C’è un filo rosso che lega gli
ultimi due episodi di Lucifer che abbiamo visto. E non solo perché si parla di
mamma e papà, ovvero del signor Padreterno e (ex) consorte.
Il piano segreto di Lucifer è,
lo sappiamo, quello di arrivare ai cancelli del Paradiso, aprire un varco e
buttarci dentro mamma Charlotte perché se la veda con l’ex marito, da sola,
nella speranza che nello scontro i due si annientino a vicenda.
Tutto chiaro. Tutto semplice.
Beh, forse non proprio.
A parte l’insignificante
dettaglio di cosa accadrebbe all’umanità se due potenti e furibonde divinità si
dessero battaglia, Lucifer sembra non aver considerato altri piccoli dettagli.
Primo fra tutti, il rapporto
con suo padre.
Per lui, come per il resto dei
suoi figli, angeli o mortali che siano, i piani divini sono sempre stati
imperscrutabili. Al pari dei suoi sentimenti verso quello che sarebbe dovuto
essere il suo figlio prediletto, l’angelo più bello, il portatore di luce. Lo
stesso figlio che ha cacciato dal Paradiso e costretto a regnare sull’Inferno
per punire i colpevoli dei peccati più svariati. Sembra aver dato il libero
arbitrio, poi imbastisce un piano perché la detective entri nella vita di
Lucifer e faccia nascere tra loro un sentimento, non si sa quanto vero e
sincero. Ma allora Dio è un padre amorevole o un sadico manipolatore?
Per Lucifer non sembrano
esserci dubbi e pretende da God Johnson/Dad non solo delle scuse ma anche una
punizione per le sofferenze che gli ha causato. Perché? Perché è un figlio
ferito che non sa spiegarsi come mai suo padre, nel suo infinito amore, l’abbia
allontanato da sé. Come fare allora per punire entrambi i genitori colpevoli di
avergli mentito, di averlo ingannato e tradito? Ma con un piano degno della
migliore tradizione hollywoodiana ovvero con un trucco. Farà in modo che tra i
due scocchi di nuovo la primigenia scintilla, perchè farli tornare insieme sarà
la punizione peggiore da infliggergli.
Scusa Luci, ma sei davvero
sicuro che sia questo il motivo per cui vuoi che tornino insieme? Sicuro sicuro?
Non è che magari magari, in fondo in fondo, come tutti i figli di separati,
vorresti che mamma e papà facessero la pace per tornare ad essere insieme a te
una vera famiglia? Sai, qualche dubbio noi e Linda ce l’abbiamo.
D’altra parte, sfido chiunque
a dire di non aver sospirato nel vedere Charlotte tra le braccia di Mr.
Johnson, bello come un dio, ballare sulle note di “Can’t take my eyes off you”…E
quel bacio, poi…
Ma non c’è spazio per il
romanticismo in questo mondo, specie se sei appena evaso da un ospedale
psichiatrico, in cui devi ritornare. Per fortuna, però, sembra esserci lo
spazio per un momento di sincero confronto tra padre e figlio.
“Perché mi hai respinto, papà?”,
chiede un addolorato Lucifer.
“Non mi ricordo più perché ero
così arrabbiato con te ma, per quel che vale, mi dispiace. Sono fiero dell’uomo
che sei diventato.” La risposta, inaspettata, è ciò che qualsiasi figlio
vorrebbe sentirsi dire dal genitore per poterlo perdonare. Purtroppo, chi gli
ha appena detto queste parole, un balsamo per il suo dispiacere, non è Dio ma
solo un uomo affetto da una momentanea patologia mentale. Suo padre non gli
avrebbe mai detto quelle parole. Per questo ciò che Lucifer prova per lui, ora,
è una collera furiosa.
Eppure, anche un orologio
rotto segna l’ora giusta due volte al giorno. Se la fibbia, il pezzo mancante
per la Spada Fiammeggiante, ha donato ad un uomo qualunque il potere e la
conoscenza del divino non potrebbe essere stato il mezzo con cui Dio gli ha
davvero parlato?
Quel che è certo, comunque, è
che la fibbia non è l’unico pezzo necessario perché la Spada funzioni. Ma dove
cercarlo? E, soprattutto, cos’è?
Tralasciando la fievole trama
investigativa sull’omicidio, l’episodio “Sympathy
for the Goddess” è l’occasione per definire il rapporto tra Lucifer e sua
madre e quello tra lui e Maze. In particolare, quest’ultimo sembrava aver perso
la sua ragione d’essere da quando la bella demone è andata a vivere con Chloe e
cominciato a maturare la capacità di provare sentimenti ed empatia. Sentimenti di
cui Lucifer, troppo concentrato sul suo piano di vendetta, non sospetta neppure
l’esistenza.
È l’insopportabile leggerezza e il disinteresse con cui tratta la
delicata questione della probabile radiazione dall’albo di Linda a far scattare
la molla. Non soltanto le ha tenuto nascosto il suo piano per il Paradiso,
adesso Lucifer fa anche soffrire la dottoressa dopo che quest’ultima è finita nei
guai per aiutarlo.
Quando è troppo è troppo! Forse Maze non sarà in grado di
parlare dei suoi sentimenti ma, di sicuro, i suoi pugni sono un’espressione
potente della sua rabbia. E del suo dolore per la paura di essere abbandonata
da lui, anche se questo glielo spiega meglio a parole la dottoressa nella sua
ultima seduta. Povera Linda! Dovrà dire addio alla sua professione oppure
Mazikeen è riuscita a “convincere” il presidente della Commissione Etica a
cambiare idea al riguardo? Per lo meno, Lucifer ha capito cosa la sua amica di
sempre sta provando. Che sia empatia?
Nel frattempo, anche Chloe
scopre di provare una certa empatia per l’altezzosa Charlotte, dopo che quest’ultima
le ha rivelato i trascorsi con il suo crudele ex marito e averle confessato che
farebbe di tutto pur di proteggere i suoi figli, pur di proteggere Lucifer. Ma
il tempo che le rimane è davvero poco prima che la luce divina, che la sua
forma umana non riesce più a contenere, la distrugga.
Inoltre, dopo interi episodi
in cui l’abbiamo visto fare nient’altro che il lagnoso figlio in cerca del suo
motivo di esistere, si scopre come Amenadiel sia (e abbia) la chiave per far (finalmente)
funzionare la Spada.
Ma allora, a questo punto,
Lucifer non serve più?
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