OUTLANDER - Ronal Moore parla degli ultimi episodi


"I went with what I thought was enough to convey the horror of it without lingering in it and making it too gratuitous," showrunner Ron Moore tells THR of last week's child rape scene.

Intervista a Ronald D. Moore, produttore della serie, che approfondisce molto della storia vista finora.










Negli ultimi episodi abbiamo rivisto volti conosciuti durante la scorsa stagione di Outlander.
Tra questi,  Laoghaire MacKenzie (Nell Hudson) che, addirittura, non sarebbe dovuta ricomparire prima della terza stagione.
Gli spettatori ricordano la ragazza così innamorata di Jamie da far cadere in trappola Claire e condannarla ad un processo per stregoneria mentre il marito era lontano.

Laoghaire è tornata in grande stile: la ritroviamo al castello del nonno di Jamie, Lord Lovat (Clive Russell), dove i Fraser si sono recati per chiedere uomini con cui combattere a favore della causa giacobita.

I due sono rimasti scioccati nel vedere anche Colum MacKenzie (Gary Lewis), convinto del fallimento del loro progetto e pronto a convincere il Lord a firmare un patto di neutralità. Per ottenere il perdono di Claire, Laoghaire si presta a flirtare con il giovane figlio di Lovat, Simon (James Parris), per dargli fiducia e ribellarsi al padre. In cambio, la giovane riceve il ringraziamento di Jamie, ignaro del motivo, e, appena lui si allontana, lei confessa il suo amore mai sopito. Ciò significa che la storia è tutt'altro che finita. Almeno fino alla prossima stagione.

Su questo e altri argomenti abbiamo parlato con Ronald D. Moore, produttore della serie tv.


Ci sono state molte polemiche da parte degli spettatori riguardo lo stupro di Fergus (Romann Berrux) da parte di Black Jack Randall (Tobias Menzies), in quanto sullo schermo c'era più di quanto letto nel libro di Diana Gabaldon. Perchè hai fatto questa scelta?

"Il libro è abbastanza esplicito in merito a quell'episodio. Ciò che abbiamo mostrato nello show era il minimo richiesto per trasmettere l'orrore di quanto accaduto, per capire il punto di vista di Claire, la sua idea su Jamie che cambia e decide di farlo uscire dalla Bastiglia, rompendo la promessa fatta a se stessa. Abbiamo parlato molto con il cast e il regista a tale proposito, poi sono andato avanti con la mia idea per trasmettere l'orrore senza troppo indugiare sulla violenza e senza renderla gratuita".


La risposta dei fans ti ha sorpreso?

"Per quel che ho visto, la risposta è stata positiva. Molti hanno detto che lo show è stato emozionante, che era un episodio che faceva torcere le budella e che le interpretazioni sono state incredibili. Quindi, per me la risposta è stata più che positiva".

Hai intenzione di tornare ancora su quella storia ed approfondirla in futuro?

"Non troppo. Jamie è il nostro personaggio principale, Fergus ha un ruolo di supporto e ora stiamo su una storia diversa. Siamo andati avanti nella narrazione di diversi mesi e la guerra ha preso il sopravvento. E' stata una cosa diversa rispetto a quanto subito da Jamie".


Di quale scena sei più orgoglioso finora?

"Dell'intera storia di Lord Lovat. Era una parte difficile della storia da trasmettere e sono abbastanza orgoglioso di come è venuta fuori. Abbiamo cercato di mettere in evidenza le motivazioni di tutti i protagonisti. Nei libri non era tutto così chiaro da poterlo mandare sullo schermo. Cosa voleva Lovat da Jamie? Cosa ne è stato di lui dopo? Abbiamo portato nella scena Colum per dare le due voci dei pro e i contro della causa giacobita. Alla fine ha funzionato tutto".


Perchè hai deciso di mettere anche Laoghaire in quelle scene?

"Perchè avevamo la necessità di dare un'idea di dove l'avevamo lasciata e di dove sta andando la sua strada. Abbiamo cambiato la sua storia, ha fatto cose che non fa nel libro. Qui, per esempio, lei non testimonia contro Claire al processo e non è implicata nella sua condanna per stregoneria. Quindi, nell'interesse del personaggio, avevamo bisogno di un piccolo passo. La coppia Colum-Laoghaire nel castello di Lovat riporta lo spettatore indietro nel tempo, a quanto visto nella prima stagione".


