elena, pur rimanendo se stessa: stanno facendo un ottimo lavoro con lei in questo capitolo.

REBEKAH MIKAELSON: Rebekah vuole essere umana, ed è sorpresa quando Klaus decide di aiutare solo lei. E' l'unica che reagisce come mi sarei aspettato, alla notizia che esiste solo una dose della cura: allontana tutti e cerca di arrivare per prima. Purtroppo per lei, però, ad aspettarla c'è il cacciatore, che non esita due volte prima di spararle (anche se ha sbagliato pure lei nel non ucciderlo subito, ma credo sia dovuto alla Maledizione del Cacciatore).

KLAUS MIKAELSON: Signore e signori, un applauso per Klaus. E' la pura incarnazione del nemico gentiluomo, e lo dimostra qui in due occasioni. La prima, quando accetta di aiutare Caroline e Tyler con la spada (dimostrando di conoscere l'aramaico, ma credo che in mille anni tu abbia il tempo di imparare tutte le lingue del mondo), pur controvoglia (anche se si scopre che lo fa per aiutare Rebekah). Ma è nella seconda scena che dimostra di essere quello che è: quando decide di dare un po' di vantaggio a Tyler. Qualsiasi altro villain avrebbe preso Tyler e ridotto a pezzi così minuscoli che bisognava usare il microscopio, ma Klaus no. Klaus sa provare compassione (spinto anche dalla donna giusta) e sa che è giusto che ne provi un po' anche per Tyler. Sei sempre più da applauso, Klaus: spero che il backdoor pilot diventi uno spin-off vero!

BONNIE BENNETT: Bonnie ... beh, Bonnie è cambiata parecchio in questo capitolo. Mi piace sempre di più, e mi è piaciuto il modo con cui ha trattato Shane: sa che è il solo che può controllarla, ma sa che non può fidarsi di lui, per cui non ci pensa due volte prima di lasciarlo lì, per terra, ferito. Quando vede lo spirito della nonna, poi, mi è piaciuto come sia stata aiutata da Jeremy, e di come l'abbia ascoltato subito. C'è sempre stata chimica tra i due, ed è sempre bello quando la tirano fuori nelle loro scene. Spero che riesca ad uscire viva da quella grotta, ma non mi stupirebbe se fosse lei a morire: a The Vampire Diaries, quando un personaggio raggiunge l'apice del potenziale, crepa.

JEREMY GILBERT: Bicipiti Possenti ha raggiunto il suo scopo. Una volta giunti alla locazione della tomba di Shane, mi è piaciuto il fatto che il tatuaggio sia scomparso, come a dire "missione compiuta" (mi è piaciuto anche come abbia mosso il suo corpo mentre tutto crollava: sembrava così finto). Mi è sembrato molto sua sorella una volta giunto dinnanzi alla tomba, soprattutto quando esitava per usare il suo sangue e svegliare Silas. La scena finale, poi, parla da sola ... ma voglio parlarne in fondo a questa recensione.

TYLER LOCKWOOD: Tyler mi è sempre piaciuto nel corso di questa stagione, e mi è piaciuto anche in questa puntata. Si vedeva come non si sentisse al sicuro nell'avere Klaus a mezzo metro, pronto a squartarlo appena potesse, e mi è piaciuto come ha reagito alla sua ultima scena. Tyler è abituato a partire per molto tempo e a scomparire (come ha fatto sugli Appalachi), quindi non sembra cadere dalle nuvole quando è costretto a partire. Adorabile la sua scena con Caroline, di cui parlerò alla fine.

CAROLINE FORBES: Caroline non vuole la cura. Si potrebbe finire qui la recensione sulla biondina per quanto riguarda questa puntata, ma significa molto. Caroline, in realtà, è l'unica a cui non importa nulla della cura. Lei è per lo status quo (lo ha dimostrato nelle ultime sette puntate), è per il non cambiare ciò che è stato fatto. Quando è con Tyler, poi, a me è sembrata Damon con Elena, mentre con Klaus sembra la damigella che cerca di salvarsi la pelle ma non sa cosa pensare. Spero che anche lei torni ad essere la Caroline della seconda stagione.

PROFESSOR SHANE: Quando Shane scopre che esiste solo una dose, lì mi è piaciuto molto. Atticus (non lo chiama quasi nessuno col suo nome, chissà perché) ha scoperto che per anni, per tutto il tempo delle sue ricerche, è stato ingannato, usato da Silas (o da Qetsyah?) e come reagisce? Dice a (la visione di) sua moglie di averla delusa. Lui non è un cattivo: è semplicemente un uomo che ha perso tutto, compresa la sua famiglia, e vuole riportarla indietro. Ho provato compassione per lui in quella scena.

VAUGHN: Sembrava di vedere Twilight contro The Vampire Diaries. Non fraintendetemi: qui il personaggio di Charlie Bewley è diverso, ma l'idea che dà è quella. Vaughn, con la sua parlata, le sue movenze e il suo modo di fare sembra un ottimo cacciatore, della serie "dove eri finito prima?", soprattutto quando tortura Damon. E' vero, è stato troppo lento, col rischio che Rebekah lo mordesse, ma è un cliché che non morirà mai quello del cattivo troppo lento per portare a termine i suoi piani.

GLI ALTRI: Gli altri, qui, si riducono a pochi personaggi. La visione della nonna di Bonnie e quella della moglie di Shane sono state azzeccatissime e molto ben fatte: le classiche allucinazioni che ti portano a un passo dal compiere qualcosa di terribile. Ma parliamo dell'attesissimo ritorno di ... Katherine Pierce! Una sola scena e ha migliorato la puntata, portando a delle conseguenze che, probabilmente, si ripercuoteranno anche nelle successive. Ci voleva tanto per inserirla? Anche se mi chiedo come abbia fatto ad azzeccare l'esatto vestiario di Elena, ma è comunque un telefilm quindi non sto a sottolineare.

Passiamo adesso alle due scene che mi sono piaciute di più in questa puntata. La prima è stata quella tra Caroline e Tyler. Il modo con cui si salutano (che mi lascia ipotizzare che Tyler sia asservito a Caroline, visto il modo con cui Care gli chiede di avere una bella vita anche senza di lei), con cui stanno lì, sapendo che potrebbe essere l'ultima volta, con cui si parlano ... io sentivo la loro angoscia, e fantasticavo robe come "si rivedranno dopo secoli, e forse tutto tornerà normale". Scena stupenda: è troppo chiederne di più? 

Comunque, l'altra scena è stata il finale. Il finale! Katherine che ritorna col suo stile e prende la cura, che è coerente con se stessa (non ci pensa due volte prima di prendere la cura e abbandonare la caverna, lasciando tutti in balia di Silas ... meglio morti voi che io, no?) e lascia che Jeremy funga da nutrimento per Silas. La scena finale mi ha fatto davvero pensare che lui (e Bonnie, trafitta da Vaughn) siano morti, andati al creatore. Lo spero, perché è una signora "death scene" questa.

Il "Capitolo di Silas" è giunto al termine: cosa ci aspetterà, adesso? Come sarà il quarto capitolo? Sono alcune a cui, forse, la 4x15 darà una risposta. Ma diteci: che vi è parso della 4x14? Per me è un piccolo segnale che si sta tornando alla seconda stagione, quando ogni puntata faceva venire i brividi. Per voi, invece? Lasciate pure un commento qui sotto, e ricordatevi di non perdervi la prossima puntata, perché sarà l'ultima prima della pausa di Marzo!
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Articolo di Fabiano Colucci

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