ARROW - Recensione di "Time of Death"

Cari lettori, finalmente ci siamo: la pausa olimpica di Arrow si è conclusa, e la 2x14 è andata in onda ieri sera sulla CW. Saranno riusciti i nostri a compensare l’assenza durata tre settimane?

Secondo me no, perché è stata una puntata alquanto sottotono. Ciononostante, quasi tutti i personaggi si sono rivelati buoni. Okay, non quasi tutti: probabilmente la metà. Okay, se ne salvano solo quattro! Mamma mia come sei pesante! (Con tutti questi punti esclamativi sembro MikyCarter84).

Ad ogni modo, che ne dite se partissimo subito con la recensione? Quest’oggi, siccome dubito che qualcuno dei miei lettori sia riuscito ad arrivare alla fine della scorsa recensione, che è stata così lunga che perfino io mi sono annoiato quando l’ho riletta (vi prego, lettori: quando mi vengono in mente queste cose, fermatemi!), mi limiterò ad analizzare i vari personaggi, e ad elencare i riferimenti ai fumetti.

Detto questo, iniziamo la recensione.

Ah, dimenticavo una cosa: stavolta elenco prima quelli per cui c’è pochissimo da dire (leggasi quelli inutili).


SIN: Mi è piaciuto come abbiano utilizzato il flashback, che poteva tranquillamente essere eliminato nella sua interezza, per spiegare il motivo per cui Black Canary protegge Sin. Certo, questo non basta per spiegare il loro rapporto, per cui spero che mostreranno qualcosa di più in futuro;

ROY: MI STATE PRENDENDO IN GIRO, VERO? Nella 2x12 lanciate la bomba “Oliver svela a Roy la sua identità” e non solo lo eliminate nell’episodio successivo, ma in questo episodio me lo mostrare solo in UNA scena, la festa per il ritorno di Sara? MA DAI! Okay che è stata forzatissima la scena della rivelazione, ma ormai Roy conosce l’identità di Oliver Queen: è troppo pretendere di vederli almeno interagire? Secondo me no;

THEA: Signore e signori, ecco a voi Thea Queen, il classico esempio di come un personaggio può essere estremamente inutile con tutto che è l’interesse amoroso di uno dei personaggi principali ed ha in qualche modo a che fare con il principale segreto che divide la sua famiglia. Questa cosa mi ha scocciato così tanto che, come avrete capito, non spendo più neanche una parola per parlare di lei. Passiamo oltre;

QUENTIN e DINAH: Inserisco qui i genitori di Laurel e Sara perché … non capisco affatto la loro storia. Cioè, Dinah rivela a Quentin, il suo ex marito, di avere un altro uomo (che, essendo a Central City, pretendo di vedere nello spin-off su Flash) quando nella loro prima scena insieme sembrano tenersi per mano? Sul serio sprecate Alex Kingston in questo modo, autori? Quentin, invece, lo menziono soltanto perché ho apprezzato la sua reazione alla cena, quando tutti iniziano a litigare, e cioè lui che tira due pugni sul tavolo, perché è esattamente così che reagisco quando sono innervosito, e rispecchiarmi, anche solo per un attimo, in una scena di un telefilm come Arrow è qualcosa di strano;

SLADE: Secondo me, quando Geoff Johns, che ADORA i colpi di scena (una parte di me è convinto che sia lui a correggere alcune scene di Arrow, inserendoci quei colpi di scena sparpagliati qua e là), ha scritto la sceneggiatura della 2x09, non ha avvisato gli sceneggiatori, che quindi non sanno come gestire Deathstroke (mi immagino Johns in un angolo che se la ride alla Joker). Il risultato? Le sue scene mi sanno di poco, o comunque di vuoto pneumatico (che è esattamente ciò che provo quando leggo informazioni sul seguito de L’Uomo d’Acciaio). Adesso, però, finalmente Oliver ha scoperto che Slade è vivo, quindi finalmente vedremo un bello scontro;

