Mr Robot: conversazione con Sam Esmail e Rami Malek




Chiedete a chiunque conosca il mondo dei computer e vi diranno tutti la stessa cosa: Hollywood non riesce mai a capire bene gli hacker. Finalmente c'è uno show che esplora in modo appropriato il dramma degli 0 e degli 1 - Mr Robot. 



Il nuovo show di punta dagli Usa vanta una profondità del personaggio, una storia così appassionante che vorresti vedere la serie tutta in una volta, e il suo personaggio dell'hacker anarchico sembra così reale che il collettivo di hacker Anonymous ha dato la sua approvazione. Il vangelo della salute, Forbes, lo ha definito" Lo show migliore dell'estate". Il critico Andy Greenwald di Grantland ha detto che la serie ha una sicurezza narrativa che si rivela appieno dopo qualche puntata.

Il messia di questa serie con un umorismo dark è un tossico che si fa di morfina con la strana fiducia di un genio pazzo. Il suo nome è Elliot Alderson (interpretato da Rami Malek), ed è un secchione solitario in un'azienda che si occupa di tecnologia. Lui si sta segretamente spingendo al collasso, lavorando con un gruppo di hacker per rovesciare il capitalismo. Il loro campo di battaglia è il nostro mondo moderno collegato in rete. Armati con dei superpoteri da geni hacker, si potrebbe pensare a loro come agli anti-Avengers. Diversamente dai soliti supereroi, loro vogliono distruggere il mondo. Loro vogliono buttare giù le corporazioni che governano la società. Vogliono distruggere tutto per appianare il campo di gioco. E questi sono i buoni.
Mr Robot è altamente infiammabile, eppure risulta fresco al tatto. Ha il fascino visivo del cinema ben fatto. E' un mondo dove tutto può accadere, anche se la telecamera sembra quasi immobile. Questo tipo di sottili contrapposizioni, queste piccole tensioni, danno a Mr Robot una furbizia e una durezza che ti scuotono la mente. Sei catturato dallo show e ti chiedi che cosa succederà dopo. E questo succede cinque, sei, sette volte ad episodio. Intanto, ogni episodio ti sembra un film di un'ora.

Il personaggio del titolo è interpretato da Christian Slater. Lui risplende nel ruolo dell'anticonformista dal cuore d'oro. Ma lo show non riguarda lui. E' più come un mentore pazzo per il protagonista, Elliot. Padre e figlio sono più come una squadra di criminali karmici;  si arrabbiano l'uno con l'altro ma nello stesso tempo si rendono persone migliori.

Elliot è qualcosa di nuovo. Lui è una forza positiva di rabbia e vendetta, forte abbastanza da battere i giganti delle corporazioni, quelle definite "troppo grandi per fallire". Come gli altri supereroi, Elliot combatte con il suo senso di responsabilità e il suo grande potere. Dopotutto,se deve distruggere, vuole farlo a fin di bene. Ma cos'è bene? Tutte queste domande e contraddizioni sono ben espresse da Malek, l'attore che interpreta Elliot.

Se tu guardi solo pochi minuti di un episodio, lui catturerà la vostra attenzione. Lui è l'antieroe che vi parla in una narrazione ipnotizzante, definendoci il suo amico immaginario, condividendo ciò che sembra tremendamente intimo. Anche se le sue dichiarazioni possono sembrare i deliri autocelebrativi di un mostro carismatico che sta lentamente perdendo il senno.

Per una vista dall'interno del nuovo show più eccitante in TV abbiamo parlato col creatore Sam Esmail e con la star Rami Malek. In una conversazione con Playboy hanno parlato di cattivi hackers, Christian Slater e il Bechdel Test; hanno anche spiegato come Quentin Tarantino e la Primavera Araba abbiano ispirato lo show.





Mr Robot è incentrato su un narratore inaffidabile. Hai pensato alla domanda: Come conquisto la fiducia del pubblico? Come li trattengo in questo viaggio? 

Rami Malek: Sfortunatamente quella domanda è sempre nella mia mente. La relazione di Elliot con il pubblico è unica perché è una delle poche volte che ricordo in TV o al cinema, in cui lo spettatore vive l'esperienza con lui - condividendolo attraverso i suoi occhi e la sua mente. Devo stare molto attento alla direzione verso cui li sto portando. Elliot e il pubblico hanno una dipendenza reciproca e io non voglio deluderlo.

Ogni insegnante di sceneggiatura e produttore esecutivo di Hollywood ti dirà che la voce fuori campo è una pessima scelta. Sam, eri nervoso addentrandoti nella serie  rapportandoti così pesantemente con l'intimità della voce fuori campo?

