AGENTS OF SHIELD - Quale sarà il futuro della serie?


La terza stagione si è conclusa da pochi giorni dimostrando come Agents of Shield sia una serie solidissima ed estremamente sofisticata per il panorama degli show dei network non a pagamento.

Ovviamente è ancora troppo presto per poter fare ipotesi sul futuro della serie ma c'è comunque molto su cui discutere.
Per prima cosa, Clark Gregg ha dichiarato come Coulson nella prossima stagione sarà meno padrone del suo destino rispetto al passato. Inoltre, la persona a cui tiene di più, Daisy, è in fuga e ricercata dalle autorità e questo cambierà le carte in tavola. Infine, da quello che si è visto nel flashforward del finale di stagione, non sembra stare bene fisicamente.
Sarà interessante vedere lo sviluppo del personaggio al di fuori del suo perimetro abituale: che Coulson sia segretamente dalla parte di Daisy facendo il doppio gioco nello Shield? O lo vedremo schierarsi proprio contro Daisy?

Intanto, gli autori hanno anche rivelato che la scelta di un flashforward è stata fatta anche per chiudere delle storyline senza doverle spiegare dettagliatamente. Andando avanti di sei mesi, alcune cose potranno essersi risolte fuori scena dando la possibilità di esplorare nuove storie. La quarta stagione si preannuncia, quindi, molto differente dalle prime tre che comunque avevano visto molti cambiamenti. Si è chiuso un ciclo ma sarebbe interessante che se ne aprisse un altro di più stagioni. Ma che futuro ha AoS?

La prossima stagione andrà in onda alle 10 di sera del martedì cioè in quello che viene chiamato "death slot" della ABC, cioè la fascia di trasmissione nella quale le serie ottengono pochissima audience andando incontro ad una probabile cancellazione.
Inoltre, è chiaro come la Marvel veda le serie tv come un prodotto di poco interesse. La quarta stagione di AoS era un po' un atto dovuto per andare in syndication, ma dopo il raggiungimento degli 88 episodi la serie potrebbe chiudersi. Il problema potrebbe risiedere nell'ingerenza che la Marvel pratica sui suoi prodotti, lasciando poco spazio creativo ai registi e sceneggiatori e ponendo poca attenzione alla diversità sessuale e di genere.


Sul primo punto, la serie ha subito nella prima parte della prima stagione, la difficoltà di tenere il passo con il MCU fino al tie-in con The Winter Soldier, cosa che le ha portato non poche critiche. Dal punto di vista della diversità, invece, AoS sta facendo un buon lavoro con due protagoniste asiatiche, un personaggio gay e diversi personaggi di colore. Inoltre, con la crescita di Daisy, quella che era iniziata come la serie di Coulson, sta diventando rapidamente una serie con due co-protagonisti.

I casting del film Doctor Strange e della serie Iron Fist hanno confermato come la Marvel sia poco interessata alla diversità e si indirizzi verso un pubblico ben preciso di uomini bianchi. Ed è un peccato perchè, invece, nei fumetti c'è tanta diversità che lavora al fine di una più ampia rappresentazione.
 


Speriamo che la Marvel capisca presto le possibilità del suo mondo non solo come puro entertainment ma, anche, come veicolo di messaggi positivi.


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Articolo di Barbara Maio

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