OUTLANDER - Moore parla di Geillis e Claire

Vi proponiamo una bella intervista a Ronald D. Moore, produttore esecutivo della serie TV, che ci svela un po' di lavoro dietro le quinte per la riuscita dello spettacolo. In particolare, si sofferma sui personaggi di Geillis e Claire. Attenzione! Contiene spoiler!







Attenzione, Spoiler!
Nell’episodio 11 abbiamo visto Claire (Caitriona Balfe) e Geillis (Lotte Verbeek) perseguitate per stregoneria e da qui abbiamo scoperto qualcosa di sconcertante: anche Geillis viene dal futuro e dal 1968, per la precisione!
Claire è stata salvata da Jaime (Sam Heughan) e fustigata; Geillis, invece, non ha avuto la stessa fortuna ed è stata portata fuori per essere bruciata sul rogo.
Inoltre, abbiamo visto Claire rivelare a Jaime il suo segreto viaggio nel tempo e, alla fine, scegliere proprio Jaime e non Frank quando le è stata data l’opportunità di ritornare al 1945.
Ecco che Ronald D. Moore, produttore esecutivo, interviene su alcuni dei momenti più importanti e ci svela cosa è accaduto quando Claire e Jaime si sono diretti a Lallybroch.

Ron, ci puoi dire qualcosa riguardo la decisione di mostrare in un unico episodio il processo, il retroscena di Geillis e il tentativo di Claire di ritornare a casa?
"Sentivo che le storie di Lallybroch meritavano un proprio spazio e che il processo alle streghe o la rivelazione di Claire a Jamie non ne facevano parte.
Il processo alle streghe è di per sé un grosso problema e, poi, Claire che racconta a Jamie la verità è un altro grosso problema. Ma nessuno di questi avrebbe potuto occupare un intero episodio.
La cosa bella del processo alle streghe è che è durato abbastanza perché Claire potesse fare la sua rivelazione a Jamie, che non è una storia completa, ma è un momento importante nel libro e nella vita della serie. Quindi, aveva senso dal punto di vista della struttura dell’episodio.

L’intero episodio 11 è stato molto più che un dramma giudiziario. Cosa ti ha portato in quella direzione e perché mettere tanta azione in un posto solo?
“Per questa ragione, perché è un processo e c’era qualcosa di bello e familiare nel farlo come un vero processo. Il libro è andato oltre. C’è un lago che è parte dell’azione, c’è qualcosa dell’essere intrappolato in quella stanza, in quello spazio con persone che sperano nella condanna, Claire e Geillis sono letteralmente circondate dai volti di quelle persone che le vogliono morte. E’ un momento claustrofobico ed intenso. Mi è piaciuta molto anche la location che è una vera e propria chiesa. Ecco perché abbiamo girato tutto nello stesso posto".



E cosa puoi dirmi della decisione di fare di Laoghaire un personaggio di primo piano, sia all’interno dell’intera trama che nel processo stesso?
“Il libro ti porta in luoghi diversi e in diversi periodi di tempo, ma quando si fa una serie TV bisogna fare delle scelte su cosa funziona meglio. E noi abbiamo scelto di mettere in evidenza Laoghaire sin dall’inizio.
Volevamo seguirla di più, spingerla a fare, così che, una volta arrivati al processo, gli spettatori avrebbero riconosciuto subito i testimoni.
Laoghaire è un personaggio emotivo che il pubblico riconosce subito così abbiamo pensato “diamole un ruolo più importante!”.

In che modo avete cercato di rendere speciale la rivelazione di Geillis anche per i fans del libro?
“Abbiamo discusso molto su cosa volevamo esattamente per Geillis e quando. Abbiamo usato il libro, perfino più libri, dal momento che c’è una storia più lunga e profonda su Geillis Duncan.
Ci sono due modi per girare: fare esattamente quello che il libro racconta e che darà soddisfazione al lettore quando vedrà il tutto sullo schermo; oppure, sorprendere il lettore nel modo di girare la scena ed è quello che preferisco perché crea un momento di suspense e di sorpresa.
Così, abbiamo proposto le stesse parole che nel libro Laoghaire dice a Claire e spostato qualche pezzo del puzzle intorno a loro. Il riferimento al 1968 nel libro era qualcosa che Dougal dice a Claire molto più avanti nella storia, in un contesto completamente diverso.
Ma, nella nostra storia, era più rilevante mettere quell'informazione prima e darla allo spettatore nel modo più drammatico e nel cuore di un episodio.

