GOTHAM - Recensione 2x13 "A dead man feels no cold"



Ancora un'ottima puntata per questa seconda stagione di Gotham, che continua regalarmi sempre più gioie. In un solo episodio abbiamo assistito alla vera nascita di Mr. Freeze, agli inquietanti progetti per il futuro del Prof. Strange e al ritorno sugli schermi di Bruce che, dopo l'assenza della winter premiere, torna ancora più arrabbiato e decisamente convinto a perseguire i suoi intenti.

S02E13: "A dead man feels no cold"

Diretto da: Eagle Egilson
Scritto da: Seth Boston

Mi scuso per il ritardo di questa recensione, ma purtroppo alcuni problemi mi hanno tenuta per un po' lontana dal web; conto che siate gentili ed evitiate di mandarmi a casa il Prof. Strange  che di certo si inventerebbe qualche bel programma per farmi diventare più puntuale. Ma ecco i miei pensieri sulla puntata di lunedì scorso, che ancora una volta ha soddisfatto molto le mie aspettative.

Cominciamo parlando dell'atteso ritorno di Bruce, che sembra essersi finalmente incamminato sulla strada che lo porterà a diventare Batman. Per molto tempo il ragazzo è stato una delle parti che mi convincevano meno di questa serie perché le sue storyline non hanno mai preso una piega decisa e sono state abbastanza incerte, quindi spero che questa volta venga mostrata una vera evoluzione e si decida di mantenerla in maniera più fissa. Le tre scene di Bruce sembrano puntare in quella direzione e le ho trovate molto ben fatte, in particolare quella dell'allenamento e del dialogo con Alfred. Tornato dalla Svizzera il ragazzo sembra determinato a prendersi la sua vendetta ed è disposto a tutto per farlo, anche a mentire al fedele Alfred. Selina sembra avere dei dubbi riguardo la sua reale capacità di uccidere l'assassino dei Wayne e Lee è molto stupita dalla reazione che il ragazzo ha avuto allo shock subito nel mid-season finale, ma a me sembrano tutti indizi che potrebbero puntare verso una reale evoluzione.


È cosa nota che Batman non uccida i suoi nemici, ma rimane comunque un supereroe abbastanza dark, con molti lati oscuri, perfettamente integrato nel contesto di una città come Gotham e quasi ossessionato dal suo concetto di giustizia. Finora Bruce era sempre sembrato troppo buono, troppo incerto e troppo poco deciso nelle sue azioni, sebbene il desiderio di vendetta nei confronti dei responsabili della morte dei Wayne sia sempre stato presente. Il Bruce che abbiamo visto in questo episodio sembra molto più deciso, complice il trauma subito, e forse potrebbe essere davvero il punto di svolta; sarebbe molto interessante se uccidesse davvero l'assassino dei Wayne, trasformando la sua giustizia in vendetta, e questo lo portasse a darsi il limite che in futuro rispetterà con tanta attenzione. Per vedere cosa accadrà davvero dovremo aspettare, ma spero che questa volta l'evoluzione di Bruce venga mantenuta, visto anche che ci sono delle ottime basi.

Ma passiamo al vero protagonista di questo episodio: Mr. Freeze. Non mi aspettavo che la storyline della moglie si concludesse così in fretta, ma ho apprezzato comunque molto il modo in cui è stata resa; in questo episodio più che nell'altro si è vista tutta la disperazione di Victor ed è stato reso chiaro il fatto che quello che vedevamo non era un villain, ma un uomo disperato, pronto a tutto per salvare l'amore della sua vita, al punto che alla fine, quando scopre che Nora è morta e non potrà essere riportata indietro, decide di uccidersi. In questo modo la loro storia sembra quasi quella di una tragedia, dove Victor, come ogni eroe tragico, arriva a compiere qualsiasi gesto per combattere un destino ineluttabile e alla fine, non essendo in grado di vivere senza la sua donna ma solo col peso delle sue colpe, decide di uccidersi. In questo senso la sua trasformazione ad opera del Prof. Strange può davvero essere considerata una rinascita invece che una semplice trasformazione. Mr Freeze non sarà l'uomo disperato che abbiamo conosciuto in queste due puntate, sarà qualcosa di diverso. Spero che riescano a sfruttare bene la cosa perché ha davvero del potenziale interessante.


