CONSTANTINE - Recap episodio 1x11, A whole world out there


Si ritorna su Constantine, dopo che la serie targata Goyer-Cerone ha prodotto un altro buon episodio.
Questa serie fa dell'altalenanza il suo punto di forza: dopo un episodio brutto ti aspetti si ripetano, ed invece fanno un episodio da 6.5 che ti sembra da 8.
Tuttavia, pare che la serie ignori il filo conduttore dei primi episodi, quello della "oscurità ascendente": mancano tre puntate al termine, speriamo che venga finalmente esplicato come si deve.

L'episodio di oggi è stato scritto da Davina Scarlett e Sneha Koorse e diretto da Tom Wright.

Dei ragazzi della Ivy University tentano una seduta spiritica usando un antico testo egiziano. Essa riesce fin troppo bene: si ritrovano in altri posti estremamente inquietanti, dove incontrano altre persone che non erano con loro. Ad un certo punto, la "tensione psichica" si rompe e loro ritornano, preoccupati, nei loro corpi.

John Constantine beve un drink in onore del suo amico Gary (apparso nel quinto episodio), quando viene raggiunto da Manny, che gli consiglia di guardare la mappa, poiché si ha bisogno di lui. Viene convinto ad andare a trovare Ritchie (visto nel primo episodio), che sta tenendo delle conferenze alla Ivy University sulle filosofie orientali, e parla della trascendenza. Poco dopo, uno dei ragazzi che hanno preso parte alla seduta spiritic muore asfissiato: ha, prima di morire, una visione di un uomo visto nel "sogno condiviso" che lo uccide con una busta di plastica. I ragazzi cominciano ad avere visioni di quell'uomo, simile ad un cowboy, e quindi Ritchie e John decidono di investigare.

I due scoprono che anni prima, un uomo di nome Jackham Shore usò una tecnica psichica per creare un altro piano di esistenza, e pare che i ragazzi, con la seduta spiritica, abbiano trovato quel mondo. Purtroppo, Shore comincia ad apparire a loro quando essi osservano uno specchio, e li porta nella sua dimensione, dove li uccide, per poi torturare eternamente le loro anime (bloccate in quel mondo). Tre di essi muoiono, e l'ultima ragazza rimasta collabora con John e Ritchie allo scopo di liberarsi di Shore. Il gruppo si reca alla Casa del Mistero e comincia a meditare, recandosi in quel reame. Si scopre che Ritchie, come aveva precedentemente fatto notare Manny, ha ancora notevoli abilità magiche, tanto che riesce a modellare il mondo di Shore. I due hanno poi uno scontro con il folle, che viene sconfitto dalle capacità di Ritchie. Una volta scappati dalla sua casa, che crolla, lui e John hanno un confronto poiché Ritchie vorrebbe rimanere lì per sempre; tuttavia, dopo aver rimandato la ragazza e Constantine nella realtà, fa anche lui ritorno nel nostro piano di esistenza.

Nel finale, Ritchie tiene una lezione all'università sul concetto di Nirvana, spiegando come, per raggiungere l'illuminazione, sia comunque necessario soffrire; questa situazione riflette il senso di colpa di John per aver causato la morte di Gary, di cui continua ad incolparsi.

Episodio che mi ha convinto, seppure non brilli per originalità.
Pare infatti evidente che la puntata ha preso molta ispirazione da Inception, il famoso film di Christopher Nolan del 2010. L'idea del mondo alternativo raggiungibile attraverso la meditazione (in luogo dei sogni), assieme al desiderio di Ritchie di rimanere lì perché "può creare infiniti mondi" è chiaramente presa dal film (che, va ricordato, fu inizialmente sviluppato per essere un film horror; fu poi Jonathan Nolan, fratello di Christopher, che cambiò radicalmente la sua impostazione).
Mi ha fatto poi piacere rivedere Ritchie Simpson: credevo che personaggi come il suo fossero i soliti "personaggi usa e getta" che compaiono solo in un episodio. Ciononostante, la sceneggiatura dell'episodio è stata abbastanza piatta e banale, in certi punti: molto hanno fatto le prestazioni di Harold Perineau  (Manny) e Jeremy Davies (Ritchie) e la regia di Tom Wright. Anche Matt Ryan mi è sembrato un po' sotto tono in questa puntata: spero di rivederlo al meglio nei prossimi due episodi.

La prossima puntata è prevista per il 6 febbraio: ci rivediamo presto!





Non perdere neanche una notizia! Seguici su Facebook e Twitter.
Condividi su Google Plus

Articolo di Klaus Heller

0 commenti: