AGENTS OF SHIELD - Chi è Jeph Loeb?


Troppo spesso, si parla di film associandoli al loro "autore" (che può essere il regista o lo sceneggiatore), ma troppo poco vedo una serie TV associata al suo creatore. Un degno esempio è True Blood, show inscindibile dal suo autore, Alan Ball, oppure le creazioni di Joss Whedon, come Fireflies e Buffy.
Agents of SHIELD, seppure considerabile una creatura dei fratelli Whedon (Jed e Joss), è tenuta strettamente sott'occhio da Jeph Loeb, responsabile della sezione della Marvel dedicata a TV ed animazione.
Ma chi è Jeph Loeb? Scopriamolo assieme.
Copertina originale di Vittoria Oscura,
disegnata da Tim Sale

Jeph Loeb è nato a Stamford, Connecticut, nel 1958, ed ha cominciato a collezionare fumetti dal 1970. Entra nel mondo del lavoro nel 1985, e la sua prima opera è di quelle destinate a rimanere nella storia: accreditato come Joseph Loeb III, è infatti autore della sceneggiatura dell'originale Teen Wolf (in Italia noto come Voglia di Vincere), film che riscuote un grandioso successo, grazie anche al carisma del protagonista interpretato da Michael J. Fox. Inutile dire che ispirerà la famosa ed omonima serie TV. Si occupa anche del film Commando, prima di entrare in contatto con la DC Comics, inizialmente per scrivere una serie dedicata a Flash. L'editrice Jeanette Kahn, rimasta colpita dal suo stile, gli chiede di occuparsi di una testata a pubblicazione regolare, ed esordisce nel 1991 con Challengers of the Unknown (vol. 2) n. 1. Si occupa della testata sino al numero 8, ed è accompagnato dai disegni di Tim Sale, che diventerà un suo assiduo collaboratore. Alla DC ridefinisce il personaggio di Batman con storie come Il Lungo Halloween, Vittoria Oscura ed Hush (le prime due gli faranno vincere l'Eisner Award, considerabile l'Oscar dei fumetti). E' responsabile a lungo anche di Superman (numeri 151-183) e della JLA. Nello stesso periodo, inizia a lavorare con la Marvel (siamo nel 1995), scrivendo L'Era di Apocalisse, storica maxisaga degli X-Men. Di nuovo con Tim Sale, sceneggia tre miniserie divenute must-read: parliamo di Hulk: Grigio, Spider-Man: Blue e Daredevil: Giallo.
Nel 2002 torna al suo primo amore, le serie TV, scrivendo l'episodio di Smallville che introduce la kryptonite rossa. In seguito, è co-produttore e sceneggiatore di Lost e, quindi, si occupa di Heroes, serie dedicata ai suoi amati supereroi, destinata a durare quattro stagioni.  In questo periodo, comincia ad occuparsi sempre meno, però, del suo lavoro, a causa della malattia del figlio Sam, che muore di cancro nel giugno 2005; l'anno successivo, sarà pubblicato il suo unico lavoro, ovvero Superman/Batman n. 26, terminato assieme alla collaborazione di altri 25 autori.

L'Hulk Rosso disegnato da Ed McGuinnes

Da questo momento, la qualità delle sue storie comincia a calare: nonostante le nomination all'Emmy ed al Golden Globe di Heroes nel 2007 ed il successo Fallen Son, dedicata alla morte di Capitan America,  Loeb si fa notare negativamente con Ultimates 3, Ultimatum e la creazione dell'Hulk Rosso, considerato soltanto una trovata commerciale per promuovere il film L'Incredibile Hulk; le prime due, invece vengono considerate tra le peggiori serie a fumetti del decennio 2000-2009. Tuttavia, in seguito, la caratterizzazione della versione rossa di Hulk gli permette di riguadagnare i favori della critica, e ad oggi è uno dei personaggi più importanti del Marvel Universe.
Nel 2013, la nuova sfida: è chiamato a tenere d'occhio Agents of SHIELD, ambizioso tentativo di portare gli eroi della Casa delle Idee sul piccolo schermo. Per il momento, la serie, con alti e bassi, guadagna risultati.

E dunque, questa è la storia di Jeph Loeb, l'uomo che ci permette di vedere Agents of SHIELD tutti i martedì sulla ABC. Spero di aver esaurito le vostre curiosità. A presto!
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Articolo di Klaus Heller

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