THE LEFTOVERS - Recensione episodio 1x08 "Cairo"

Episodio drammaticissimo che accontenta chi voleva sapere qualcosa di più sui Colpevoli Sopravvissuti e che ci trascina nella depressione di Jill e nel sonnambulismo/vuoti di memoria di Kevin.






Dunque Cairo è una località nello stato di New York, non lo sapevo. Perciò il titolo "Cairo, Troubled Capital Of The Arab World" del National Geographic visto durante lo scorso episodio può essere interpretato come una metafora della zona in cui succedono le questioni "particolari" e negative di Kevin. Sarei curiosa di sapere quale strano rituale ha compiuto - e se ha ucciso qualcuno - in quel cerchio di camice e scarponi. Fatto sta che è lì che Kevin si reca quando ha i suoi  black out, che sono un  elemento nuovo rispetto al romanzo, così come tutti gli altri fatti di questa puntata. Bella la capanna di Jacob!

Veniamo a Patti: la rapiscono, la colpiscono tramortendola, la portano in una vecchia baita ma poi Kevin rinsavisce e non vuole ucciderla. L'uomo-dei-cani prova a soffocarla ma lui la salva, infine la libera ma si ammazza lei. In un turbinio di scene da cui è difficile stabilire se si tratta più del dramma di Patti o di quello di Kevin, anche se propendo per quest'ultimo, lei HA CAPITO. Sì, ma cosa ha capito? Che non bisogna più vivere delle vite normali cercando di dimenticare ma limitarsi ad esistere nel ricordo delle persone scomparse quel maledetto 14 ottobre? Che la vita non ha più senso e bisogna togliersela come ha fatto lei e come hanno fatto a una consenziente Gladys? Cosa sta arrivando? L'Apocalisse che ucciderà tutti? Strano modo di ragionare o siamo noi a non aver ancora capito? Lindelof ancora una volta si conferma il re delle spiegazioni/non spiegazioni lasciandoci ancora il dubbio sulla genuinità delle informazioni dateci dalla "setta" a cui non piace essere definita in tal maniera, mescolandole oltrettutto con la mente sconquassata di Kevin. Bellissima e commovente la citazione di Yeats come saluto ad una persona amata che è morta. Questa attrice è stata fenomenale, intensa anche quando non parlava è uscita di scena dando il meglio di sè. Laurie ora prenderà il suo posto: pronta? Le chiede, quindi aveva calcolato di togliersi la vita, probabilmente in accordo con l'ammazza-cani "guardian angel". Infatti Laurie si siede alla sua scrivania preparata per prendere il controllo senza mostrare segni di agitazione.

Passiamo a Jill: la ragazza si è talmente fissata con la pistola di Nora che dopo avergliene chiesto conto durante la cena irrompe pure a casa sua per cercarla. E la trova. Ora si sente meglio? No, certo che no. Perché è una ragazzina traumatizzata dal famoso evento che ha perso i suoi affetti anche se non sono andati del tutto: il fratello è sparito e non si fa sentire, la madre si è unita al gruppo dei Fumatori Silenziosi, il padre non è esattamente l'emblema dell'equilibrio...e l'adolescenza è comunque un periodo difficile, tanto da offendere la tua migliore amica e non chiederle nemmeno scusa quando sta andando via per una sorta di stupido orgoglio.

Avrebbe voluto che Nora si sentisse davvero bene per avere un po' di speranza, invece non sta meglio neanche lei, altrimenti perchè conservare la pistola? E' un indizio per dirci che Wayne in realtà non toglie nessun dolore?

La terza sottotrama dell'episodio è affidata a Meg, furiosa e violenta contro il prete che ha divulgato informazioni diffamatorie sulla madre. Ma poi Laurie riesce a farla calmare e stare zitta. Infine riprendono la loro missione di ammucchiare manichini e vestiti degli scomparsi sul pavimento della chiesa.

Altro episodio senza respiro che ci lascia ancora una volta appesi in attesa di sapere di più. E la curiosità sale sapendo che il prossimo è l'ultimo della stagione. Capiremo qual'è il problema di Kevin o ce lo trascineremo all'anno prossimo? Fatto sta che ormai siamo intrappolati nella sua spirale di follia e non molleremo neanche questa serie. LUI sì che sa come acchiapparci!



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Articolo di Simona LaFleur

1 commenti:

Seifer ha detto...

Recuperato i due episodi: il mio giudizio su Leftovers continua a migliorare. Pur facendo i debiti paragoni, visto che si tratta di serie diverse, mi viene da compararla a Gomorra: a differenza di serie come LOST o ROMANZO CRIMINALE o GAME OF THRONES in grado di trascinarmi praticamente dai primi 5 minuti del pilot, questa serie (così GOMORRA) l'ho trovata "bella però..." alla fine del primo episodio ma è poi andata migliorando, puntata dopo puntata ed adesso sono già nell'attesa dell'episodio numero 9... e del finale di stagione che so già che non concluderà un cazzo, ma amen. :D Le trame, le... ambientazioni, anzi le atmosfere continuano a ricordarmi un novello TWIN PEAK... praticamente in questa serie anche quando non succede nulla... non so, è come se fosse pronta a sconvolgerti da un momento all'altro, anche con una cazzata.
La schizofrenia di Kevin Garvey è qualcosa di molto disturbante ma mai quanto la vera e propria pazzia di Patti. Alla fine, un mistero (chi ha ucciso Gladys) è stato risolto ed è stata la risposta più amara. Alla fine concordo con quanto dice Kevin, quando libera Patti nel tragico tentativo di ancorarsi... alla sanità mentale: lui non la capisce e tutto quello che Patti vanvera SEMPLICEMENTE NON HA SENSO. I GR sono una setta di invasati e resta da vedere se Laurie ha già raggiunto il livello di pazzia di Patti. Jill, nonostante il suo essere una "Bella Swan" andante, riesce comunque a trasmettermi qualcosa. Io non credo che il trovare la pistola di Nora significasse implicitamente che Nora non sia guarita (certo non per merito di Wayne che abbiamo capito la scorsa puntata che è un ciarlatano)... probabilmente Nora sta davvero meglio (lei ha solo detto che non portava più la pistola con se, ed effettivamente l'aveva accantonata)ed il fatto che Jill glie la lasci sul letto per me sta a significare (oltre all'ovvia intimità violata della casa) che PER JILL anche il solo tentare di star meglio, di ANDARE AVANTI è inutile perchè ciò che è stato non viene cancellato, semplicemente ci rimane alle spalle, magari nascosto in una scatola di giocattoli. Inquientantissimo il tizio del pick-up uccisore di cani che, a quanto pare, aveva ben pochi scrupoli anche con gli esseri umani. So che è un personaggio inedito (rispetto al romanzo) e mi sa tanto, tantissimo, di John Locke. Credo che nella seconda stagione che (forse) sarà più slegata dalle trame del libro, avrà più spazio e si saprà qualcosa in più della sua storia... di certo non nelle prossime due puntate che secondo me chiuderanno col botto.