Sam Esmail: No, per niente. Mi ricordo di averlo sentito nella classe di sceneggiatura, e di essere uno di quei ragazzi impertinenti che siedevano chiedendosi: E che mi dite di Arancia meccanica, Quei bravi ragazzi e Taxi Driver? Questi sono alcuni dei più grandi film di tutti i tempi. La voce fuori campo fu usata molto e in modi diversi. Penso che questa regola derivi dal fatto che può essere usata come un'ancora di salvataggio, se sei pigro. Personalmente, ho sempre amato la voce fuori campo perché aggiunge quest'altra dimensione che non puoi avere col dialogo.

Voi ragazzi siete molto lontani da quell' adagio di Raymond Chandler "nel dubbio abbiate un uomo che esce dalla porta con una pistola in mano". Per esempio voi iniziate una scena con un bacio a sorpresa o ne finite un altra con una donna incinta che felicemente morde una gag ball (una palla di gomma da mordere usata nel sadomaso). Sam, ti piace giocare al gioco della suspence?

Sam Esmail: Di solito i personaggi convincenti portano a situazioni convincenti, come un bacio o una gag ball. Quando hai persone interessanti accadono grandi cose. Penso sia quello che il pubblico richiede più di ogni altra cosa. Perché devi sapere che se cerchi di creare una trama piena di suspence con personaggi non ben sviluppati si vede e comincia ad essere inconsistente. Perciò l'impegno coi personaggi è della massima importanza.

Rami, la storia del tuo personaggio spiega la costante espansione della trama. Com'è aprire il copione e vedere quali sorprese Sam ha in serbo per te, la direzione che vuole far prendere ad Elliot?

Rami Malek: E'esilarante. Mi sembra di girare un film ogni settimana. E'un testamento alla visione di Sam che riusciamo ad ottenere tutto questo con una sola settimana per girare. Lui continua a mandarci fuori di testa ogni settimana con le sue rivelazioni e come tutte le storie si intreccino l'una con l'altra. C'è un metodo per tutta la pazzia in Mr Robot e c'è la sensazione tra il cast e la crew che quello che stiamo facendo sia ispirato e innovativo.

Sam, hai detto nelle interviste che sei ispirato dalla giovane energia dell'anarchia e che il germe dello show è scaturito dalla conversazione culturale riguardo la crisi finanziaria del 2008, la Grande Recessione e Occupy Wall Street. Sei affascinato da questi racconti di persone che usano la tecnologia per incanalare la rabbia positiva?

Sam Esmail: Si assolutamente. Infatti per me una delle grandi ispirazioni - oltre alla crisi finanziaria del 2009 e Occupy Wall Street - è stata la Primavera Araba. Io sono egiziano. Quando tutto è crollato sono andato in Egitto, subito dopo che Mubarak fu costretto a dare le dimissioni. Ho parlato con molti dei miei cugini, che hanno sui 20 anni, e che sono parte di questo grande movimento e ricordo il sentire l'energia di quanto fossero giovani e avessero la capacità di sfruttare la tecnologia per avere un cambiamento. Sono stati bravi ad influenzare questa rabbia che avevano nella situazione precedente perché la vecchia guardia non aveva realmente capito la tecnologia. Non potevano controllarla. Ho pensato che fosse affascinante e d'ispirazione e decisamente qualcosa a cui volevo fare riferimento nello show.

Al giorno d'oggi gli hacker hanno questi poteri digitali simili a supereroi del mondo reale. Pensi che il tuo show riguardi un "supereroe ultra intelligente"?

Sam Esmail: Penso che la pirateria informatica sia diventata un superpotere dei tempi moderni. E di solito finisce nelle mani di persone che si sono isolate dalla società. Tendono anche ad avere degli alter ego. Perciò, in virtù di tutte queste qualità, gli hacker posseggono le qualita' di un supereroe.

Rami, ho letto nelle precedenti interviste che non sei quello che la gente definirebbe tecnicamente competente, certamente non a livello di un hacker. Come riesci a dare un senso a tutti quei discorsi tecnologici, per cui trasformi un hackeraggio o un attacco DDoS fallito in un soddisfacente progresso emozionale?

Rami Malek: Tutti i momenti pieni di tensione di un hackeraggio riuscito o fallito nello show servono sempre a tutelare le persone che amiamo. Penso sia quello che ci ha aiutati ad elevare i discorsi tecnologici a vette esaltanti. Ci sono alcune grandi persone che lavorano dietro le quinte e che mi aiutano in questi momenti.  Sono molto concentrati nel mostrare un ritratto autentico della comunità degli hacker e mi stanno facendo apparire dannatamente bravo.

