OUTLANDER - Sam Heughan e la sfida della prima stagione

Sam Heughan, attualmente impegnato sul set della seconda stagione di Outlander, torna a parlare del suo Jamie e di cosa ha fatto per poterlo interpretare.





Sam Heughan torna a parlare del suo Jamie in Outlander e trova che il suo lavoro sia stato accolto con successo e apprezzamento da ogni parte!
Fans, critici e addetti ai lavori sono tutti d’accordo nel considerare positivamente la sua interpretazione dell’aitante scozzese delle Highlands!

Sam ha avuto sempre scene molto impegnative lungo tutta la stagione, ma negli ultimi due episodi, in particolare, ha dato il meglio di sé: Jamie è stato violentato, torturato e devastato psicologicamente da Black Jack Randall, a sua volta volontariamente sadico nel rovinare lo spirito del giovane.
La perfomance di Sam Heughan è stata esemplare e sin dai primi episodi molti hanno fatto il suo nome per una candidatura agli Emmy.

Nel corso di una recente intervista Sam ha confessato di essersi preparato con coscienza al finale di stagione. 
“Conoscevo quelle scene perché ho letto il libro di Diana Gabaldon. Sapevo cosa mi aspettava. E’ tutto nel libro: scene e situazioni buie, che quasi non ci si aspetta di trovare in una storia così. Ecco perché per un attore si tratta di affrontare una vera e propria sfida ed è interessante vedere come andrà a finire”.



Le scene in questione sono state girate nel settembre 2014 e c’è stato un lungo lavoro di preparazione per lui e Tobias Menzies, inclusa una consulenza con un medico.
“Abbiamo parlato molto con il medico, un esperto di primo soccorso. Ci ha aiutato per la parte fisica, ma non ha esitato a farlo anche a livello psicologico e questa è una cosa molto personale”.
Lo abbiamo visto: la depressione di Jamie perseguitato da Black Jack si è intrecciata al profondo amore per la moglie Claire ed è stato toccato anche un argomento spesso non mostrato in tv, vale a dire la vergogna.
“Volevamo che ci fosse anche quella sensazione perché non è solo l’atto fisico della violenza, andava mostrato anche il turbamento psicologico, la mente devastata. Qualcosa di oscuro e impegnativo a cui un attore non può sottrarsi per rendere al meglio il suo personaggio. Sono molto soddisfatto del risultato mio e del modo in cui sono stato diretto. Penso che anche questo sia servito a conoscere meglio Jamie”.


                                                                                                            Lidia Lyn

                                                                                                    http://www.accesshollywood.com/

  
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Articolo di Lidia Lyn

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