Alla fine, Lovat dà a Claire e Jamie l'esercito di cui hanno bisogno per la causa giacobita, cosa che capovolge completamente ciò che cercavano di fare ad inizio stagione. Dove li porterà tutto questo?

"Sono in un posto in cui non volevano essere all'inizio. Claire ha sempre detto che questa causa è destinata al fallimento. Tutto porta alla battaglia di Culloden. Ma, un volta che la storia in Francia è cambiata e il nome di Jamie è stato messo sulla lista, non avevano altre alternative per riuscire. Ora si accingono ad entrare in guerra, capiscono cosa è andato storto, cercano di trovare un modo per superare le avversità e vincere la battaglia, nonostante la storia vada contro".


Claire apprende dalla veggente di Lovat che è stata in grado di cambiare il futuro. E' questo ciò che aveva bisogno di sentirsi dire? Cioè che anche lei può cambiare la storia a proposito della ribellione giacobita o ha dubbi in merito?

"Credo che le dia molta speranza. Anche ad inizio stagione sperava di cambiare la storia ed è partita per Parigi con questo in mente. Poi, non sono stati in grado di fermare la ribellione prima del suo inizio. Ma lei si sente ancora così, piena di speranza di trovare un modo che funzioni".


Dal momento che gli spettatori sanno già che la loro missione è destinata a fallire, ciò ha cambiato il vostro processo creativo per questa stagione?

"In un certo senso, si. Abbiamo preso in prestito qualcosa della struttura presente nel libro e l'abbiamo cambiata un po'. La cosa interessante è che, quando si lavora per lo show e anche quando lo si guarda, parte della mente cancella ciò che sa già e si concentra sulla storia in quel momento. Questo è parte del motivo per cui abbiamo messo Brianna nel teaser dell'episodio 2x07, per ricordare al pubblico ciò che realmente accadrà e quale sarà il futuro. Sappiamo come andrà a finire, ma in che modo avverrà? Dove falliranno? Qual è la ragione per cui Claire, alla fine, torna alle pietre? Allora diventa una situazione diversa per il pubblico".


Hai aggiunto un sacco di dettagli diversi e scene non presenti nei libri. Hai mai avuto resistenze da parte di Diana Gabaldon di fronte a queste scelte?

"Siamo tutti d'accordo nel volere che l'adattamento sia il più fedele possibile. In certi momenti vogliamo che lo show sia drammatico e, quindi, la cosa richiede dei cambiamenti. Ed è quello che facciamo. Ho un dialogo aperto con Diana, quindi se penso di fare una modifica bella grande, la chiamo prima per metterla al corrente e le dico Prima di andare per questa strada, che ne pensi? e ne parliamo. Lei mi dà il suo feedback. Anche se qualcosa non le piace, comprende e sostiene tutto ciò che voglio fare. E' molto generosa in questo senso. Non abbiamo mai avuto problemi in ciò che volevamo fare".


La scena in cui Claire vede Jamie cullare e parlare al piccolino di Jenny (Laura Donnelly) nel bel mezzo della notte è stata molto forte e deriva direttamente dal libro. Cosa volevate trasmettere con quella scena?

"E' una scena adorabile sulla pagina, fantastica. Tutti volevamo farla perchè collega molti fili della trama a Jamie nelle vesti di padre e a Claire che spera di avere un altro figlio. Il pubblico sa che sarà così. E' stato un momento dolce e pieno di emozioni sincere prima di andare in guerra".


E' tornato anche Dougal MacKenzie (Graham McTavish). Come cambiano le cose per Jamie e Claire in seguito a questo?

"Sarà molto interessante. Quando Dougal torna nella storia, lui è il capo guerra del clan MacKenzie e la domanda del pubblico è Cosa si aspetta? Cosa vuole essere in questo esercito? Sappiamo che Colum è contrario, quindi come fa ad unirsi alla ribellione giacobita? Possibile che vada contro suo fratello? Che ruolo vuole avere nell'esercito che Jamie sta creando? Dougal è lo zio, Jamie il nipote, eppure è lui a comandare. Quindi, in che modo Dougal affronta questo ruolo subordinato? C'è molto conflitto e tensione in merito al suo ritorno nella storia".

                                                                                                                       Lidia

                                                                                                                               www.hollywoodreporter.com

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Articolo di Lidia Lyn

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