CONSTANTINE - Recap episodio 1x06, "Rage of Caliban"


I riferimenti shakespeariani non fanno mai male, e quello a "La Tempesta" del piccolo Willy non è assente nel  titolo di questo nuovo episodio di Constantine. Purtroppo, la serie non ha ricevuto il permesso per una stagione completa (si fermerà a 13 episodi), e forse è meglio così, ci eviteremo parecchi filler inutili.
Ma adesso, bando alle ciance, e godiamoci questa nuova puntata!

L'episodio è stato scritto da Daniel Cerone e diretto da Neil Marshall (la coppia che, per altro, ha realizzato il pilota)

Da una grande e spettrale magione di campagna provengono strani rumori; all'interno, il camino è stato distrutto ed è crollato addosso ad una donna, mentre il marito, totalmente insanguinato, levita sul soffitto e muore cadendo. Una bambina guarda la scena indifferente. Più tardi, quando giunge sulla scena la polizia, viene dato ad intendere che la ragazzina ha poteri telepatici e che, presumibilmente, è stata lei a causare tutto ciò.

John Constantine si sveglia nel letto di una sua amante, che lo scaccia perché sta arrivando il suo fidanzato. Giunto a casa, Chas lo convince ad investigare su un nuovo caso: data un'occhiata alla mappa, scopre che qualcosa di sovrannaturale è avvenuto a Birmingham, Alabama, e dopo aver pranzato si dirige lì.
Mentre investiga sulla scena, John viene raggiunto da Manny, con cui collabora per comprendere cos'è avvenuto; usando un incantesimo, scopre che è stata la figlia della coppia deceduta ad effettuare l'attacco. La bambina è posseduta da uno spirito, che ora sta cercando un nuovo corpo da occupare. Il nuovo ospite scelto è un bambino molto pauroso, di nome Henry, della stessa città.
John, grazie a una donna di fiducia, scopre che ci sono stati altri casi di possessioni simili a questa, e afferma che un modo per eliminare questi spiriti è ricordargli il loro nome. Viene a sapere che un uomo di nome Marcello Panetti, che vive in un manicomio, è stato posseduto molti anni prima ed è sopravvissuto, e lo raggiunge, solo per scoprire che ora è catatonico, e che si è tagliato tre dita. Intanto, il bambino posseduto sta terrorizzando i suoi genitori usando i suoi poteri.

Indagando, John si rende conto che lo spirito sta come seguendo uno schema, che attraversa verticalmente l'Alabama; tornato a Birmingham, usando un incensiere fatato scopre dove abita il bambino posseduto ed inizia a pedinarlo. Dopo averlo visto quasi uccidere un altro bimbo, si reca alla casa dei suoi genitori e conferma i suoi sospetti usando una radice di mandragora; i genitori, però, lo scacciano e denunciano. In prigione, riceve la visita di Manny, con cui discute della sua vita e dei suoi momenti più tragici, come il fallito suicidio quando sua sorella lo lasciò solo; l'angelo gli consiglia di ricordarsi com'era essere bambini. La madre del piccolo Henry, intanto, fa liberare John, essendosi resa conto che aveva ragione. Gli chiede di liberare il figlio, ma Constantine, ricordandosi di Astra, afferma che esorcizzare un bambino non è facile.
Il primo tentativo di liberare il piccolo fallisce, e così la madre chiede un esorcismo vero e proprio. Ma quando John raggiunge la casa, il bambino fugge e, approfittando della notte di Halloween, si "mimetizza" tra i travestimenti. Constantine lo trova comunque in un tunnel degli orrori, dove scopre che lo spirito è l'anima dello stesso Marcello Panetti, che aveva lasciato il corpo ed era diventato una specie di poltergeist. John riesce a liberare Henry da Panetti, che torna nel suo vecchio corpo.

Episodio rivelatosi infine un filler abbastanza strano.
In generale, non si può dire che sia stato un brutto episodio, ma nemmeno bello. Ha sofferto del solito problema ravvisato nelle prime tre puntate: troppa concentrazione sul solo John e pochissima sugli altri personaggi. Da notare come le sceneggiature di Cerone e Goyer siano estremamente Constantine-centriche ed incapaci di sviluppare gli altri personaggi, in particolare Chas, che dopo sei episodi non si è ancora capito quale sia il suo obiettivo e la sua utilità, oltre che la sua specie, visto che non è certo umano.
Strano notare, poi, come non si sia sentita la mancanza di Zed. Se non altro, però, con la scena iniziale (John che si alza dal letto della sua amante) sono stati prevenuti eventuali shipping.
La regia di Neil Marshall, già autore del primo episodio, è stata molto buona (parliamo comunque di un regista di cinema), anche se limitata dalla sceneggiatura mediocre.
Curioso come in apertura avessi affermato che, con la riduzione degli episodi, non avremmo avuto filler e, puntualmente, realizzano un filler. Spero che le rimanenti 7 puntate seguano la trama della "oscurità ascendente".

Un lato positivo dell'episodio è che permette un nutrito citazioni time:

  • Durante l'epsiodio, Chas impugna la "Spada della Notte" (Sword of night). Nei fumetti, essa è l'arma principale dell'eroe Nightmaster, il cui vero nome è James Rook. La spada obbliga chi la impugna a dire sempre la verità, ma annuncia i pericoli vicini ed impedisce all'utilizzatore di invecchiare.
  • Quando Chas, impugnando la Spada della Notte, comincia a parlare dei suoi problemi, pronuncia il nome di una sua ex ragazza di nome Renée. Probabilmente, Chas si sta riferendo a Renée Montoya, nei fumetti nota come la seconda Question, un detective sovrannaturale. Strano, però, considerando che la Montoya è omosessuale.
  • Quando John entra nel tunnel degli orrori, sono presenti numerosi esseri somiglianti a Swamp Thing. Questo personaggio è noto poiché sulla sua testata, precisamente su Saga of the Swamp Thing n. 25, apparve per la prima volta Constantine.
Con questo è tutto, il prossimo episodio è previsto per la prossima settimana, il 5 dicembre. Ci rivedremo per allora!







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Articolo di Klaus Heller

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