Intanto, vi ricordiamo che stasera andrà in onda un nuovo episodio, da non perdere!
Incontriamo tre colonne del cast di Outlander: Caitriona Balfe, Sam Heughan e Tobias Menzies, assieme all'autore e produttore esecutivo, Ron Moore.
In un clima disteso, amichevole e scherzoso ci facciamo raccontare qualcosa in più su Outlander.
Sin dall'inizio la serie ha affrontato temi maturi e i suoi
personaggi hanno superato alti ostacoli; ora, la seconda metà della
stagione sta assumendo delle pieghe scure e sta portando a posti strazianti, afferma
Ron Moore.
“Se non avete ancora letto il libro, sarete sorpresi dalla
direzione che prenderanno gli eventi fino al finale, una direzione insolita per
dei personaggi così. Una delle cose che più mi ha attratto del libro è
soprattutto l’effetto sorpresa, quello che non ci si aspetta. Non ho visto nulla del
genere in altre serie TV e, quindi, stiamo accompagnando gli spettatori in un
viaggio affascinante”.
“Sono molto orgoglioso del modo in cui abbiamo lavorato”,
dice ancora Moore. “Sono orgoglioso degli attori, del regista. Penso che siano
stati molto coraggiosi e che questo venga fuori vedendo gli episodi.Credo che il
finale – strana parola da usare se si conosce la fine del libro – sia soddisfacente,
c’è un senso di completamento. Penso che sia un finale degno della storia, un
grande finale. Vi porterà in posti in cui non vi aspettavate di andare, che è
poi quello che fanno le grandi storie”.
Gli attori principali della serie ammettono di aver visto i
personaggi che interpretano in situazioni inquietanti o vulnerabili e Tobia
Menzies dice che, al momento di firmare il contratto per il doppio ruolo di
Frank e Black Jack Randall non sapeva molto della trama.
"Sin dal primo
episodio ho girato solo le scene ed è stato come intraprendere un viaggio,
davvero. Probabilmente non avrei firmato se avessi saputo la storia prima”, ha
scherzato.
Sam Heughan ha detto: “Ho letto i libri di Diana Gabaldon di
corsa, ho cercato di leggere qualsiasi cosa riguardasse questa serie, ma
ammetto che il copione ci riservava diversi misteri. Non si sa mai dove si
arriverà e questo vale anche quando si leggono i libri in generale, non sai mai
dove ti porteranno. Conosciamo l’idea generale dei libri di Diana e dove
vogliono arrivare, ma viverli è molto più interessante. Penso che ovunque il
cast sarà a fine stagione, sarà di sicuro un posto strano ma interessante e,
come ha detto Ron, soddisfacente”.
Frank Randall non riapparirà in questa seconda metà della
stagione, lasciando così Menzies a concentrarsi totalmente sul carattere sadico
di Black Jack. Alla domanda se ha provato mai a restare nel personaggio mantenendo
quella parte scura usata durante le scene, Menzies si rivolge ai suoi colleghi
per capire dalle loro espressioni se davvero si è comportato in maniera diversa
in seguito.
Caitriona ha raccontato un aneddoto legato alle riprese e,
in particolare, alle scene di Claire e Frank nel pilot. “Abbiamo girato un
sacco di cose legate agli anni ’40, prima. Scherzavamo, ci divertivamo,
andavamo in giro su un’auto d’epoca…..poi siamo arrivati a girare e lui
interpretava Black Jack, abbiamo girato quella scena in cui lo incontro accanto
all’acqua….Tobias era tutto tranquillo e se ne stava per conto suo e mi sono
detta “che fine ha fatto il mio amico?” Poi, nel restante tempo, è tornato il
solito sciocco di sempre”, ha scherzato.
A differenza di altri adattamenti da libri, Outlander è
rimasto sostanzialmente fedele al materiale originale scritto dalla Gabaldon e Moore ha confermato che “l’idea
è quella di rimanere il più fedele possibile al libro, in ogni stagione”.
Ron Moore ha ammesso che attraverso il processo di
adattamento da un libro, “si iniziano a fare sempre dei cambiamenti perché si
tratta di due forme d’arte diverse. Leggere qualcosa è diverso dal vedere la storia su
uno schermo, quindi anche il nostro format è diverso dalle pagine. Si apportano
modifiche strada facendo e, ad un certo punto, quello che stai facendo sullo
schermo obbliga a continuare a seguire quei tratti caratteriali e le storie in
un certo modo”.
I libri di Diana Gabaldon sono interamenti scritti dal punto
di vista di Claire, cosa che non succede sullo schermo, ovviamente, ed è qui
che avvengono i cambiamenti più evidenti.
“Questo è il mio primo adattamento per la tv”, ammette Ron
Moore, “quindi, non so dire con certezza di avere un piano preciso per tutte le
stagioni di Outlander. Vediamo come andranno le cose. Posso solo dire che l’intento
è quello di rimanere il più fedele possibile alla storia che abbiamo in mente
dal libro, anche se abbiamo creato alcune cose nella serie che ci obbligheranno
a continuare per quella strada, perché c’è una buona fetta di pubblico che non
ha mai letto i libri di Diana.
Outlander deve servire due padroni: deve dare agli
spettatori la gioia di vedere come la storia prende vita e fornire una storia a
persone che non hanno idea di dove stiano andando i libri e non mancano tutte
le cose che abbiamo cambiato”.
Outlander ritorna questa sera con un nuovo appassionante
episodio!
Lidia Lyn
http://variety.com/
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