AGENTS OF SHIELD - Recensione 3x16 "Paradise Lost"

Hive mostra la sua vera faccia mentre Daisy scopre qualcosa di più su Lincoln. Coulson affronta le conseguenze delle sue azioni su Maveth. E Malick perde qualcosa di molto caro.


Scritto da George Kitson e Sharla Oliver 
Diretto da Wendey Stanzler

Voto 7,5/10

[SPOILER]



Dopo il bellissimo episodio della scorsa settimana, AoS manda avanti la storia su diversi fronti contemporaneamente. Era stato annunciato che l'episodio della notte scorsa avrebbe affrontato lo sviluppo di diversi personaggi e così è stato.
Daisy e Lincoln devono incontrare una vecchia conoscenza del ragazzo che potrebbe avere qualcosa utile a combattere Hive. L'incontro, non dei più amichevoli, fa emergere aspetti inquietanti del passato di Lincoln tra cui il suo alcolismo che lo ha portato a scene di violenza, la sua dipendenza da donne che lo possano aiutare, i suoi problemi di controllo. Nelle scorse recensioni ho evidenziato come Lincoln sia un po' l'anello debole della stagione poichè, se da un lato ha un ruolo importante come interesse sentimentale della co-protagonista nonchè eroina della serie, dall'altro è un personaggio debole come definizione e caratterizzazione.

Anche Malick viene approfondito ed umanizzato. Il suo passato è ricco di vergogna e torna a punirlo nel peggiore dei modi: così come lui aveva sacrificato il fratello, ora Hive sacrifica la figlia. Non credo che Malick cambierà squadra, ma è indubbio che ora abbia forti dubbi sulla bontà del suo gesto di far tornare Hive sulla Terra, tanto più che Hive mostra la sua vera faccia molto fumettistica. Il fatto che Hive mantenga i ricordi di tutti i suoi ospiti ne fa un personaggio molto complesso e stratificato. Ma ora il team Shield comincia a saperne di più e la sfera recuperata da Daisy e Lincoln avrà un ruolo rilevante.

Dopo sei episodi, Coulson ha il suo (meritato) crollo nervoso. L'omicidio di Ward lo perseguita ma ha messo l'accadimento nel retro del suo cervello. May lo percepisce immediatamente e mette in evidenza come, anche se lui abbia già ucciso in precedenza - è comunque una spia -, non abbia mai commesso un omicidio così a sangue freddo ed è inevitabile che la sua scelta abbia delle conseguenze. Ora, però, queste conseguenze si stanno concretizzando e capisce le implicazioni del suo gesto prendendo, come al solito, tutto sulle sue spalle nonostante Fitz lo assolva. 

May ha un modo diverso di processare le emozioni e lo fa gettandosi nella mischia con un bel combattimento contro Giyera che però, alla fine, ottiene lo scopo prefisso, catturare l'intera squadra meno Daisy e Lincoln. Il cliffhanger finale con i nostri eroi più o meno colpiti, perde un po' di forza a causa del promo del prossimo episodio che vede nuovamente la squadra alla base, anticipando una risoluzione abbastanza rapida del rapimento ma, al contempo, suggerendo come il problema si sposti ora in casa con uno dei Secret Warriors che potrebbe non essere chi dice.

E chiudiamo proprio sui Secret Warriors che arrivano nel pieno della storia a partire dal prossimo episodio. Gli autori hanno anticipato a EW che il gruppo avrà ora un ruolo più rilevante, suggerendo anche come Lash potrebbe aiutarli.
Tutto l'episodio gioca sulle metafore del Paradiso Perduto declinandole sui protagonisti e  offrendo interessanti letture ricche di significato.

Come detto, rispetto al precedente, le emozioni restano appena sotto la superficie poichè anche lo sfogo di Coulson resta più interiore e si sfoga con la forza del suo braccio bionico, prima quando è da solo a guardare lo schermo nel quale c'è Ward e poi quando, disperato, distrugge una tubatura senza neanche rendersene conto.
Daisy rivela a Lincoln la sua visione (sarebbe stato un momento più coinvolgente se lo avesse fatto a Coulson, vista la piattezza di Lincoln) e ci ricorda che qualcuno morirà.

Alle prossime news!  


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Articolo di Barbara Maio

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