Parlare di Outlander significa parlare, almeno in parte, di
sesso. Ma, questo, non è delirante e il desiderio può portare a minacce così
come all’euforia.
I fans sono sicuramente desiderosi di vedere cosa accadrà al nobile e attraente scozzese Jamie
Fraser (Sam Heughan), lasciato alla finestra mentre punta una pistola contro il
malvagio Jack Randall (Tobias Menzies), che sta per far del male all’eroina
Claire (Caitriona Balfe). Ma, prima di essere accontentati, lo
show si prende un po’ di tempo per presentare il punto di vista di Jamie, poi
lo segue mentre viene a sapere che sua moglie Claire è stata presa da un
Inglese, si aggiusta il tartan e va in suo soccorso.
Il produttore esecutivo Ronald D. Moore ci dice che il primo episodio è incentrato su Jamie, ma vedere attraverso i suoi occhi non è così convincente come farlo attraverso quelli di Claire. Jamie
che racconta la storia, infatti, ci priva di un elemento dello “sguardo femminile” per
cui la serie è stata tanto decantata.
Inoltre, le scene di sesso tra lui e Claire nel nuovo
episodio sono bollenti, ma sono anche rese torbide dalle diverse prospettive. C’è
ancora chimica nella coppia ma il fatto di appartenere a differenti periodi
storici crea un contrasto fisico e mentale.
Negli episodi successivi non manca
questa tensione così come non viene trascurato il fatto che il giovane Jamie sia desideroso di soddisfare sua moglie.
La serie mostra ancora molto di ciò che l'ha resa interessante nella prima parte della stagione: splendidi scenari, un pizzico di
magia, i riferimenti storici e, naturalmente, il romanticismo.
Perché il cuore della storia è nei suoi coinvolgimenti, non
solo in quello tra Claire e Jamie.
Quando è unito alle convenzioni e alle macchinazioni, l’amore,
nel mondo di Outlander, porta le persone a commettere atti stupidi, crudeli e
egoistici. In entrambi i casi, staremo a vedere.
Lidia Lyn
http://www.ew.com/
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