SARA: LEI NON MI STA PIACENDO PER NIENTE! E questo l’ho scritto in maiuscolo perché non bastava usare il carattere minuscolo. Se Thea mi dà fastidio per la sua inutilità, Sara mi dà fastidio per quasi tutto ciò che rappresenta il suo personaggio, che ora, con Laurel che migliora sempre più, sta smettendo di avere ragion d’essere. Almeno, spero, addestrerà Felicity, per cui qualcosa di buono la farà.
Ed è incredibile che sto parlando dello stesso personaggio che dieci episodi prima adoravo.
Sembra quasi che  la sola cosa “buona” che sa fare è esporre le sue bocce, e io ODIO quando un personaggio femminile è ridotto a puro fan service (cosa che la DC fa così tanto che non mi sorprende che anche le sue serie seguano la tendenza);

MOIRA: Moira la salto perché non è che ha fatto chissà che cosa di rilevante, se non presentare Oliver a Slade;

ALTRI: Io ho contato solo altri tre personaggi, e cioè i due scagnozzi di Tockman e il padre di Sin (certo, c’è il sostituto di quello che Tockman uccide, ma li reputo un unico personaggio, per il loro “peso”). Tutti e tre hanno aggiunto pochissimo, se non fosse per la motivazione per cui Sara ci tiene a Sin;

Adesso arriva la parte migliore della recensione, perché passiamo agli unici che, secondo me, si salvano in questa puntata. Ah, e non è un caso che tre di loro siano i membri principali del Team Arrow.

LAUREL: A me Laurel non piaceva molto fino a qualche puntata fa, e trovo la recitazione di Katie Cassidy strana. Per cui, quando mi mostrano più di una scena con lei, ed è l’unica che non stona (e ricordo che sua madre la interpreta Alex Kingston, mica pizza e fichi).
A me è piaciuta molto la Laurel di questo episodio (e sembra che che stia recuperando peso), principalmente perché non è lei il vero motivo per cui, ultimamente, è offuscata, ma Oliver e Sara (che sono due zebedei grossi quanto le braccia di Diggle). Ci ho visto qualcosa di molto intelligente, perché mi sembra una buona fetta di fandom, che non vede il potenziale di Laurel semplicemente perché è oscurato dagli altri personaggi;

DIGGLE: Diggle ha funto da conforto morale per Felicity in questo episodio. Si tratta della sola cosa rilevante, ma ho apprezzato il modo con cui hanno fatto capire che anche lui si sente oscurato da Sara, e cioè adoperando scelte registiche. Avete notato, per esempio, cosa fa Diggle quando Sara inizia a fare la scienziata di turno? Si mette in silenzio accanto a Felicity, e l’aiuta. Il tutto mentre non è mai inquadrato a figura intera o messo a fuoco.

Una mossa geniale, perché, laddove lo sceneggiatore non riesce ad esprimere al meglio un certo personaggio in una certa situazione, è sempre il regista che deve compensare, e qui è stata reso bene l’accantonamento di Dig;

TOCKMAN: C’è un episodio di CSI (non ricordo quale) in cui il criminale è un malato terminale che usa la tecnologia per effettuare le sue malefatte. Siccome quell’episodio mi è garbato tantissimo, e adoro quando viene usata la tecnologia a mo’ di Person Of Interest, è ovvio che questo per me è stato il migliore tra i “villain of the week” destinati a durare solo una puntata;

FRECCIA VERDE: Freccia Verde è stato un ottimo combattente in questo episodio. Le sue scene d’azione mi hanno colpito, soprattutto quando scende dalle scale per pestare gli scagnozzi di Tockman. Vi starete chiedendo perché ho scritto “Freccia Verde” e non “Oliver”, vero? Beh, per un semplice motivo: OLIVER VA SOLTANTO PRESO A SCHIAFFI IN QUESTO EPISODIO! Ma “tene ‘a capa vota a perdere” (diciamo così a Napoli) o cosa? Si comporta come se fosse un santone, di quelli che hanno già espiato tutte le loro colpe.