Molto bella anche l'interpretazione di Kristen Hager, Nora, che riesce a trasmetterci tutta la stanchezza e la tristezza della donna, che vorrebbe soltanto morire ma non riesce a distruggere la speranza dell'uomo che ama perché è consapevole che quello che lui ha fatto lo ha fatto per lei. Ho apprezzato moltissimo i dialoghi con Lee e il rapporto di comprensione reciproca che si instaura tra le due, entrambe compagne di un uomo di fondo buono ma che ha intrapreso una strada pericolosa per fare quello che ritiene più giusto. La differenza è che, al contrario di Nora, Lee ha ancora tempo per confrontarsi con Jim e fargli capire che non crede a tutte le sue bugie e che non dovrebbe lasciarsi accecare dai suoi propositi, per quanto buoni essi possano essere. Jim è forse il personaggio che mi ha convinta meno in questi due episodi, anche se ho apprezzato la sua evoluzione, e credo che ci sia ancora molto da dire tra lui e Lee; la strada che il detective ha intrapreso è una strada scivolosa e piena di ostacoli e sono molto curiosa di vedere dove lo porterà il confronto con Lee adesso che lei ha deciso di parlargli in maniera più chiara.

Altro grande protagonista di questa puntata è stato il Prof. Strange, personaggio che trovo davvero ben fatto e interessante oltre che interpretato in maniera convincente. La freddezza e la calcolata precisione con cui mette in atto i suoi piani, evidentemente molto più grandi di quanto si pensasse, sono straordinarie e creano le premesse per il ritorno di molti villain. Di certo non sono stata l'unica a notare Galavan e quello che ha tutta l'aria di essere il compianto Jerome tra le cavie del professore, oltre al suo ultimo acquisto, Mr. Freeze; adesso rimane solo da capire cosa intende farne, ma visto il soggetto non prevedo niente di buono. Lo sa bene il povero Oswald, che in questa puntata ha dovuto subire il trattamento preparato per lui e sembra indirizzato verso il perdere del tutto la ragione. Di certo in questa stagione Arkham avrà un ruolo centrale nelle vite di vari personaggi e sono convinta che Hugo Strange ci fornirà ancora molti spunti interessanti.

Nel complesso ho apprezzato molto l'episodio e sono impressionata positivamente dalla svolta che sta prendendo questa serie. Gli attori sono tutti molto bravi e riescono a rendere i loro personaggi vivi e convincenti e anche la costruzione registica delle sequenze e la scelta delle immagini sono fatte molto bene, con parecchie concessioni ad uno stile fumettistico ma senza per questo risultare troppo pesanti. La suddivisione dello spazio dato ai vari personaggi è sempre adeguata a mostrare le loro storyline in modo che non siano troppo frettolose e c'è da dire che con la storia di Mr. Freeze il rischio era piuttosto alto, visto che hanno dedicato alla cosa solo due puntate. Anche i dialoghi tra Lee e Nora sono funzionali sia al futuro della prima che alla conclusione della seconda e riescono a ottenere il loro scopo senza diventare pesanti. Le scene del manicomio sono forse le più fumettistiche, in particolare quelle della terapia su Pinguino, e riescono a creare un ambiente strano e terrificante, utilizzando alcuni classici del manicomio horror ma riuscendo comunque a dare una sua particolarità al luogo.

Per oggi è tutto, spero che la serie continui di questo passo perché mi sta piacendo davvero molto, voi cosa ne pensate?


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Articolo di Venere B.

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