Se la scorsa settimana abbiamo visto cosa è
successo ad Alexandria durante il suono di quel clacson infernale, in questo
episodio abbiamo la possibilità di vedere come ha reagito la parte attiva del
gruppo cioè quelli addetti allo sfollamento della mega-mandria.
Regia: Michael Slovis
Sceneggiatura: Angela Kang
Giudizio: 12/10 e non è un errore di battitura
La metà della mandria che il gruppo stava cercando
di portare lontano da Alexandria sta invece dirigendosi proprio lì, cioè da
dove viene il rumore di un forte clacson. Mentre Daryl, Sasha e Abraham, continuano
a guidare la mandria rimasta sul percorso dalla parte opposta, Rick e gli altri
decidono di tornare indietro per riportare la mandria in traiettoria. Si
dividono e Rick inizia a correre verso il camper. Glenn, Michonne e la restante
parte di vivi, si trovano a correre verso casa. Non tutti torneranno a casa. I
locali sono i primi a morire, soprattutto sacrificandosi, e poi tocca a lui. Al
nostro pizza man, al nostro adorato Glenn. Nicholas decide che non può più
farcela e si spara in testa. Dopo lo sparo cade addosso a Glenn e lo trascina
con se nel bel mezzo dell’orda zombie. Rick, dal canto suo si trova a dover
combattere con i Wolves che con lui hanno vita breve, però il camper non parte
più e gli zombie sono letteralmente dietro l’angolo.
Io non smetterò MAI di chiedermi che razza di
problema ha la gente che lo trova “lento” o peggio ancora “brutto”. Per carità
di dio, i gusti sono gusti e ci mancherebbe ma se uno ha un minimo di capacità
intellettiva o anche un minimo di cultura telefilmica NON può dire che questo
telefilm non sia speciale. Se non per le tecniche di regia almeno per la
complessità della trama e il non fermarsi alla sola apocalisse zombie. Non c’è
una puntata che non insegni qualcosa sulla natura umana. I compromessi, i
bisogni, le leggerezze che costano caro, il disincanto, la speranza. Sono
tematiche cicliche che ci mostrano TUTTI i lati dell’apocalisse.
Per esempio, quello che differenzia i locali dal
gruppo è proprio questo. Michonne e gli altri hanno lottato, hanno vissuto il
dolore della perdita, la paura di non farcela, la voglia di mollare tutto, la
sfiducia in se stessi e negli altri, l’hanno vissuto sulla loro pelle, in prima
persona. I locali invece hanno, per loro fortuna, avuto un ruolo marginale nell’apocalisse,
in pratica una realtà edulcorata dalla possibilità di avere un rifugio pressoché
sicuro, con la fortuna della presenza della cava che ha tenuto alla larga il
grosso degli zombie. C’è un momento della puntata che secondo me raggiunge il
top sia a livello recitativo che qualitativo. Michonne e Heath discutono del
fatto che Rick abbia detto a lei e Glenn di lasciare indietro chi non riusciva
a farcela e Michonne gli risponde con questa line:
“Have you ever had to kill people because they’d already killed your friends
“Have you ever had to kill people because they’d already killed your friends
and were coming for you
next? Have you ever done things that made you feel afraid of yourself
afterward? Have you ever been covered in so much blood that you didn’t know if
it was yours or walkers’ or your friends’?” (Hai mai dovuto uccidere
qualcuno perché aveva già ucciso i tuoi amici e sarebbe tornato per te? Hai mai
dovuto fare cose che ti hanno fatto spaventare di te stesso? Sei mai stato
coperto con così tanto sangue da non sapere se era tuo, degli zombie o dei tuoi
amici?).
Questo discorso è l’emblema di The Walking Dead:
per sopravvivere devi iniziare a vedere le persone come pedine e sei costretto
a dire che cose che non puoi nemmeno fermarti ad analizzare altrimenti ti
costringerebbero a chiuderti in posizione fetale e lasciarti morire.
Ma parliamo un secondo di Glenn. Tra le decine di
morti che abbiamo visto in questi anni, questa è decisamente la peggiore. Sarà
perché Glenn è con noi dall’inizio quindi l’abbiamo visto crescere e diventare
lo splendido personaggio che è diventato, sarà perché è sopravvissuto a cose
ben peggiori, sarà perché ci fa male, semplicemente, ma di tutte le morti
questa è la più inaccettabile. Dale, Hershel, Noah, Glenn…
Le peggiori morti nella storia di TWD. Ma la domanda che dobbiamo porci davvero è, sarà
davvero morto?! Non so se è la speranza che parla o la totale assenza di generare
una teoria di senso compiuto in questo momento, ma se non fosse morto? Se le
viscere fossero state quelle di Nicholas? Se lui fosse riuscito a farsi largo
tra le gambe degli zombie arrivando al secchione e nascondendosi sotto? Se il
sangue di Nicholas, una volta seccato, avesse confuso gli zombie e quindi li
avesse fatti disperdere? Sono una mare di se. Ce n’è un ultimo però. Se davvero
Glenn è morto, preferisco di gran lunga QUESTA morte rispetto a quella dei
fumetti (SPOILER!!! Nei fumetti Glenn viene picchiato con una mazza da
baseball, dal capo dei Wolves, che gli fracassa la testa davanti a Maggie, Carl
e Sofia, che nei fumetti è viva ed è stata adottata da loro due).
A volte mi chiedo chi me lo faccia fare a stare
male fisicamente per un telefilm e soprattutto mi chiedo chi mi abbia fatto
iniziare a vedere The Walking Dead. Per ora vi saluto e torno a piangere in un
angolino buio. Buonanotte amici miei, e abbiate speranza, come me. Micaela
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