La pausa è terminata e la 3B riparte con un buon, ma
assolutamente devastante, episodio. Buono perché – finalmente, direi – siamo
riusciti ad andare avanti con la trama, scoprendo numerosissime cose sulla
cultura dei Grounders; devastante, beh – sapete perché.
L’episodio riprende dal termine dell’episodio numero
7 e ci permette di capire che ciò che è accaduto
nell’ottavo e nel nono
episodio va più o meno in parallelo con il settimo. Clarke e Murphy sono
tenuti prigionieri, fin quando Titus non
torna per portarli in salvo. Ovviamente Clarke deve essere testarda e farsi
portare all’interno del Conclave dove quel dolcetto di Aden le annuncia che loro terranno fede alle promesse di Lexa. Ovviamente, la gioia era troppo
grande a questo punto e quindi si è deciso di far apparire Ontari – la nightblood della nazione del ghiaccio – pronta ad
uccidere Clarke e tutta la nazione del Cielo. Ora, il personaggio di Ontari
potrà essere pure interessante e sarà divertente vedere le dinamiche che vedono
lei e Murphy interagire (andiamo, si è visto dove vogliono andare a parare), ma
dall’altro lato non capisco l’odio della nazione del Ghiaccio nei confronti
della Skikru. Ce lo hanno spiegato? Mi sono persa qualche pezzo? Perché non
ricordo ci sia stata data una ragione plausibile. Ad ogni modo, mi è
dispiaciuto moltissimo quando si è scoperto di tutti quei bambini morti, Aden e
tutti gli altri non se lo meritavano. Erano, appunto, solo bambini.
Per quanto riguarda Titus mi è dispiaciuto
tantissimo, era interessante come personaggio ed ha permesso di ricordare Lexa
al meglio, soprattutto quando ha affermato di aver visto quanto fosse forte.
Per i fan di Lexa spero sia stato un bel momento. Non ho apprezzato Clarke,
invece, perché quella disgraziata mi ha lasciato Murphy a morire praticamente.
Non capisco il motivo onestamente. Okay, ha fatto le sue cazzate e non siete
esattamente amici, ma lo hai lasciato in balia dell’odio e non va bene. Poi mi
è diventata Flame Keeper pure, capite il disagio? Lei adesso porterà lo spirito
dei comandanti con sé e tutto questo perché Titus le ha passato mentalmente i
suoi poteri magici. Questa è roba che manco Once Upon a Time.
Bello però il coinvolgimento di Luna, colei che ci fu nominata nella prima stagione. Dopo tutto
questo teasing, non vedo l’ora di conoscerla. E’ una cosa troppo interessante e
mi piacerebbe sapere anche il vero motivo per il quale non ha combattuto per il
ruolo di Commander, sicuramente vi è qualcosa di più della semplice paura. Ho
amato tantissimo anche Roan che è
tipo il mio bae e va protetto dal mondo. Spero diano più spazio a questo
personaggio perché sembra tanto interessante.
Nel frattempo, ad Arkadia, Bellamy è
leggermente rinsavito e cerca di stringere di nuovo alleanza con Miller e Harper per salvare Kane,
Lincoln e Sinclair. Ora, io comprendo Miller e Harper, capisco che abbiano
paura perché se fossero scoperti sarebbero anche loro condannati a morte, ma è
di Bellamy e Monty che stiamo
parlando, davvero credevano fossero disposti a lasciar morire Marcus e Co? Per me
è davvero assurdo, davvero. Se c’è una cosa su cui si poteva essere sicuri è
l’amore che Bellamy prova per il suo popolo, non avrebbe MAI – dopo la crescita
che ha fatto, ovviamente – lasciato morire quei tre.
Così, il nostro piccolo casinista si trova alle
prese con Octavia, della quale vuole
recuperare la fiducia, ma con cui finisce per ritrovarsi ferito. Anche qui,
Octavia non aveva nessuna ragione di fidarsi, ma è suo fratello, davvero
pensava le potesse fare del male?