La scena finale ci presenta Geillis e fa sembrare che sia stata bruciata sul rogo ma, in realtà, non vediamo se questo accade realmente o meno. Muore davvero?
“Questa è una domanda difficile a cui rispondere. I fans del libro sanno bene cosa accade e vorrei non anticipare nulla a chi non conosce ancora la storia”.



Ne sapremo di più su di lei e la vedremo ancora in questa stagione? O è ancora presto per dare anticipazioni sulla Season 2?
“Non la vedremo nel resto di questa stagione. Saprete di più sulla sua storia e su chi era nelle stagioni successive”.

C’è un momento particolare nell'episodio, cioè quando Geillis viene fatta passare attraverso la folla nuda. Quel ventre così ben costruito sembrava incredibilmente realistico. Come avete fatto a raggiungere un risultato del genere? E’ probabilmente il più bello che abbia visto in TV.
“Wow. Non posso dirti quanto sia felice di sentire questa cosa, perché non è stato semplice, lascia che te lo dica. E’ stato molto difficile. La sfida era quella di trovare qualcosa quando Geillis balla nuda facendo tanti movimenti. Quei gesti tendono a tirare, a flettere i muscoli, a strapparli se un’attrice si muove tanto. Così, abbiamo parlato molto a proposito del suo corpo e su quanto dovesse sembrare avanzata la sua gravidanza perché Claire e il pubblico la vedessero. Allo stesso tempo, non doveva essere in uno stato tanto avanzato quando indossava i vestiti di tutti i giorni; insomma, c’era una linea molto sottile sulla quale camminavamo.
Siamo dovuti ricorrere al digitale, “pulendo” un po’ i bordi e facendo cadere bene le ombre. Anche nella scena successiva al processo alle streghe, quando espone se stessa, siamo ricorsi al digitale, con una grande attenzione agli angoli di ripresa e all'illuminazione, per esempio quando Geillis viene portata via dalla folla. E’ stato un lavoro duro e mi rende felice sentire che sembrava credibile”.

Perché Jaime è così comprensivo quando sente la ridicola storia di Claire? A tutti gli effetti, dovrebbe essere incredulo verso ciò che sente, ma non è così in realtà. Perché?
“Per tutta una serie di motivi. In primo luogo, Jaime è un ragazzo speciale. E’ diverso dagli altri coetanei del suo periodo: è educato, intelligente e disposto a pensare in termini più grandi rispetto ai suoi contemporanei. Allo stesso tempo, è cresciuto in Scozia, in un mondo dove si credeva alla magia, alle fate e alla gente che viaggiava nel tempo. Ne ha sentite già di storie come questa, fa parte della sua realtà.
Poi, c’è l’esperienza personale con Claire. La sua convinzione è guidata dal fatto che lei crede fermamente in questa storia. Jamie sa che Claire non è pazza, ma sembra piuttosto razionale. Lei gli racconta la sua incredibile storia che tocca anche altre cose che Jamie conosce, ma lui è disposto a crederle perché ha fiducia in Claire e per quello che condividono. Quindi, Jamie è comprensivo, le crede e, se sbaglia, cadranno insieme".



Claire ha veramente scelto Jamie e non Frank?
“Claire ha avuto la sua occasione. Poteva tornare a casa da Frank, ma se ne allontana. Non c’è Jamie che la prega di rimanere, la decisione spetta solamente a lei e consapevolmente sceglie di rimanere".

Alla fine dell’episodio Claire  e Jamie iniziano il loro viaggio verso Lallybroch. Cosa li aspetta?
“E’ una vecchia storia. Jamie sogna sempre di ritornare, ma bisogna fare attenzione quando si sogna. Lì c’è ancora la sua famiglia e Jamie ci pensa con gioia, ma ci saranno complicazioni e problemi. E questo lo vedremo nei prossimi episodi"


                                                                                                              Lidia Lyn

                                                                                           http://www.ew.com/




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Articolo di Lidia Lyn

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