ARROW - Recensione 1x18 "Salvation"

Il diciottesimo episodio di Arrow si intitola "Salvation" e vede Oliver impegnato contro ... un vigilante!

L'avversario, infatti, è un giustiziere che punisce coloro che hanno commesso crimini a The Glades, uccidendoli. Ma non li uccide di nascosto: mostra la loro morte in diretta! Non abbiamo modo di vedere il volto di questo antagonista per quasi tutta la puntata, ma il suo trasmettere in streaming i suoi assassini ce lo fa temere come se ce lo trovassimo di fronte.

Questo personaggio non proviene dai fumetti: Diggle rivela che si chiama "The Savior", e molto probabilmente è un personaggio originale, creato per rispecchiare Oliver. Egli, infatti, vede con i suoi occhi come è visto dalla città: come un assassino che in nome della giustizia prende le vesti di giudice, giuria e boia.

Non stupirebbe, quindi, se Oliver riflettesse attentamente su se stesso dopo l'esperienza di The Savior: non è sicuro di non essere ancora lui a tradire la sua città, come aveva detto nella 1x09.

I due vigilanti, però, sono opposti emotivamente: Oliver è più freddo dopo la rottura con Mckenna, mentre The Savior è un villain molto emotivo (si capisce che quello che fa lo fa per motivi personali). La conferma la si ha quando si affrontano, faccia a faccia: The Savior non sa bene se ha davanti a sé un nemico o un potenziale alleato, e i suoi movimenti sembrano essere dettati dall'ansia.

Esiste, però, un classico cliché che prevede che, quando esiste un antagonista che rapisce e uccide persone più o meno a caso, l'eroe lo ferma proprio quando sta per colpire qualcuno che ha a che fare con lui. In questo caso, abbiamo Roy Harper, che più che avere a che fare con lui ha a che fare con Thea.

Il personaggio di Roy sembra quello tra i meglio riusciti della serie, e lo dimostra nella scena in cui è rapito. Sarà anche un altro cliché quello del ladruncolo di periferia che sa che nessuno lo ama, ma almeno fa un bell'effetto vedere Roy che urla a The Savior di ucciderlo, perché tanto non mancherà a nessuno.

Paradossalmente, però, Thea, che molto probabilmente è l'ultima persona che Roy ha conosciuto (anche se Tommy l'ha incontrato, visto che lo conosce), tiene a Roy, e crede sia colpa sua se è stato rapito (Roy aveva con sé una pistola che ha dovuto scaricare proprio a causa di Thea).

Thea, con Roy, sta attraversando una fase di rivisitazione interiore. Fateci caso: ogni scena tra i due Speedy si conclude con Roy che dice o fa qualcosa che spinge Thea a riflettere.

Gli autori, poi, hanno fatto un'ottima scelta quando hanno deciso di non far avere nessuno scambio di parole tra Oliver e Roy. E' come la scena della cena a quattro tra Oliver, Laurel, Tommy e Helena: le due ragazze non si sono scambiate molte parole. Sembra che sappiano alla perfezione cosa si aspettano i fans in fatto di interazioni tra i personaggi e non fanno avvenire proprio le più attese.

Quanto agli altri personaggi, una trama di sottofondo ce la dà la famiglia Lance. Dinah è convinta che Sarah sia viva e prova a convincere anche Quentin e Laurel, la quale però incontra la ragazza della foto, mostrando ai suoi che non è Sarah.

Dinah, però, rivela di sapere che Sarah aveva con sé un cappello che aveva la ragazza della foto. Il motivo? L'aveva vista mentre stava per andare da Oliver sulla barca. Dato che l'ha lasciata andare, Dinah accusa se stessa di avere ucciso sua figlia (notare come in queste scene sembra cambiare espressione, segno di quanto questa cosa la provi interiormente).

Abbiamo inoltre due citazioni intelligenti. La prima è quella del titolo: chi se lo aspettava che "Salvation" fosse il nome (ovviamente in cinese) dell'isola in cui è stata scattata la foto che ha dato speranza a Dinah? La seconda, invece, è una citazione di Central City. "I'll be back in Central City in a flash", come dice Dinah, è un chiaro riferimento al supereroe più veloce dell'universo DC (ormai manca solo Metropolis all'appello delle grandi città menzionate).

Abbiamo infine due sotto-trame "cinesi". Quella del presente, infatti, vede Moira accusare Frank di qualcosa che ha fatto lei (cercare di uccidere Malcolm Merlyn), col risultato che l'arciere oscuro lo uccide davanti a lei che, con le mani ricoperte di sangue, fa molto Lady Machbeth.

Quella del passato, invece, dimostra come Fyers sia sempre un passo avanti rispetto a Oliver e Slade. Usando la figlia di Yao Fei, Shado, riesce infatti a ottenere il pezzo dello Scilla mancante (anche se i suoi uomini lo sottraggono mentre loro sono assenti) e a trattenerli sull'isola. Si prospettano tempi duri!

E per finire, una rivelazione. Infatti, si scopre finalmente cosa significa il simbolo nella lista. E' la mappa della vecchia metropolitana di Starling City. Aspettiamoci scontri sotterranei nelle prossime puntate. Siete pronti per l'arco finale?
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Articolo di Fabiano Colucci

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