Sam, ho anche letto in altre interviste che hai detto di essere stato un "cattivo hacker" . Sei eccitato che Anonymous sia nello show?

Sam Esmail: Si. Voglio essere il più accurato possibile. Una delle ragioni per cui ho voluto fare uno show sugli hacker, è perché loro e tutti quelli che si occupano di tecnologia generalmente sono ritratti in maniera errata ad Hollywood. Volevo fare uno show che fosse il più autentico possibile per quella che è la reale cultura del mondo. Avere un voto di stima da Anonymous è stata un enorme convalida per l'accuratezza che stavamo cercando, perciò mi è piaciuto molto.

Voi ragazzi avete "Hard Harry" da Alza il volume - l'inimitabile Christian Slater. Non è super divertente sentirlo recitare le battute che avete scritto?

Sam Esmail: Assolutamente si. Christian è fantastico. D'altronde, io sono un grande fan di Alza il volume, Una vita al massimo e Schegge di follia . Voglio dire che il ragazzo è leggendario. Sono cresciuto guardando tutto quello che ha fatto, più di una volta. Il fatto che lui abbia firmato per essere nel progetto è un sogno che si avvera. Inoltre il ragazzo è così dannatamente bravo. E' uno coi piedi per terra, un ragazzo normale, non è per niente una primadonna. Non si comporta nemmeno come una grande star. (ride) è una boccata d'aria fresca. Ci sono molte volte sul set in cui dirà "Posso dire questo invece di quello"? Oppure lo fa e poi inizia ad improvvisare ed è grandioso. E'divertente scrivere per un ragazzo così perché tu puoi sentire la sua voce nella tua testa. Io l'ho ascoltato per gli ultimi 20 anni della mia vita.



I fans sembrano essere d'accordo: Rami Malek è un attore dannatamente bravo.

Sam Esmail: Sono stato fortunato a trovare Rami. Il ragazzo è un attore brillante e se non avesse fatto quello che ha fatto, la gente avrebbe rinunciato a questo show già da tanto. Non penso che saremmo arrivati ad una serie. Avere un narratore inaffidabile può essere frustrante per un pubblico. E' dura impegnarsi con qualcuno se non sai se quello che stanno affrontando è reale o è tutto nella loro testa. Ma Rami recita in modo così magistrale da portare l'intero show ad un altro livello.

Rami, tu certamente hai la rara abilità di esprimere un'ampia gamma di emozioni, da una maniacale energia senza sosta ad una potente immobilità; e in qualche punto dello spettro sembri avere accesso ad un profondo turbinio di dolore emotivo.

Rami Malek: Io cerco più che altro di giustificare le tendenze distruttive di ogni personaggio che interpreto scoprendo le loro qualità di redenzione e rendendole accessibili.

Nel corso dei primi cinque episodi, ho notato come i personaggi di Shayla, Angela, Darlene, Trenton, sono tutti cresciuti e diventati più ricchi e più forti, con più sfaccettature e le loro influenze si sentono in tutte le storie interconnesse dello show. Comunque, congratulazioni Sam, hai passato il Bechdel Test. 

Sam Esmail: Uhm, cos'è il Bechdel Test?

Il Bechdel Test è la teoria di un film femminista. E' usata per determinare se in un'opera presenta personaggi femminili sviluppati. Il Bechdel Test ti chiede tre domande: 
1. Il tuo film ha almeno due personaggi femminili?
2. Queste due donne parlano tra loro?
3. Quando parlano tra loro, parlano di altro oltre che di un personaggio maschile?
Perciò, come vedi, hai passato il test.

Sam Esmail: Oh, ok, grande! Non era intenzionale. Ma sono felice di aver passato il test. Adoro passare i test.

Bene, allora, sembra che tu sia proprio un innato femminista.

Sam Esmail: (ride) E' molto divertente scrivere per i personaggi femminili - è strano anche specificare il genere - e loro prendono le cose in maniera diversa dai personaggi maschili. Non è come se tutto riguardasse il genere, ci sono tante sfumature - quello che faranno gli uomini contro quello che faranno le donne - ma non è una cosa specifica del genere. E' divertente scrivere per i nostri personaggi femminili. Sono così interessanti, affascinanti e differenti. Ma, ehi, felice di sapere che abbiamo passato il Bechdel Test. (ride).

Lo show mixa innumerevoli influenze, come i thriller paranoici degli anni 70. Cosa ti influenza? Chi motiva la tua immaginazione?

