AQUARIUS - Recensioni episodi S02E04 - S02E07

Carissimi amici, fidati lettori, ci fosse una versione scritta di inginocchiarsi sui ceci per fare ammenda, la starei mettendo in atto per farmi perdonare dell'enorme ritardo di queste recensioni. La programmazione di Aquarius quest'anno scorre liscia come l'oli,o ma le mie recensioni no, seguono ancora quell'andamento privo di logica dell'anno scorso. Quindi di seguito un recap-commento degli ultimi 4 episodi andati in onda: Revolution 1, Everybody's Got Something to Hide Except Me and My Monkey, Revolution 9, Piggies, tutte canzoni dei Beatles, tutte appartenenti al White Album, tutte targate 1968. 


Brian

Il personaggio che affronta una vera e propria “crisi” nel corso di questa stagione è proprio il nostro poliziotto sotto copertura preferito. La missione sullo spaccio di droga, iniziata nella stagione scorsa, finisce e Brian può ripulirsi di barba e capelli e tornare a fare il suo lavoro alla luce del sole. Ma c’è qualcosa da cui difficilmente riesce a ripulirsi, la dipendenza da eroina, che unita alla situazione di tensione che vive a casa con la moglie Kristin, sempre più a stretto contatto con l’attività e la mentalità delle Pantere Nere, mettono l’uomo in una “trappola” da cui sarà difficile liberarsi. Infatti lo vediamo in difficoltà anche nei flashforward. Il punto di forza ovviamente rimane sempre il suo rapporto con Sam.

Sam

Il nostro caro protagonista accompagna ogni suo momento con ironia e sarcasmo, al punto da farci dimenticare quanto anche la sua situazione non sia facile. La storia con Grace è momentaneamente finita, deve dare la caccia ad un serial killer che l’ha preso di mira (ma nell’ultimo episodio sembra arrivare ad un punto di svolta, vedremo), la situazione del figlio è sempre più complicata (si trova in isolamento), il piano che aveva ideato per aiutarlo, non è andato a buon fine e questa situazione ha provocato il suicidio di Opal, la sua (ex) moglie. La situazione è a dir poco “tragica” ma sappiamo che in un modo o nell’altro se la caverà, come sempre

Charmain.

Finita la sua prima operazione sotto copertura, sembrava destinata a tornare a rispondere al telefono e servire caffè ai poliziotti del distretto, e invece ha avuto la sua seconda occasione per brillare. Una nuova missione in cui dovrà intrufolarsi all’interno dell'organizzazione Students for a Democratic Society, un movimento che rappresentò il punto più alto del radicalismo studentesco negli USA e per tutti gli anni sessanta, fino al proprio collasso, ha avuto un'importante influenza. Charmain deve fare i conti con il desiderio di mostrare il suo vero valore (I don’t wanna be a female cop I just wanna be a cop Sir), senza perdere i propri valori etici, che talvolta sembrano contrastarla (lo vediamo quando non vuole sacrificare Roy per il piano di Sam e anche quando disattiva la bomba per paura di fare vittime innocenti). Tutto sommato una buona storyline, mancano solo un po’ i momenti con Sam e Brian ma la stagione è ancora lunga.

Charlie.

Anche lui in qualche modo ha i suoi demoni da affrontare. Il desiderio di sfondare nella musica ormai lo acceca al punto che sono sempre maggiori i momenti in cui perde il controllo rifacendosela con le “sue” ragazze, una fra tutte Emma che sempre più vicina a DennisWilson ha rischiato più volte di rubargli la scena. Il rapporto con Emma è la vera evoluzione di questa stagione, la ciliegina Cherry non è più l’ultima arrivata del gruppo, la bambina impaurita e innocua, e questo fa perdere le staffe a Charlie. Sembra però che sia destinata a rimanere a “casa”, la ritroviamo nei flashforward della notte e della prima strage e anche nel presente si muove per aiutare la Famiglia, andando addirittura a chiedere aiuto a Sam.



In sottofondo la storia di quegli anni è sempre presente, dall’omicidio di Martin Luther King e tutto quello che ne è conseguito, alla corsa per le presidenziali del 1968 che vedono coinvolti i personaggi di Ken e Grace, quest’ultima sempre più immersa nella politica, al punto da voler risolvere la questione Emma. Questa storyline ci ha mostrato anche la breve ascesa e l’assassinio di Robert Kennedy.


Quatto buoni episodi, in crescita rispetto ai primi tre, Aquarius si conferma un’ottima serie per il periodo estivo, con temi importanti e forti ma affrontati in modo non pesante. Buona l’accuratezza storica di quest’anno, decisamente migliorata rispetto alla prima stagione, con l’introduzione di fatti e personaggi realmente esistiti. 

Recensione di Lisa M.

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Articolo di Lisa M.

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