THE 100 - Recensione 3.09 "Stealing Fire"


La pausa è terminata e la 3B riparte con un buon, ma assolutamente devastante, episodio. Buono perché – finalmente, direi – siamo riusciti ad andare avanti con la trama, scoprendo numerosissime cose sulla cultura dei Grounders; devastante, beh – sapete perché.





L’episodio riprende dal termine dell’episodio numero 7 e ci permette di capire che ciò che è accaduto
nell’ottavo e nel nono episodio va più o meno in parallelo con il settimo. Clarke e Murphy sono tenuti prigionieri, fin quando Titus non torna per portarli in salvo. Ovviamente Clarke deve essere testarda e farsi portare all’interno del Conclave dove quel dolcetto di Aden le annuncia che loro terranno fede alle promesse di Lexa. Ovviamente, la gioia era troppo grande a questo punto e quindi si è deciso di far apparire Ontari – la nightblood della nazione del ghiaccio – pronta ad uccidere Clarke e tutta la nazione del Cielo. Ora, il personaggio di Ontari potrà essere pure interessante e sarà divertente vedere le dinamiche che vedono lei e Murphy interagire (andiamo, si è visto dove vogliono andare a parare), ma dall’altro lato non capisco l’odio della nazione del Ghiaccio nei confronti della Skikru. Ce lo hanno spiegato? Mi sono persa qualche pezzo? Perché non ricordo ci sia stata data una ragione plausibile. Ad ogni modo, mi è dispiaciuto moltissimo quando si è scoperto di tutti quei bambini morti, Aden e tutti gli altri non se lo meritavano. Erano, appunto, solo bambini.

Per quanto riguarda Titus mi è dispiaciuto tantissimo, era interessante come personaggio ed ha permesso di ricordare Lexa al meglio, soprattutto quando ha affermato di aver visto quanto fosse forte. Per i fan di Lexa spero sia stato un bel momento. Non ho apprezzato Clarke, invece, perché quella disgraziata mi ha lasciato Murphy a morire praticamente. Non capisco il motivo onestamente. Okay, ha fatto le sue cazzate e non siete esattamente amici, ma lo hai lasciato in balia dell’odio e non va bene. Poi mi è diventata Flame Keeper pure, capite il disagio? Lei adesso porterà lo spirito dei comandanti con sé e tutto questo perché Titus le ha passato mentalmente i suoi poteri magici. Questa è roba che manco Once Upon a Time.

Bello però il coinvolgimento di Luna, colei che ci fu nominata nella prima stagione. Dopo tutto questo teasing, non vedo l’ora di conoscerla. E’ una cosa troppo interessante e mi piacerebbe sapere anche il vero motivo per il quale non ha combattuto per il ruolo di Commander, sicuramente vi è qualcosa di più della semplice paura. Ho amato tantissimo anche Roan che è tipo il mio bae e va protetto dal mondo. Spero diano più spazio a questo personaggio perché sembra tanto interessante.





Nel frattempo, ad Arkadia, Bellamy è leggermente rinsavito e cerca di stringere di nuovo alleanza con Miller e Harper per salvare Kane, Lincoln e Sinclair. Ora, io comprendo Miller e Harper, capisco che abbiano paura perché se fossero scoperti sarebbero anche loro condannati a morte, ma è di Bellamy e Monty che stiamo parlando, davvero credevano fossero disposti a lasciar morire Marcus e Co? Per me è davvero assurdo, davvero. Se c’è una cosa su cui si poteva essere sicuri è l’amore che Bellamy prova per il suo popolo, non avrebbe MAI – dopo la crescita che ha fatto, ovviamente – lasciato morire quei tre.
Così, il nostro piccolo casinista si trova alle prese con Octavia, della quale vuole recuperare la fiducia, ma con cui finisce per ritrovarsi ferito. Anche qui, Octavia non aveva nessuna ragione di fidarsi, ma è suo fratello, davvero pensava le potesse fare del male?

I’m alone.

Bellamy lo dice per tranquillizzare Octavia, ma letteralmente lui è solo. Lui ha perso quasi tutti e sarà difficile recuperare la fiducia di ognuno di loro. Bellamy ha – e avrà – essenzialmente l’arco di redenzione più difficile di tutti i personaggi della serie. Ha affrontato il mondo e continuerà a farlo e credo sia questo che rende lui e l’intera serie interessante: non c’è nessuno che sia realmente innocente, NESSUNO, e questo permette di vederli cadere e rialzarsi. Si sbaglia, ci si rialza. Basta continuare a lottare e a vivere perché la vita è più di semplice sopravvivenza. Ricordiamocelo sempre.

Ad ogni modo, Bellamy rimane imprigionato con Indra con la quale non va esattamente d’accordo e scopriamo anche che l’ha salvata solo per il bene di suo sorella. Poi la guerriera scopre della morte della sua comandante e abbandona Bellamy a se stesso (imprigionato in una grotta) . Piccola vendetta personale direi.

Dall’altro lato, Octavia riesce a recuperare i prigionieri servendosi dell’aiuto di Miller, Harper e Bryan e ovviamente di Abby. Quest’ultima in particolar modo non vuole perdere Marcus per il quale prova qualcosa, sicuramente i primi veri sentimenti a seguito della morte del marito. La loro è una storia travagliata, ma sono contenta degli ultimi risvolti: Abby deve rimanere ad Arkadia, apparentemente è l’unico medico del mondo, e deve anche essere LA SPERANZA di Arkadia, ma prima ci hanno finalmente uscito il limone! Voi non avete idea degli scleri, dei salti sul letto, dell’urlo che ho lanciato, insomma ero felice. L’unica gioia di The 100, L’UNICA. #KABBYFOREVAAH 

Se però vediamo questo bel momento, in realtà ne vedremo uno assolutamente brutto dopo: Pike lancia un messaggio dicendo che avrebbe ucciso tutti i Grounders nella prigione e quindi Lincoln è “costretto” a fare qualcosa. Saluta Octavia in una scena assolutamente difficile da guardare, in un modo così umano e così sincero che mi ha permesso di accettare al massimo questa coppia. Avevano tantissimo da dire ancora, Lincoln aveva tantissimo da dire, ma si è sacrificato per ciò in cui credeva e non potrei essere più fiera di questo grande uomo che si è dimostrato uno dei personaggi più forti della serie. Affronta tutto con grande concentrazione, non concedendo a Pike nemmeno le sue ultime parole, ma dicendo ciò che ha reso iconica la serie in Trigadeslang: per ciò in cui credeva e non potrei essere più fiera di questo grande uomo che si è dimostrato uno dei personaggi più forti della serie. Affronta tutto con grande concentrazione, non concedendo a Pike nemmeno le sue ultime parole, ma dicendo ciò che ha reso iconica la serie in Trigadeslang: May we meet again.


Ye gonplei ste odon, Lincoln. You will be missed. 

Onestamente, però, ho dell’amaro in bocca: la morte è stata gestita in modo troppo semplice, eccessivamente semplice. Un personaggio così importante, un regular, ha visto una morte eroica, si, ma scontata e poco discussa. Tutto ciò sarà durato qualche minuto, non il tempo necessario che gli andava dedicato e per quanto non amassi al cento per cento Lincoln, si dedicava di più. Molto di più. (Spero ciò abbia senso per voi).
Ad ogni modo, vediamo Octavia distrutta inizialmente per la morte della persona che amava, ma allo stesso tempo la vediamo cambiare espressione ed essere pronta ad affrontare tutto ciò che accadrà dopo.


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Articolo di Isabel

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