GAME OF THRONES - Martin: "i veri orrori della storia dell'umanità derivano da noi stessi. Noi siamo i mostri (e gli eroi)."

Winter is coming!
Le polemiche dei giorni passati hanno portato Martin a fare qualche precisazione sia sull'uso della violenza che sulle differenze tra i libri e la serie. Sulla violenza, in particolare sulla violenza sessuale, aveva già detto la sua in un'intervista del 2014. Continua a leggere per sapere cosa ha detto.


Ne abbiamo parlato molto nelle ultime settimane, forse troppo e vorrei, da parte mia, metterci un punto. C'è chi si indigna in modo genuino e chi fa leva sulla popolarità di show come Games of Thrones per diffondere le proprie idee, si veda il caso della senatrice americana Claire McCaskill e del sito femminista The Mary Sue, che hanno dichiarato che avrebbero boicottato Game of Thrones per la scena dello stupro di Sansa.

Polemiche strumentali e abbastanza sterili, secondo me. Come ho già avuto modo di dire, la fiction (e per fiction intendo film, televisione, libri e tutto quello che è finzione, ma che racconta la realtà) si ispira alla realtà e la racconta. La fiction di qualità ha l'intento di mandare uno o più  messaggi, quella mediocre di intrattenere.

Poi ci sono i capolavori come Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di George R.R. Martin che hanno lo scopo di raccontare noi stessi come genere umano, di guardarci allo specchio e riconoscerci, intrattenendoci, facendoci ridere e piangere, facendoci arrabbiare e indignare, facendoci sognare, sperare e disperare. Come la vita. Come il mondo reale.

A questo proposito, vi propongo questa bella intervista rilasciata da Martin al New York Times il 2 maggio 2014.

D: Perché hai incluso eventi di violenza sessuale nelle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco? Quale tema più grande cerchi di portare fuori con queste scene?

R: Un artista ha l'obbligo di dire la verità. I miei romanzi sono fantasy epici, ma sono ispirati e cresciuti nella Storia. Stupri e violenza sessuale sono stati parte di tutte le guerre mai combattute, dagli antichi Sumeri ai giorni nostri. Ometterli da una trama centrata su guerra e potere sarebbe stato falso e disonesto, e avrebbe indebolito uno dei temi dei libri: quello per cui i veri orrori della storia dell'umanità non derivano dagli orchi o da Signori Oscuri, ma da noi stessi. Noi siamo i mostri (e gli eroi). Ognuno di noi ha dentro di sè la capacità del grande bene e del grande male.

D:Alcuni critici dei libri hanno detto che, anche se alcune scene sono pensate per illustrare quanto il mondo di Westeros sia spesso un posto oscuro e depravato, c'è a volte un eccesso di dipendenza da questi momenti durante il corso della storia, e a un certo punto non si rimane più scioccati e diventa stuzzicante. Come rispondi a queste critiche?

R: Devo affrontare la questione tenendo presente che Westeros è un  “posto oscuro e depravato.” Non è Disneyland Medioevo, no, e questo è intenzionale … ma non è più oscuro o più depravato del mondo di oggi. La Storia è scritta con il sangue. Le atrocità nelle “Cronache del Ghiaccio e del Fuoco” sessuali e non, impallidiscono in confronto con quello che si può trovare in qualunque buon libro di storia.

A proposito delle critiche sul fatto che alcune scene di violenza sessuale siano stuzzicanti, secondo me questo dice molto sulle critiche stesse piuttosto che sui miei libri. Forse loro trovano certe scene stuzzicanti. La maggior parte dei miei lettori, io ritengo, le leggono come io le ho intese.

La mia filosofia di scrittore, dall'inizio della mia carriera, è stato del tipo "mostra, non dire.” Qualunque cosa possa accadere nei miei libri, io cerco di mettere il lettore nel mezzo della scena, piuttosto che riassumere l'azione. Questo richiede vividi dettagli sensoriali. Io non voglio distanza, io voglio metterti là. Quando la scena in questione è una scena di sesso, qualche lettore trova queste scene intensamente sgradevoli …  e questo è dieci volte vero per le scene di violenza sessuale.
Ma è così che dovrebbe essere. Certe scene sono concepite per essere sgradevoli, disturbanti, difficili da leggere.

D: Dal momento che i tuoi libri sono stati adattati per la TV, fumetti e altri media visivi, pensi che queste scene di violenza sessuale che hai descritto in modo indiretto diventeranno più esplicite e più scioccanti? E' un potenziale problema?

R: I fumetti e i programmi televisivi sono nelle mani di altri, che fanno le loro scelte artistiche con l'approccio che meglio funziona nei loro rispettivi ambiti.

* * *

Quindi sulla serie tv, già un anno fa, Martin prendeva le distanze, non ha detto che non condivide le scelte degli autori della serie, ma solo che non sono le sue scelte. Lui ha la sua filosofia per i suoi libri e io la condivido al 100% e penso che la serie, finché segue i libri o comunque finché non spiattella violenze gratuite con l'unico intento di scioccare per fare audience, faccia bene a mostrare quello che mostra. Penso che anche le serie tv raccontino il mondo in cui viviamo e debbano mostrarci, con la dovuta decenza, ovviamente, quello che succede.


Ringrazio per la segnalazione dell'intervista il gruppo fb (dedicato a chi ha letto tutti i libri) I Guardiani di ASOIAF

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Articolo di Unknown

2 commenti:

Simona LaFleur ha detto...

Con tutte le porcherie che si vedono in tv - e intendo soprattutto nei reality show e varietà simili - come possono scagliarsi contro un prodotto così tanto culturale che mostra i fatti per quello che sono?

Unknown ha detto...

Probabilmente perché essendo un prodotto popolare, sperando di sfruttare la cassa di risonanza...