I’m alone.
Bellamy lo dice per tranquillizzare Octavia, ma
letteralmente lui è solo. Lui ha perso quasi tutti e sarà difficile recuperare
la fiducia di ognuno di loro. Bellamy ha – e avrà – essenzialmente l’arco di
redenzione più difficile di tutti i personaggi della serie. Ha affrontato il
mondo e continuerà a farlo e credo sia questo che rende lui e l’intera serie
interessante: non c’è nessuno che sia realmente innocente, NESSUNO, e questo
permette di vederli cadere e rialzarsi. Si sbaglia, ci si rialza. Basta continuare a lottare
e a vivere perché la vita è più di semplice sopravvivenza. Ricordiamocelo
sempre.
Ad ogni modo, Bellamy rimane imprigionato con Indra con la quale non va esattamente
d’accordo e scopriamo anche che l’ha salvata solo per il bene di suo sorella.
Poi la guerriera scopre della morte della sua comandante e abbandona Bellamy a
se stesso (imprigionato in una grotta) . Piccola vendetta personale direi.
Dall’altro lato, Octavia riesce a recuperare i
prigionieri servendosi dell’aiuto di Miller, Harper e Bryan e ovviamente di Abby. Quest’ultima in particolar modo
non vuole perdere Marcus per il quale prova qualcosa, sicuramente i primi veri
sentimenti a seguito della morte del marito. La loro è una storia travagliata,
ma sono contenta degli ultimi risvolti: Abby deve rimanere ad Arkadia,
apparentemente è l’unico medico del mondo, e deve anche essere LA SPERANZA di
Arkadia, ma prima ci hanno finalmente uscito il limone! Voi non avete idea
degli scleri, dei salti sul letto, dell’urlo che ho lanciato, insomma ero
felice. L’unica gioia di The 100, L’UNICA. #KABBYFOREVAAH
Se però vediamo questo bel momento, in realtà ne
vedremo uno assolutamente brutto dopo: Pike
lancia un messaggio dicendo che avrebbe ucciso tutti i Grounders nella
prigione e quindi Lincoln è “costretto” a fare qualcosa. Saluta Octavia in una
scena assolutamente difficile da guardare, in un modo così umano e così sincero
che mi ha permesso di accettare al massimo questa coppia. Avevano tantissimo da
dire ancora, Lincoln aveva tantissimo da dire, ma si è sacrificato per ciò in
cui credeva e non potrei essere più fiera di questo grande uomo che si è
dimostrato uno dei personaggi più forti della serie. Affronta tutto con grande
concentrazione, non concedendo a Pike nemmeno le sue ultime parole, ma dicendo
ciò che ha reso iconica la serie in Trigadeslang: per ciò in cui credeva e non
potrei essere più fiera di questo grande uomo che si è dimostrato uno dei
personaggi più forti della serie. Affronta tutto con grande concentrazione, non
concedendo a Pike nemmeno le sue ultime parole, ma dicendo ciò che ha reso
iconica la serie in Trigadeslang: May we
meet again.
Ye gonplei ste odon, Lincoln. You will be missed.
Onestamente, però, ho dell’amaro in bocca: la morte
è stata gestita in modo troppo semplice, eccessivamente semplice. Un
personaggio così importante, un regular, ha visto una morte eroica, si, ma
scontata e poco discussa. Tutto ciò sarà durato qualche minuto, non il tempo
necessario che gli andava dedicato e per quanto non amassi al cento per cento
Lincoln, si dedicava di più. Molto di più. (Spero ciò abbia senso per voi).
Ad ogni modo, vediamo Octavia distrutta inizialmente
per la morte della persona che amava, ma allo stesso tempo la vediamo cambiare
espressione ed essere pronta ad affrontare tutto ciò che accadrà dopo.
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