BEAUTY AND THE BEAST - Recensione della 2x05

Bentornati, Beasties, a una nuova recensione di BATB. La 2x05, intitolata "Reunion", ha visto Cat e Vincent alle prese con il loro passato, presente e (forse) futuro. Ma procediamo con ordine: mentre Cat festeggia i dieci anni dal diploma liceale, Vincent fa i conti con un'altra bestia ... che ha a che fare con lui!

Innanzitutto, la puntata comincia con Cat che sta festeggiando con le sue amiche del liceo a casa sua, prima della festa. Tra di loro c'è anche una giornalista (interpretata da quella che faceva Joanna in Arrow. Non la ricordate? Ci credo: al dodicesimo minuto di questa puntata ha detto più battute che in un'intera stagione di Arrow!). Cat, che prima aveva mandato via Vincent, viene attaccata da un'altra bestia. E quale sua amica osserva tutto? La giornalista!

Ora, io non sono un grosso amante dei "guarda caso", ovvero quelle scene così forzate che sembra che, giunti a girare una determinata scena, il regista non sappia come legarla alle altre. Quando ho visto che una giornalista amica di Cat sarebbe apparsa, e che, dal promo, una bestia l'assaliva, pensavo che tutte le vecchie amiche di Cat avrebbero assistito al tutto. E invece no: guarda caso, la giornalista dimentica la borsa, guarda caso, la bestia assale Cat in quel momento, e, guarda caso, le altre due amiche neanche si chiedono perché l'altra è rimasta indietro.

Ad ogni modo, questa è solo un'opinione personale. Nel frattempo, Gabe è stressato dai superiori riguardo ai misteri irrisolti del periodo in cui c'era Joe, visto che riguardano bestie. Ho adorato come, nel momento esatto in cui Tess ha iniziato a parlare di Cat, Gabe, tutto serio, l'ha mandata fuori (Gabe sei tutti noi!).

Vincent scopre che la bestia altri non è che Zach, suo compagno d'armi e anch'egli cavia della Muirfield quando lo trasformarono in quel che è adesso. Ora, tralasciando che un altro, ennesimo tassello del passato di Vincent si aggrega agli altri, la Muirfield non poteva scegliere meglio le sue bestie? No, perché l'indole vendicativa di Zach non è proprio il massimo quando si cerca un super soldato! Ad ogni modo, Zach è infuriato con Vincent da anni, e questo è il motivo per cui lo cercava. Il comportamento di Zach va interpretato confrontandolo con Vincent: e se fosse questo il tipo di bestia che Vincent sarebbe diventato senza Cat?

Gabe, intanto, spinto da Tess (che continua ad avere scene inutili, al punto che sembra quasi che, durante le riprese, gli autori pensino "ehi, ma dobbiamo giustificare perché paghiamo Nina Lisandrello", "ah, ok, allora la mettiamo qui, qui e qui"), cerca di trovare il vero padre di Cat. Ci si potrebbe aspettare da lui che capisca che si tratti dell'agente Reynolds quando questi vuole capire come sta Cat (insomma, ultimamente si presenta troppo spesso quando Cat è nei guai). Invece, è proprio Cat a capirlo, osservando una foto del suo diploma.

Insomma, la questione del "non so chi sia mio padre" è durata solo due puntate. Sarebbe stato bello vedere la cosa prolungarsi almeno per tutta la prima metà della stagione, visto che Reynolds sta cominciando a perdere colpi rispetto alla sua introduzione. Una cosa, però, è ancora da risolvere: Vincent, infatti, non sa né il volto né la voce di Reynolds. Immaginate la reazione dei nostri quando scopriranno che il padre di Cat e l'uomo che manda Vincent a uccidere le altre bestie sono la stessa persona!

Per ultimo, parliamo di JT. Mi dispiace vedere che, ultimamente, è trattato male, come se fosse di contorno. Lui aveva capito il lato negativo e vendicativo di Zach, ma nessuno lo ha ascoltato. E' come se diventasse sempre più un personaggio da non considerare, ed è strano, visto che Tess, che fa meno cose in una stagione di quanto JT non faccia in una puntata, viene messa sempre in primo piano. Staremo a vedere futuri sviluppi.

La recensione finisce qui, visto che poco c'è da dire in questo episodio che, passati dei protagonisti a parte, può benissimo essere visto come un episodio a parte. Alla settimana prossima, con una nuova recensione!
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Articolo di Fabiano Colucci

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