WAYWARD PINES - Recensione dell'episodio 1x08 "The Friendliest Place on Earth"

L'ottavo episodio di Wayward Pines ha ribaltato gli equilibri e ci ha mostrato un'altra faccia della bella cittadina!


 


Oggi mi sostituisco a Simona, che di solito recensisce egregiamente questa serie, ma per questo episodio ha avuto dei problemi tecnici, quindi dovrete sorbirvi la mia recensione.

Facciamo il punto della situazione. Qui trovate la RECENSIONE dell'episodio 1x07. Avevamo lasciato Ben (Charlie Tahan)in fin di vita dopo l'esplosione del camion in Main Street, Kate (Carla Cugino) in prigione e i suoi compagni di complotto ancora in azione. 

Come era prevedibile immaginare, Ben ed Amy (Sarah Jeffery) stanno benissimo. Mentre l'autista del camion è morto.... Ben si sveglia in ospedale dopo pochissimo (ma quell'esplosione non avrebbe dovuto provocare danni maggiori? Anche solo per essere stato sbalzato dal camion?) e non sembra nemmeno in stato confusionale. I classici "dove sono? cosa è successo?", si preoccupa solo della sua ragazza Amy . Ci pensa poi Megan Fisher (Hope Davis) a instillare nella giovane e malleabile mente del ragazzo altri dubbi. Dubbi su suo padre, sulla sua condotta. Addirittura lo convince che sia indirettamente responsabile dell'esplosione, dal momento che aveva arrestato Harold (Reed Diamond) e che lo ha poi rilasciato. Il giovane Ben fa appello a tutta la sua capacità critica e... si fida immediatamente di lei, accusando suo padre di eccessiva indulgenza.  
"Servono chiarezza e rigore, non indulgenza. Leggi chiare e severe." 
L'ipno-insegnante si rivela per quella che è: manipolatrice fino al midollo, anche se non è chiaro perché se la prenda con Ethan, dal momento che Pilcher invece si fida di lui...

Ma la famiglia Burke è un po' sullo sfondo della puntata, a parte uno scorcio in cui Ethan (Matt Dillon) racconta a Theresa (Shannyn Sossamon) della terribile vicenda in cui persero la vita più di 600 persone proprio perché lui aveva eseguito ordini che non condivideva. Possiamo quindi comprendere un po' meglio il travaglio interiore che attanaglia il nostro Ethan, anche se questo non spiega come mai si sia fidato ciecamente di Pilcher senza mettere in discussione quanto meno i suoi metodi.

Le protagoniste dell'episodio sono due donne che ci erano state presentate sotto una luce decisamente negativa: Kate e Pam (Melissa Leo).

Abbiamo visto Kate dal primo istante combattere il desiderio di Ethan di fuggire, tanto da denunciare lui e Beverly. Ci appariva perfettamente integrata e a suo agio a Wayward Pines, anche se in un paio di occasioni aveva detto a Ethan che ha rischiato di impazzire primadi cedere. Nella scorsa puntata ci hanno mostrato invece la Kate complottista, che non ci sta, che vuole tornare a casa sua, che guida un gruppo di ribelli. In questa puntata possiamo collegare le due Kate, perché tramite diversi flashback ci viene mostrato il trattamento che Kate ha dovuto subire per accettare Wayward Pine. La vediamo in camicia di forza in una stanza imbottita a piangere e a chiedere a gran voce di essere liberata e ancora dopo la vediamo in sedute di psicoterapia con Pilcher, dove dichiara di aver accettato Wayward Pines e la pace che regna nella ridente cittadina. 

 Kate in questi flashback ci racconta le intenzioni di Pilcher: le domande sul senso della vita, su dio, su cosa ci facciamo qui sono ancora presenti, ma meno urgenti. Come dire che l'umanità dei cittadini di Wayward Pines è preservata e la loro vita ha comunque un senso, ma è semplicemente più facile. Si intuisce che Kate non è davvero piegata, non è davvero convinta, ma ha capito che l'unico modo per sopravvivere è mantenere una parvenza di accettazione e gioia. 

Questo stride parecchio anche con la repentina accettazione di Ethan. E' vero che Kate non sa cosa c'è al di là della recinzione, ma è anche vero che i mesi di torture psicologiche che ha subito, stridono di molto con i pochi giorni che ha impiegato Ethan per scoprire tutto e, soprattutto, per accettarlo. 

Ma passiamo a Pam. Notizia: Pam ha dei sentimenti! E' un essere umano a tutti gli effetti! Dopo l'esplosione Pilcher (Toby Jones) diventa paranoico e si chiede come abbiano fatto i ribelli ad organizzarsi senza che le telecamere li vedessero e se ci sia tra gli addetti alla sicurezza qualcuno che ha nascosto o ignorato qualche conversazione "scottante". Pam per tranquillizzarlo interroga gli addetti alla sorveglianza, chiedendo se si sentano in colpa per l'invasione costante della privacy. Quando uno di loro confessa che ogni tanto ha cancellato delle conversazioni di persone che si chiedevano dove fossero o cosa ci fosse al di là della recinzione, lei mostra grande empatia, si commuove quasi. Vede la sincerità di qeust'uomo che ha scelto di monitorare la vita e le sofferenze altrui, ben consapevole che la sorveglianza è necessaria per la protezione dei cittadini, ma che capisce la loro angoscia, d'altronde è nella natura umana porsi delle domande. Pam si dimostra comprensiva. Pilcher no. Anche lui cambia faccia e la paranoia lo porta ad essere implacabile. Ha visto il video della confessione di questo sorvegliante e decide che deve punirlo. Punirne uno per educarne cento. Questa è la sua politica anche con i cittadini, dopotutto. La follia di Pilcher comincia a delinearsi nettamente, anche perché se questo sorvegliante fosse stato colluso con i ribelli, non avrebbe confessato spontaneamente. Se c'è davvero un sorvegliante colluso, sicuramente saprebbe cosa dire e soprattutto cosa non dire! Ma non c'è niente da fare. Pilcher si sente Dio e per proteggere la sua creatura, Wayward Pines, sacrifica uno dei suoi, uno di quelli che lo ha seguito spontaneamente, in una scena straziante. 

Tra i ribelli ci è scappato il morto, l'autista del camion, Dobbs decide quindi di rubare un camion e di sfondare la recinzione (mesi e mesi a costruire la bomba, quando bastava rubare un camion!) mentre Harold decide di tornare indietro ad aiutare Kate, ma viene arrestato da Ethan. Escono in due,  Dobbs porta con sè il morto, per seppellirlo in terre libere. Ma non fanno in tempo a fare nulla, appena scesi dal camion arrivano gli Abbies e li attaccano. 

Quest'ultima scena dovrebbe togliere tutti i dubbi sul fatto che siamo davvero nel 4028 e che davvero Wayward Pines è l'ultima isola di civiltà rimasta al mondo. Quindi anche le parole di Kate nello scorso episodio, che diceva di aver ricevuto una telefinata dal suo capo che l'avvertiva che era un esperimento del governo, perdono di valore. 

Le incongruenze rimangono tante e le risposte non convincono. Non avendo letto i romanzi da cui è tratta la serie, non so se le incongurenze siano insite nella storia originale o se siano difetti di trasposizione. Ad ogni modo rimangono due soli episodi per darci tutte le spiegazioni e per convincerci del valore di quello che abbiamo visto.

Saluti agli amici di
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Articolo di Unknown

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