Sam Esmail: Non puoi non essere influenzato dalle cose che amavi guardare crescendo. Ma io personalmente ricordo i film di Quentin Tarantino. Avevo 16, forse 17 anni quando ho visto Pulp Fiction. Ho già visto Le Iene in VHS o qualcosa del genere. Credo di aver visto Pulp Fiction 19 volte nei cinema. Volevo guardarlo più che potevo. A quei tempi dovevi aspettare tipo un anno prima che un film uscisse in videocassetta. Dovevi vederlo più volte possibili prima che non fosse più nei cinema. Ero in una piccola città nel Jersey. Non sapevo quanto tempo avessi prima che il prossimo grande spettacolo uscisse e prendesse il suo posto. Avevo questa specie di spirito audace. Questo "Non me ne importa niente. Questo è quello che siamo. Renderò omaggio ad un po'di cose e altre le strapperò via. Sarò originale e fresco e mixerò tutto insieme. Romperò le regole nello scrivere le sceneggiature. Farò tutto questo nello sforzo di raccontare una storia divertente con personaggi interessanti e profondi da mettere in situazioni interessanti."
Ricordo che aveva tutto quello che volevo sperimentare in un film. E lo spirito di questo ragazzino. Tarantino, voglio dire, all'epoca non aveva ancora 30 anni. O forse li aveva appena compiuti. Lui disse "Fuck everything! I'm just going to blow it out of the water and short for the stars, and make this great collage of interesting stories and characters" ovvero "al diavolo tutto, voglio tirar fuori qualcosa di sotterraneo per farlo vedere a tutti, e fare questo grande collage di storie e personaggi interessanti." Quel film è stato una grande ispirazione per me. Il suo stile è uno dei migliori mai visti in un regista. E' quasi impeccabile.

Spesso gli attori americani non sono ben preparati come le loro controparti Inglesi o Australiane. Com'è stata la tua preparazione recitativa?

Rami Malek: Ho imparato da alcuni grandi insegnanti all'Università di Evansville e poi ho affinato il mio lavoro più personalmente con Saxon Trainor, Annie Grindlay e John Markland.





Sam, tu hai questo personaggio di discendenze arabe che sostiene il rovesciamento del capitalismo occidentale su Usa Network. Quindi, con Tarantino in mente, quanto sei orgoglioso del livello "al diavolo tutto" nello sconvolgimento culturale?

Sam Esmail: (ride) il personaggio non doveva essere arabo.

Certo, questo è chiaro. Il suo nome è Elliot Alderson. 

Sam Esmail: Esattamente. Ma è capitato che Rami fosse la persona giusta per il ruolo. E in effetti non aveva niente in comune col personaggio. Credo che sia fantastico che ci sia una minoranza. E' fantastico che lui sia l'attore principale di uno show così importante per il network. E'meraviglioso, spero che accada ancora. Non solo per gli Arabo-Americani ma per tutte le minoranze. Ma culturalmente parlando, il fatto che stiamo lavorando con questo universo fortemente anti-corporazioni nel nostro show, è solo la punta dell'iceberg. Stiamo facendo cose molto pazze con questo show, culturalmente parlando, e in qualche modo ce la stiamo cavando. Infatti stiamo avendo grande supporto da Usa Network. Mi sento davvero fortunato.

Sam, ho notato che fai dei giochetti con i nomi dei personaggi. Ma Tyrell, il grande cattivo. Mi sembra proprio un avvertimento. Tyrell è il nome del cattivo delle corporazioni in Blade Runner. E' fatto di proposito?

Sam Esmail: Era 100% intenzionale. E' uno dei miei film preferiti di tutti i tempi. E' stato il primo film cyber punk. Dovevo rendere omaggio a quel film. Ho pensato che il modo migliore fosse farlo attraverso il cattivo. Una delle cose più fantastiche di quel film è che tutti i personaggi, incluso Harrison Ford, sono in una zona grigia. Ma poi, arrivi alla fine del film, e anche il cattivo non puoi proprio odiarlo. Sono un grande fan del modo in cui mettono i personaggi in questo miscuglio di moralità.

Hai già firmato per una seconda stagione, vero?

Sam Esmail: Si, abbiamo firmato prima della premiere del pilot basandoci sugli spettatori online.

Hai un numero ideale di stagioni per raccontare la tua storia?

Sam Esmail: Sono quattro o cinque stagioni. Non sono molto certo di come andranno le cose, ma direi che siamo sulla pista giusta. Se siamo fortunati da arrivare così lontano.

Fonte: Playboy

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Articolo di Unknown

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