Guardate come tratta Laurel, insultandola per tutto quello che fa, quando è praticamente colpa sua se tutto è iniziato. Sul serio, io Oliver lo odio sempre più, al punto che arrivo quasi a sperare che lo facciano fuori (anche perché, nei fumetti, viene resuscitato da Lanterna Verde in una maniera che sa di mitologico, quindi potrebbe essere interessante). Scusate, avevo bisogno di sfogarmi con Oliver, un protagonista che ormai apprezzo solo quando indossa il suo costume (e ormai le altre apprezzano solo quando è senza vestiti);

FELICITY: Finalmente abbiamo avuto un episodio Felicity-centrico. Un episodio in cui l’abbiamo vista in difficoltà, in cui si sente minacciata, in cui fa molto più che essere rapita (qui si becca una pallottola sulla spalla per mettere al tappeto il nemico!) e, soprattutto, in cui indossa qualcos’altro rispetto ai soliti vestitini. Vederla dubitare della sua posizione, addestrarsi e, soprattutto, sapere il fatto suo mi ha finalmente fatto capire che la Felicity che speravo di vedere da quando fa parte del Team Arrow esiste. Anche perché, scusate l’espressione, ma lei potrebbe facilmente tenere Oliver e Diggle per i co@#&%ni se volesse. Okay, meglio se smetto qui, perché l’elogio a Felicity lo scriverà sicuramente MikyCarter84;

Un episodio sottotono tenuto in piedi da tutti e tre i membri del Team Arrow (anche se Oliver lo aiuta solo quando è in costume): se bisogna abbassare la qualità della serie per vedere finalmente i protagonisti comportarsi come tali, ben venga.

Ah, un’ultima cosa: vi ricordate quando venne rivelato che Oliver avrebbe detto a qualcuna SARAI SEMPRE LA MIA RAGAZZA? Ecco, alla fine si è scoperto che Oliver l’ha detta a Felicity, e io l’ho trovata una mossa geniale. Il motivo? Era la scelta più scontata, e una delle regole matematiche è che non sempre la risposta più scontata è quella esatta. La maggior parte di noi avrà pensato in un primo momento “la dirà a Felicity, sicuro! Ah, aspetta: è troppo ovvio perché sia così”. Vedete, è così che si deve fare con le anticipazioni e gli spoiler.

Adesso, passiamo ai riferimenti ai fumetti.

1) Kord Industries: Il passepartout che gli uomini di Tockman rubano proviene dalle industrie di Ted Kord, alias Blue Beetle. Secondo me, tutti i più pericolosi congegni tecnologici li stanno rubando a lui perché vogliono lasciarci intendere che, prima o poi, vedremo un miliardario dall’armatura blu combattere accanto a Freccia Verde (così avremmo BLACK Canary, Freccia VERDE e ROSSA e BLUE Beetle che combattono insieme: i criminali di Starling City ne vedranno di tutti i colori!);

2) Tockman “Victor Fries”: Secondo me, Tockman, che fa quell che può per le persone a lui care, è un richiamo anche al celeberrimo cattivo di Batman Mister Freeze (anzi, la malattia della sorella di Tockman è la stessa della moglie di Victor Fries);

3) Blue Devil: L’autobus che Oliver salva dall’incidente col treno mostra la pubblicità per un film su Blue Devil, che è un personaggio DC nato nella stessa testata che, trent’anni fa, vide la prima apparizione di Felicity Smoak;
4) Il bar Oblivion: Per farvi capire che tipo di bar è quello per cui Sara ha lavorato al college, vi cito il DC Comics Database. L’Oblivion Bar è un locale che si trova in una dimensione tascabile. Ha molti portali sparpagliati per gli Stati Uniti (e, probabilmente, al di fuori) che possono essere visti solo da coloro che hanno abilità magiche.

5) Tempus Fugit: Nei cartoni, il nome di Clock King è un gioco di parole con questa espressione latina (si chiama, infatti, Temple Fugate);

6) 52 Nelson Way: Diane Nelson è la presidentessa della DC Entertainment, ed è quindi responsabile di film, telefilm e compagnia bella targati DC. Ora, siccome mi trattengo a fatica dall’elencare una raffica di insulti per i prodotti schifosi della DC sul piccolo e grande schermo degli ultimi anni, passiamo avanti;

7) Delta Charlie 52: Grazie al reboot del 2011, le testate della DC sono sempre 52 (quando una o più testate sono cancellate, se ne creano altrettante). Lo so che sarà tipo la volta numero 52.000 (capita?) che ne faccio riferimento, ma è per ricordarvi che a me sfugge poco.

Perché IO OSSERVO SEMPRE;

La recensione finisce qui. Riuscirà la 2x15 a rivelarsi migliore di questa? Lo spero, perché dovrebbe dare il via alle quattro puntate che gli autori promettono come scoppiettanti. Ad ogni modo, alla prossima settimana!

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Articolo di Fabiano Colucci

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